“Dopo aver lavorato da Armani nella parte commerciale ed aver appreso e vissuto nel mondo della moda, ho deciso di rilevare e rilanciare la ditta di famiglia la quale nel lontano 1880 creò una piccola fabbrica di cappelli a Monza. Fu proprio il mio avo, più precisamente il mio bisnonno Giuseppe Cambiaghi, che era garzone, a far nascere la ditta Cambiaghi che di lì a poco sarebbe diventata un punto di riferimento per l’eleganza maschile e femminile nel mondo del cappello, accessorio allora comune oggi particolarmente aristocratico.”

 

Con queste parole Matteo Perego Cambiaghi ricorda come il brand vanti una tradizione più che centenaria nel made in Italy. La ditta Cambiaghi fu però chiusa negli anni 30-40 a causa della guerra, poiché “tutto fu adattato per l’industria bellica e gli operai furono arruolati nell’esercito.”

Il marchio era conosciuto molto negli anni che furono, tanto che Matteo ha mostrato con orgoglio l’avanguardia del Cappellificio Cambiaghi il quale “faceva pubblicità sui quotidiani italiani ed internazionali già negli anni 20.”

 

Ma giungiamo alla trasformazione del brand apportata appunto dal bisnipote del garzone Cambiaghi, Matteo Perego Cambiaghi che ha deciso di affiancare alla produzione di cappelli anche quella di borse femminili e maschili.

 

I pellami sono di primissima qualità, il dettaglio che mostra la cura e l’artigianalità del prodotto è d’obbligo, soprattutto per quanto riguarda la borsa Clelia, must have del brand, creata per l’estate senza parte rigida.

Per l’inverno il rivestimento sottostante sottolinea “la cura nel dettaglio” posta nella lavorazione di questa borsa, mostrandone l’eccellenza di produzione.

Soprattutto la borsa Thalia è una vero capolavoro di lavorazione del pellame dato che “è stata creata con un solo pezzo di pelle”.

 

Per la versione invernale e più classica, le borse Cambiaghi sono  di coccodrillo e di cuoio nei colori pastello.

Per l’estate si è optato per canguro nei colori argento, nero ed oro, poiché conferiscono “più lucentezza alla pelle e mostrano l’anima punk di una donna raffinata”.

 

Altro must have della prossima stagione estiva è la borsa Emma, una it-bag ispirata alla falda dei cappelli, disponibile anche in coccodrillo color cipria.

 

Nella collezione Cambiaghi non mancano piccole clutches dal volume compatto in pelle di canguro o coccodrillo.

Notevoli i porta documenti in canguro o in cuoio con dettagli in coccodrillo ideati per lei e per lui. Semplici, lineari e preziosi.

 

Altro pezzo forte sono le shopping bags in cuoio morbidissimo ed adatte per l’uomo metropolitano. Da non dimenticare è poi la 36ore Cambiaghi, un borsone adatto per i lunghi weekend.

 

Infine però, essendo Cambiaghi nato come cappellaio, è impossibile non parlare della collezione di cappelli presentata durante la settimana della moda.

A far spicco  il classico ed intramontabile Montecristi ma accanto ad una limited edition di cappelli nella cui fodera interna è alloggiato uno specchietto per osservarsi ed essere sempre perfetti.

 

Colore must per Cambiaghi? Indubbiamente il ciliegia-bordeaux il quale fa da rivestimento interno per borse, cappelli e per le shopper.

 

Attualmente Cambiaghi è acquistabile presso il suo showroom di via Borgonuovo 14 a Milano e da martedì sul sito www.cambiaghimilano.com .