E’ affascinate come Milano riservi un punto di vista inedito sul campo della moda uomo ad ogni stagione. Nel delirio sportivo di Londra e New York, Milano si conferma come l’oasi dello urban chic.
Portatore di questo ideale Corneliani, persegue ad ogni stagione il proprio e particolarissimo punto di vista, fatto di una ispirazione underground, mitigata dagli orli cuciti a mano e un’accurata ricerca sartoriale.
L’arte del bel vestire è un must indiscusso, la sartorialità si traduce in un tagli puliti che rifuggono la severità, le forme sono fluide e rilassate, occhio di riguardo al campionario tessile che si basa su fibre naturali.
Il campo cromatico, definito dallo stesso Sergio Corneliani come elogio alla modernità, copre lo spettro che si muove dal bianco al nero, naturalmente passando dalle severe, ma raffinatissime, nuances del mastice e del ceruleo.
Il colore contamina i giacchini che sperimentano le molteplici lavorazioni della maglieria, gli spolverini sono decostruiti, i completi poco impettiti. Chiaro l’ideale di stile che si respira, l’essenza della collezione è classica ma senza rigidità.
Must to have di collezione sono i parka e i bomber in suade, perfetti con un pantalone di lino.
Trend a cui non hanno saputo rinunciare sono i sandali e gli zaini che ad ogni uscita, incantavano per le linee pulite e mai eccessive.
Se una pecca si deve ritrovare in una così brillante performance, senza dubbio si palesa in alcune scelte stilistiche che a tratti rischiano di scimmiottare il lavoro di re Giorgio ad inizio carriera.
Immagini: style.com
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