Pitti Fragranze: continua il nostro viaggio olfattivo nell’antitesi, alla volta di Etat Libre D’Orange.

Questo marchio, esemplare prezioso della profumeria indipendente, si è dato addirittura dato una sua Carta Costituzionale, alla quale tutti i suoi “nasi” adepti si sono conformati.

L’ART.1 recita:

“Il profumo e’ morto , viva il profumo!

Noi proclamiamo con emozione la nascita di un territorio libero: l’Etat Libre D’Orange. Una terra di libertinaggio olfattivo, liberata da qualsiasi tabu’ che riconosce come soli sovrani l’originalità e l’erotismo olfattivo. Una terra che rappresenta una zona franca nel conformismo del mondo profumo attuale, dove anche i nasi più talentuosi, decidono di conformare i loro desideri olfattivi alle esigenze del mercato e ai grandi numeri.”

Una vera e propria rivoluzione nel mondo della profumeria!

Etat Libre d’Orange restituisce al profumo la sua valenza d’origine, ossia quella strumento di seduzione per eccellenza: non il profumo di tutti, il profumo di massa, quello che risponde bene alle richieste del mercato; bensì il profumo “disatteso”, raro.

Forte di queste regole, Etat Libre D’Orange usa un packaging sobrio e essenziale. Bandendo gli stereotipi, siamo di fronte ad una galleria di profumi d’avanguardia, un vero e proprio viaggio nel libertinaggio olfattivo, uno spazio esclusivo proiettato verso la seduzione e la sensualità.

Dopo Putain des palaces”, Jasmine e Sigarettes e molti altri, Etat Libre d’Orange prosegue il suo viaggio per pochi attraverso una nuova fragranza: La Fin du Monde.