Si sta svolgendo in questi giorni la Settimana della Moda di New York per presentare le collezioni  femminili primavera/estate 2014.

Insieme a quelle di Parigi, Milano e Londra, le passerelle della Grande Mela  sono tra le più ambite, soprattutto per il particolare clima culturale che contraddistingue la metropoli americana.

New York offre la possibilità di emanciparsi dalla tradizione, di esprimersi liberamente e quindi di creare qualcosa di nuovo e inaspettato.

Questa edizione della Settimana della Moda  si sta rivelando estremamente contemporanea, perfetta interprete della nostra epoca:  non c’è spazio per barocchi esercizi di stile fini a sé stessi, ogni capo deve essere vendibile, comprabile e soprattutto mettibile.

Difficile individuare qualcosa che accomuni le diverse collezioni presentate, se non l’uso estremamente parco del colore e la semplicità dei tagli, maschili e asciutti.

Dimenticatevi i capi iper provocanti, abiti scivolati che esaltano ogni curva e accompagnano ogni movimento, perché uno dei must delle prossima primavera estate saranno sicuramente i tagli over size come possiamo notare, in particolare, dalle collezioni di Nicholas K., Rag & Bone  e BCBG Max Azria.

La prima, con il sapore dei caldi altipiani made in Arizona di cui sono originari i due stilisti del marchio,vede predominare  sicuramente il bianco, affiancato da colori caldi e naturali.

Gli abiti presentati sembrano perfetti per un viaggio on the road perché funzionali e leggerissimi.

Rag & Bone invece incarna uno spirito più urbano, minimalista e essenziale. Anche qui il bianco predomina ma smorzato da decisi tocchi di nero.

BCBG Max Azria punta tutto sulla leggerezza, tessuti, tagli e volumi sono scelti, pensati e realizzati per trasmettere un senso di serenità ed armonia, ogni abito è studiato per accompagnare ed esaltare i movimenti, grazie e profondi spacchi e scollature che si spostano sulla schiena.

Con Christian Siriano si cambia un po’ registro, colori pieni e fantasie d’impatto fanno timidamente capolino, regalandoci una sfilata più simile a quelle che siamo abituati a vedere sul Continente, infatti l’intera collezione sembra ispirarsi ad una Parigi da cartolina, elegante, sofisticata e  vagamente bhoemienne.

 A New York tutto è possibile, anche tagliare con il passato e rinnovarsi radicalmente, come hanno dimostrato due importantissime case di moda come: Helmut Lang, la cui collezione, realizzata da Nicole e Michael Colovos, non solo è un sincero omaggio al decostruttivismo, ma anche la prova che abbandonare la geometria non vuol dire scadere nel caos e nell’ irrazionalità, e come Jason Wu, che punta tutto su una bellezza naturale, priva di orpelli ed esagerazioni.

Terminiamo il nostro veloce viaggio nelle Grande Mela, con una delle sfilate più rappresentative, quella di Alexander  Wang, che oltre ad essere direttore creativo della sua linea lo è anche di Balenciaga. La collezione è fresca e impertinente, echi degli anni ’90, elementi maschili e materiali apparentemente incompatibili, creano un mix perfetto e accattivante.

E se Parigi è la meta di tutti i romantici, Londra degli spiriti irrequieti, Milano delle fashion victim, possiamo dire senza ombra di dubbio che New York è la meta di quelli che sognano di cambiare il futuro cominciando a costruirlo dal presente.

Lucia Abbate

Immagini prese da: vogue.it