È stato l’icona della beat generation italiana e ha segnato una svolta nella storia del costume del bel paese. Dalla sua inaugurazione, il 17 febbraio 1965, il Piper di strada ne ha fatta parecchia e per il suo cinquantenario i festeggiamenti non potranno che essere in grande.

In programma una serata gratuita, con lo spettacolo live “C’era una volta il Piper” che, grazie a un’orchestra di nove elementi condurrà gli spettatori in un viaggio fatto di suoni, costumi d’epoca e immagini inedite alla riscoperta della musica di Rocky Roberts, Mia Martini, Loredana Bertè, Renato Zero, Nada, Caterina Caselli, Patty Pravo.

A seguire il Dj set Twist and Shout, che riproporrà le hit degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta.

Situato a Roma in via del Tagliamento, furono Giancarlo Bornigia e Alberigo Crocetta ad avere l’idea di trasformare il locale in un vero e proprio tempio della beat generation, ispirandosi alle tendenze del mondo anglosassone.

Ospiti della serata d’esordio furono The Rokes, complesso musicale inglese scoperto dall’impresario Teddy Reno e diventato uno dei gruppi principali del locale che, a partire dagli anni ’70, si aprì anche ai generi musicali italiani, invitando, fra gli altri, Lucio Battisti, Loredana Bertè e Mia Martini, pur senza rinunciare a ospiti internazionali del calibro di David Bowie e Duke Ellington.

Gli arredi originali comprendevano opere degne di un museo d’arte contemporanea, oggi andate perdute, fra cui dipinti di Andy Warhol e opere di Schifano, Piero Manzoni e Mario Cintoli.

Divenuto subito punto di riferimento della dolce vita romana, il Piper attirava personaggi della scena mondana quali Vittorio Gassman, Franco Zeffirelli, Anna Magnani e Monica Vitti. A oggi, il Piper detiene il record di discoteca più longeva d’Europa, insieme al Cavern di Liverpool.

Patty Pravo Piper Club, 1968