Secondo studi recenti l’interpretazione dei sogni si potrebbe concepire secondo diversi piani di lettura.

La comunità scientifica è arrivata quasi all’unanime conclusione che i sogni servano per pianificare il nostro futuro.

Il nostro cervello metterebbe in atto questa tattica per generare in noi un profondo stato di benessere.

Il sogno avrebbe dunque due funzioni: riprodurre virtualmente situazioni future in modo tale da aiutare l’uomo ad affrontarle nella vita reale; aiutare ad accettare esperienze del passato in modo che siano utili per il futuro.

Dunque secondo questi studi la teoria freudiana, che vede nel sogno la rappresentazione dei nostri desideri nascosti, delle pulsioni represse e dei traumi più profondi, dovrebbe essere dimenticata.

In effetti i neuro-scienziati sono completamente discordi da Freud, ma lo psichiatra e psicanalista Vittorio Lingiardi sostiene che ci sia una possibilità di dialogo fra neuroscienza e psicanalisi.

Infatti la moderna psicanalisi sostiene che cervello e mente siano la stessa cosa.

L’etno-psichiatra Tobie Nathan in un’intervista a La Repubblica dice che il sogno è la rappresentazione del nostro futuro, è l’anticipazione di ciò che potrebbe accadere domani.


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