E’ la storia più vecchia del mondo, non fu Eva a lasciarsi tentare da un serpente? Ecco, appunto. La storia non dice (forse omette?) che di mezzo ci fu una borsetta

Le stampe animalier sono ormai senza tempo. Anche chi credeva che la pelle di serpente fosse un must tipico soltanto della stagione fredda, dovrà ricredersi. Gli accessori di rettile, infatti, continuano ad accompagnarci in ogni periodo dell’anno.

Merito degli accessori pitonati la capacità di rendere un look meno scontato, più sofisticato e aggressivo. Certo, meglio non esagerare in quantità e dimensioni. Per non dare l’impressione di convivere con Tarzan nella giungla o di aver fatto la comparsa nel video “Roar” di Katy Perry… meglio saper osare con qualcosa di piccolo. Una clutch, ad esempio.

La pelle di rettile, in particolare quella di pitone, è un materiale sottile ma molto resistente che si presta alle più svariate esigenze di personalizzazione degli stilisti. Ogni accessorio è reso unico grazie al disegno e alla visibilità più o meno accentuata delle squame che lo compongono. Anche la gamma dei colori può variare: la texture può essere più naturale, iridata (Nina Ricci) o decisamente più appariscente, dalle tonalità sgargianti (Thalè Blanc, Gucci). Per gli indecisi, Corto Moltedo ha unito in un’unica pochette tutti i colori dello spettro elettromagnetico.

La pelle di serpente è come una tela nobile e preziosa, come l’animale a cui appartiene. Per questo motivo Zagliani sceglie di arricchire la sua clutch con colorazioni opulente come l’oro e l’argento e dettagli luminosi, cristalli in rilevo nella parte centrale della borsa. Ha particolari sfarzosi anche la knucklebox di Alexander McQueen: il pellame è incorniciato da profili dorati e anelli lavorati, per tenerla stretta tra le dita e non rischiare di farsela scappare. Maison du Posh e Diane Von Furstenberg associano il rettile a trasgressività e seduzione: il primo lo lascia intendere forando la sua creazione con piercing uncinati, la seconda con un manico dalla forma unica, le labbra, simbolo del marchio.

La pelle di rettile viene molto apprezzata, anche se rimane solo un effetto, una stampa animalier. Alexander Wang propone una pochette classica di forma rettangolare, nera e minimale. Le tanto desiderate squame questa volta sono frutto di una speciale lavorazione della pelle di vitello. In genere, per accorgersene basta gettare uno sguardo all’etichetta… del prezzo.

 Per le fashioniste che amano stare al passo con le tendenze ma che ancora non hanno intenzione di subaffittare la propria camera per potersi permettere uno di questi tesori serpentini, nessun problema. Ci sono molte possibilità low-cost per riempire quell’angolino vuoto nel guardaroba. Zara propone una vasta scelta di borse da sera, tra cui alcune mini clutches da polso con cinturino in pelle vaccina. Anche Accessorize non resta a guardare, nella collezione invernale non manca infatti una clutch effetto pitone, dal profilo dorato (finalmente un accessorio a prova di animalista!).

Tornando al discorso su Eva e il serpente: ogni donna sa quant’è difficile resistere alle tentazioni…della moda!