Impossibile far spegnere proprio tutte le luci dell’Esposizione Universale e quello che in questi mesi ha rappresentato!
Così a Milano, fino all’8 dicembre, per completare la riflessione sul cibo sollecitata da Expo 2015, sarà possibile visitare, la mostra “Gioielli di Gusto. Racconti fantastici tra ornamenti golosi”, un evento che vuol sottolineare due vere passioni milanesi: la moda e l’alta cucina o, se vogliamo, l’alta moda e la cucina.
Proprio in Via S. Andrea, a Palazzo Morando, 200 affascinanti pezzi d’autore raccontano la liaison tra cibo e gioielleria, in un originale percorso tra il serio, il fantastico e il surreale, per affermare l’importanza che il cibo assume nella società attuale e per ricostruire l’influenza delle abitudini alimentari sul mondo dell’effimero
Da molti secoli, da sempre, le delizie della tavola, con le loro forme, i loro colori hanno ispirato i gioielli più preziosi e l’arte orafa ha elegantemente dimostrato che il cibo, una volta separato dalla sua funzione nutritiva, può diventare un oggetto di forte contenuto simbolico.
Spesso i piatti creati dagli chef più abili sono dei veri e propri capolavori, addirittura sembra quasi un sacrilegio cominciare a mangiarli e, nella stessa maniera, l’arte, il design, la moda, prendendo ispirazione dal cibo, danno vita a gioielli preziosi, capaci di farci provare il desiderio, il piacere di gustarli.
La storia del gioiello, da quelli più antichi a quelli di oggi, di civiltà vicine come la Grecia antica o più remote come nella Cina del XVIII° secolo, torna spesso agli alimenti e al loro significato beneaugurale. Ed ecco che pesci, uova, selvaggina, frutta, pomodori, frumento si concretizzano in sofisticati bijoux, in un caleidoscopio di colori, di luce e di brillantezza.
In questa mostra, Mara Cappelletti, insegnante di storia del gioiello e ideatrice, con Alejandro Ruiz, designer di fama internazionale e un team di esperte curatrici, hanno saputo organizzare un itinerario, affatto frivolo, che accompagna il visitatore tra gli ornamenti più golosi, secondo quattro aree distinte.
Il Gusto dei Gioielli, dedicata ai gioielli più autentici, creati dall’estro dei grandi gioiellieri di ieri e di oggi; il Gusto della Moda, con ispirazioni gastronomiche firmate dagli stilisti più famosi; il Gusto Contemporary che raccoglie pezzi unici o in piccolissima serie, realizzati con materiali e forme d’avanguardia e, infine il Gusto Vintage che ospita bijoux di un periodo compreso tra la prima metà dell’Ottocento e gli anni Novanta.
L’orologio a forma di ciliegia, l’anello con crostacei o pasticcini, il trionfo d’uva sulla collana, la spilla di more, la fetta d’anguria che diventa braccialetto e ancora tanti accessori divertenti, dalla borsetta a forma di mela al cappellino con veletta e funghi, creati ora da stilisti come Moschino, Ferrè, Missoni, Marras e Krizia, ora appartenenti alle collezioni storiche di Fendi, Ferré e Lagerfeld.
Con un Gentlemen’s Corner dedicato agli accessori maschili si conclude questa fantasiosa esposizione tra abilità artigianale e golose ispirazioni.
Nel marzo 2016, dopo l’anteprima milanese, inizierà un percorso itinerante che, partendo dal Brasile, proseguirà in tanti altri paesi del mondo per incuriosire, sedurre e far venire l’acquolina in bocca a chissà quanti altri visitatori.
Comments by patrizia caporali