Diamo il via al conto alla rovescia dei giorni mancanti alla conclusione di questo 2015. È stato un anno intenso e vivace e perciò, dopo tante fatiche e sacrifici, è bene concluderlo come si deve celebrando al massimo il nostro Capodanno!
Questa festività, che riempie ogni fine dell’anno le piazze di tutte le città del mondo, nasconde però grandi curiosità che ben pochi conoscono.
Lo sapevate che…
– il capodanno ha origini antichissime, nacque ai tempi dei Babilonesi circa 4.000 anni fa e celebrava l’inizio della primavera, nonché quello del nuovo anno.
– la data definitiva del capodanno venne stabilita dai nostri avi, i romani, che decisero di introdurre il nuovo anno a partire dall’uno gennaio.
– la tradizione di indossare intimo rosso, rigorosamente nuovo, nella notte di capodanno ha origini cinesi. Infatti, secondo il simbolismo orientale, il rosso è il colore del buon auspicio, della fortuna e viene utilizzato anche per le celebrazioni nuziali. La leggenda racconta che veniva utilizzato per scacciare il Niàn, cioè la bestia che divora gli uomini. Da quel momento il rosso fu simbolo di buona sorte contro il male.
– l’usanza di mangiare lenticchie e cotechino o zampone allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre deriva dall’antica Roma, quando si usava regalare una “scarsella”, ovvero una borsa di cuoio, legata alla cintura, contenente lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete sonanti. Oggi anche le lenticchie sono augurio di fortuna e prosperità.
– far scoppiare i botti e i petardi nelle celebrazioni di capodanno simboleggia la volontà di allontanare la mala sorte e scacciare gli spiriti maligni che si aggirano nel passaggio dal vecchio al nuovo anno. I fuochi d’artificio simboleggiano anche l’allegria e la speranza per l’avvenire.
– nella notte di capodanno ha grande importanza la prima persona che si incontra per strada dopo la mezzanotte. Si dice che porti fortuna incontrare un anziano o un gobbo, mentre al contrario sia una disgrazia incrociare un prete o un bambino. Nel principio dell’analogia il vecchio è simbolo di lunga vita e il gobbo porta sempre bene, in particolare nella notte in cui tutte le forze hanno il massimo potere.
– un’altra tradizione molto diffusa ancora oggi è quella di baciarsi sotto il vischio con la persona amata in vista di un anno fortunato anche in amore. Il vischio è una pianta benaugurale che dona prolificità sia materiale che spirituale. Sacro ai popoli antichi, i Druidi lo usavano nei sacri inaugurali e nelle celebrazioni di purificazione, mentre i Celti credevano che questa pianta fosse l’ingrediente principale di un elisir contro la sterilità.
– a capodanno si usa aprire la finestra di una stanza buia per far in modo che gli spiriti maligni si allontanino e allo stesso modo aprire la finestra di una stanza illuminata per permettere al bene di entrare in casa.
– un’altra tradizione molto diffusa è legata alle ‘calende’: si ritiene che osservando il tempo che farà nei primi dodici giorni dell’anno si possa prevedere quello che farà nei prossimi dodici mesi.
– Con l’arrivo del nuovo anno in segno di cambiamento è bene gettare le cose vecchie, così da lasciarsi alle spalle il passato.
Insomma, il capodanno è una festa della tradizione molto importante, è l’opportunità di voltare pagina, iniziare un nuovo cammino e un nuovo anno che, se il destino vorrà, sarà migliore e più positivo di quello precedente.
Buon anno nuovo e che la fortuna sia con tutti noi!
Comments by Valentina De Santis