In un giardino incantato, Raf Simons mette in scena la collezione primavera-estate 2014 Christian Dior.

L’intera collezione si basa sul gioco degli opposti: il floreale col lineare, i colori col nero, le giacche squadrate alle gonne morbide, le forme regolari a quelle circolari e l’iconica Lady Dior bag contrapposta ai nuovi modelli di borse presentati per la stagione.

I colori sono frizzanti, elettrizzanti. Le stampe sugli abiti floreali disegnano sulla stoffa giardini e paesaggi onirici. Tutto sembra andare verso una direzione, ma non è così.

Dopo poco i richiami all’arte, in particolare alla pop art, diventano dominanti sugli short dresses. Scritte provocatorie come “Alice Garden” o “Primerose Path” si contrappongono a semplici abiti floreali oppure le iconiche giacche ideate da Raf Simons per Dior presentano stemmi cuciti sul davanti o sulle maniche di queste.

Altro colpo di scena della sfilata sono state le giacche squadrate e destrutturate che, in alcuni casi, per le maniche, richiamavano lo sportswear. Queste venivano contrapposte ad abiti o gonne a palloncino di rara raffinatezza e finezza.

Di qui a poco sempre abiti da cocktail di eleganza sopraffina rieccheggiavano, in maniera nascosta, il mondo del nuoto poichè sul di dietro sembravano i classici costumi da nuotatrice.

Infine, sempre apparentemente, la sfilata si è conclusa con il grande protagonista di tutto l’evento: il nero che, contrapposto o alle gonne o alle giacche o agli accessori, ha dominato l’intero show. In questo caso, una giacca nera, apparentemente semplicissima, chiudeva la sfilata, mostrando però dietro, la stampa floreale, l’antagonista per eccellenza del “non colore”.

Il gran finale invece è stato l’apoteosi di tutto ciò che fino ad allora era stato presentato. I contrastri fra il nero e l’argento metallizzato di abiti dalla fantasia floreale finemente ricamati si sono intensificati quasi volessero simboleggiare il netto contrastro fra questi due colori apparentemente molto vicini alla scala cromatica ma che, in realtà, rappresentano gli opposti ovvero il lusso e l’oblio, la vita e la morte.

Una nota va infine ai gioielli di particolare finezza ed eleganza che, astrattamente, sembravano ricordare allo spettatore l’ispirazione generale dello show: il giardino incantato, più nel dettaglio, l’Eden.

Immagini: style.com