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È diffusa la concezione che per essere elegante un uomo debba nascondersi dietro un abito scuro e strozzarsi con una cravatta, ma l’eleganza vera provienedal vestiario ma anche dall’atteggiamento.

Mai troppo impettito, troppo profumato o troppo strutturato.,Roberto Capucci a 84 anni, in questi giorni tornato agli onori della cronaca, torna a dare lezioni di stile.

A soli 26 anni era stato giudicato il miglior designer della moda italiana. Particolarmente apprezzato da Christian Dior, che lo definì pubblicamente in un’intervista a Vogue “il miglior creatore della moda italiana”, per l’assoluta originalità delle sue creazioni.

Nel 1958 crea la linea a scatola, autentica rivoluzione dal punto di vista tecnico e stilistico. Per questa proposta innovativa il 17 settembre 1958 riceve a Boston l‘Oscar della Moda – Filene’s Young Talent Design Award – quale migliore creatore di moda insieme a Pierre Cardin e James Galanos,

Nel 1961 viene accolto in modo entusiastico della critica francese per le sfilate parigine nel calendario della Chambre de la Mode che lo portano ad aprire nel 1962 un suo atelier al n. 4 di Rue Cambon a Parigi, dove venne accolto fra clamori ed entusiasmi, ricevendo critiche positive da parte della stampa e l’onore di essere il primo artista italiano a cui sia stato chiesto di “firmare” un prodotto.

Roma, Parigi, Philadelphia, successi a valanga e poi un inspiegabile silenzio che lo ha inghiottito.

Una nuova data da segnare: il prossimo 25 febbraio 2015,a Milano Moda Donna riparte con la prima collezione ready-to-wear Capucci.

La linea sarà supervisionata dallo stesso Roberto Capucci che ha aperto il suo archivio al team creativo guidato da Cinzia Minghetti, interprete contemporanea dello spirito e delle sue opere.

Eleganza è:,nonostante il peso degli anni, aver qualcosa da dire.

 

Immagini: Specchio economico.com, FondazioneRobertoCapucci.com