Un palazzo e una città legati da oltre 700 anni, e un museo che gli dedica una mostra speciale. Si intitola proprio “Un palazzo e la città” l’evento organizzato dal Museo Salvatore Ferragamo in occasione del 150° anniversario di Firenze capitale del Regno d’Italia.
Palazzo Spini Feroni diventa protagonista fino al 3 Aprile 2016, ospitando opere d’arte e documenti provenienti dai più prestigiosi musei e dalle collezioni più importanti di tutto il mondo, tra cui la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e la Galleria dell’Accademia di Firenze, il Centre Pompidou di Parigi, il Victoria Albert Museum di Londra e molti altri. Situato in uno scenario suggestivo, tra via Tornabuoni e il Lungarno degli Acciaiuoli, secondo per bellezza solo a Palazzo Vecchio, da secoli è diventato molto più che un semplice simbolo urbanistico di Firenze.
Quando nel 1938, Salvatore Ferragamo lo aveva acquistato, aveva intuito sin da subito la bellezza e l’alone di mistero che lo circondavano. Si pensa infatti che il palazzo custodisse il pozzo di Beatrice che ancora oggi si può ammirare, dove proprio Dante si innamorò di lei e ancora altre leggende e misteri che si narrano da secoli e secoli legandolo indissolubilmente alla storia di Firenze fino a sede del Municipio cittadino durante il Regno d’Italia.
I curatori della mostra, Stefania Ricci e Riccardo Spinelli, per l’occasione si sono avvalorati dell’esperienza dello scenografo Maurizio Balò che sapientemente ricorre a ritroso la storia di Palazzo Spini; dal 1289 quando venne fatto costruire dal banchiere di papa Bonifacio VIII, Geri Spini, fino ad oggi quando il palazzo è stato riportato al suo antico splendore grazie ad un minuzioso restauro voluto proprio dai mecenate Ferragamo che ne hanno fatto sede dell’azienda di famiglia. E nella serata del 7 Maggio proprio i padroni di casa hanno organizzato una serata evento dando il benvenuto a importanti protagonisti del mondo dell’arte e della cultura accorsi per l’inaugurazione della mostra.
Nulla è stato lasciato al caso; dalle decorazioni floreali composte di rose antiche e peonie che hanno addobbato le sale, alla scelta dei vini, il Borro e il Castiglion del Bosco, tutto era un omaggio a Firenze. Anche il sorbetto al limone che ha accompagnato la chiusura del sofisticato rinfresco voleva essere richiamo ad una nota specialità del Caffè dell’Arco, un ritrovo elegante che dava su Piazza Santa Trinita.
Un palazzo e una città, Ferragamo e Firenze, un segno di amore e riconoscenza e un omaggio alla città per il suo anniversario.
Immagini: Press Courtesy
Comments by Alessandra Randazzo