Quando parliamo di lusso è quasi impossibile non pensare immediatamente a un nome: Fabergé! Mito, seduzione, regalità … ogni opera Fabergé diventa unica, magica, inconfondibile.

E allora perché non immortalare l’eclettico mondo di Peter Carl Fabergé, straordinario gioielliere alla Corte di San Pietroburgo. in un documentario che ripercorra centocinquanta anni di storia, sviluppo artistico, romanticismo, politica?

Così il regista britannico Patrick Mark ha esplorato quell’universo favoloso e talvolta tragico, girando tra Russia, Europa e Stati Uniti e contrapponendo locali abbandonati e fatiscenti con immagini sontuose di gioielli classici e oggetti d’arte.

La storia avvincente del marchio Fabergé, raccontata da due pronipoti di Peter Carl Fabergé, Tatiana e Sarah, si muove sulla vita turbolenta e leggendaria dei Romanov, sull’evoluzione di nuovi gioielli, sulla straordinaria vicenda di un uovo imperiale a lungo ritenuto svanito nel nulla.

Nel 2013, un rigattiere americano acquistò un uovo d’oro che pensava di aver pagato troppo … altro non era che il terzo Uovo Imperiale di Fabergé! Prezioso, inestimabile, arricchito da uno splendido orologio Vacheron Constantin, Alessandro III lo aveva commissionato per la moglie Maria, in occasione della Pasqua 1887!

Ed ecco apparire anche il Pearl Egg, un magnifico oggetto artistico creato con oltre 3.000 diamanti e perle naturali per celebrare i 100 anni dalla produzione dell’ultimo uovo imperiale realizzato per lo zar Nicola II.

Il film “A life of its own” sembra snodarsi quasi come un viaggio che dalla Russia imperiale giunge fino ai nostri giorni, con interviste ai discendenti della famiglia Fabergé, storici dell’arte, esperti e collezionisti.

E il racconto affascina, stupisce, seduce mentre rivela la meraviglia della secolare Maison attraverso quei raffinati oggetti, quei preziosi, incredibili dettagli per la prima volta sul grande schermo.

Immagini: Courtesy Press Office