Questa notte si sono conclusi i Giochi Olimpici di Londra 2012 che ci hanno donato forti emozioni, grande gioie ed alcuni dispiaceri. Queste due settimane di “festa globale” hanno cercato di attutire ciò che accade nella realtà facendoci vivere in un sogno. Che cos’è dunque lo scopo delle Olimpiadi se non quello di regalare gioia e speranza a tutti gli abitanti della Terra?

Le Olimpiadi però, assomigliano molto alla Moda, perchè, in entrambe i casi, si vuole far sognare qualcuno per breve tempo: gli atleti lo fanno per due settimane ogni quattro anni gli stilisti invece, qualche minuto ogni sei mesi. Così come ogni sportivo si prepara ad affrontare “il grande evento”, così lo stilista crea, modella e mette in scena una sua visione, un suo sogno.

L’unica differenza che vi è fra le Olimpiadi e la Moda è che l’una arricchisce l’anima e lo spirito della gente l’altra invece, arricchisce sì l’animus delle persone ma, purtroppo, ha uno scopo prettamente lucrativo che distrugge il sogno che trasmette la Moda e lo fa scendere nella realtà di tutti i giorni. È questo l’ingranaggio da aggiustare in questo mondo carico di “teste creative”.

Chiudendosi dunque il sipario su Londra 2012 e arrivati gli applausi da tutto il mondo, si aspetta Rio 2016 e così, come quando sfila l’ultima modella ed esce lo stilista a ricevere i meritati applausi, si pensa alla collezione successiva. Colgo quest’occasione per esprimere un desiderio. Non so se vi ricordate, ma il fuoco di Olimpia fu acceso a Londra 2012 da dei giovani talenti dello sport ebbene, sarebbe così bello se fra quattro anni, ad accendere e surriscaldare il bracere della Moda, ci fossero dei nuovi talenti carichi ad esprigionare la loro genialità.

Ci vedremo a Rio 2016…

Ivan Allegranti