Due giorni fa si è aperta la 67ª edizione del Festival di Cannes che durerà sino al 25 maggio 2014. La direzione artistica di quest’anno è stata affidata alla regista neozelandese Jane Campion.

Il film di apertura del festival è  Grace di Monaco diretto da Olivier Dahnan, con Nicole Kidman  nel ruolo della principessa e attrice Grace Kelly, pellicola che ha suscitato non poche polemiche e resistenze da parte dei figli della principessa Grace. L’attore francese Lambert Wilson ha condotto la cerimonia di apertura.

A causa delle elezioni europee che si svolgeranno il 25 maggio, la famigerata Palma d’oro verrà consegnata al film vincitore il 24 maggio. Il 23 maggio invece è stata scelta come la data di premiazione della sezione Un certain regard.

Forse per farsi perdonare il cambio di programma forzato, la presenza della UE all’interno del festival si è fatta sentire in quanto ben 21 film in concorso sono stati cofinanziati da fondi MEDIA del Programma Creative Europe, tra cui sette pellicole in gara per il massimo riconoscimento, la Palma d’oro.

La Commissaria europea per la cultura Androulla Vassiliou parteciperà di persona al festival per presentare il terzo premio annuale MEDIA dell’Unione europea, destinato al regista e al produttore del migliore progetto cinematografico originale con il contributo di Europa creativa. I vincitori saranno annunciati durante una cerimonia nel Palais des Festivals il 17 maggio.

L’edizione 2014 vede Marcello Mastroianni come poster-testimonial. Il manifesto mostra infatti un ritratto in primo piano dell’attore tratto da “Otto e mezzo” di Federico Fellini. Gli autori Hervé Chigioni e il suo grafico Gilles Frappier hanno detto: “Il suo sguardo al di sopra degli occhiali neri ci rende complici di una promessa di gioia cinematografica mondiale, la gioia di vivere insieme il festival di Cannes”.

Ad inaugurare il concorso del Festival è stato il regista britannico due volte Palma d’Oro Mike Leight (Naked, Segreti e Bugie), presentando uno dei film più attesi della kermesse, Mr.Turner, omaggio a J.M.V. Turner, tra i massimi esponenti della pittura romantica inglese, nonché precursore del movimento impressionista.

Nel cast: Timothy Spall, Tom Wlaschiha, Roger Ashton-Griffiths e Lee Ingleby.

In concorso ieri anche uno dei pochi registi dell’Africa nera ad aver raggiunto una fama internazionale, Abderrahmane Sissako, che presenta il drammatico Timbuktu, ispirato alla storia vera della lapidazione di una giovane coppia avvenuta nel 2012 in un piccolo villaggio nel nord del Mali ad opera di un gruppo di fondamentalisti islamici.

Molto atteso è risultato essere anche il film d’apertura della sezione parallela Quinzaine des Réalisateurs, Bande de Filles, che segna il ritorno di una delle voci  della cinematografia francese, Céline Sciamma (Naissance des pieuvres, Tomboy). Capitolo conclusivo della sua trilogia sull’adolescenza, racconta i tormenti e i desideri di una sedicenne.

Ad aprire invece la selezione ufficiale di Un Certain Regard sarà invece la provocatoria opera prima di tre ex studenti della Fèmis (la più importante scuola di cinema francese), Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis che, con Party Girl, propongono il ritratto di una entraîneuse sessantenne anticonformista e ribelle.

Unico film italiano in Concorso per la sezione Semaine de la Critique, Più buio di mezzanotte (nelle sale da ieri), opera prima del regista di Catania Sebastiano Riso, che porta sul grande schermo una storia ispirata alla vita di Davide Cordova, in arte Fuxia, la drag queen simbolo del Muccassassina, storico locale gay della capitale. Nel cast: Davide Capone, Micaela Ramazzotti e Pippo Delbono.

Immagine: Comingsoon.it