Evviva l’eleganza composta, evviva la leggerezza, evviva i colori tenui, evviva la donna di Giorgio Armani.

A concludere alla grande la settimana della moda di Milano Spring Summer 2014 ci ha pensato, come di prammatica, l’ineguagliabile gentiluomo della moda, o meglio Re, Giorgio Armani.

Compostezza, signorilità, levità promanano dai capi sfilati nella giornata di lunedì 23 settembre 2013 a confermare ancora una volta la validità della proposta dello stilista.

Colori assolutamente soft– grigio perla, beige nelle sue varie nuances, bluette, azzurro polvere, tortora chiaro con qualche pennellata di fucsia- giocano tra loro dando luogo ad una tavolozza di incommensurabile piacevolezza cromatica.

I tessuti danzano, si muovono, scivolano con fluidità con volumi di apparente semplicità e di grande raffinatezza.

Sete, chiffon, cotone, lino si mescolano e si accostano con grande sensibilità e vestono una donna donna, che si muove nella sua quotidianità con scioltezza senza eccessi e senza le facili trovate dense di volgarità che spesso ci siamo abituati a considerare moda.

Giacche fluide, ora corte, ora lunghe, si accompagnano a comodi bermuda/gonne che lasciano scoperto il ginocchio.  Le gonne sono corte, a volte a morbido portafoglio, a volte con un accenno di svasatura.

I pantaloni, asciutti ma con morbidezza, lasciano scoperta la caviglia.

Ai piedi sandali infradito con cavigliera e tacco di plexiglas di media altezza.

Le borse sono di media dimensione, a mano,  alternate a clutches.

Una notazione doverosa:volutamente Giorgio Armani non ha messo in passerella gli abiti da sera, riservandoli forse alla colleziuone Armani Privè.

La donna Armani, come sempre non ha età. Giovanissime, trentenni, quarantenni, cinquantenni, sessantenni, settantenni e oltre -perché no?- possono vestire Armani e trovarsi a proprio agio in qualsivoglia circostanza.

 

Immagini: style.com