Avete tempo sino al 22 settembre2013 per visitare una mostra eccezionale, “Impressioni Dior”, presso il Museo Christian Dior a Granville in Normandia (Francia).

L’esposizione, inaugurata il 4 maggio 2013,  si ripropone di testimoniare i legami forti che uniscono la Maison Dior  al movimento dell’Impressionismo.

Una vero viaggio impressionista spetta ai visitatori all’interno della produzione della Maison a partire dalle prime creazioni di Christian Dior del 1947 sino a quelle recentissime di Raf Simons, attuale nume tutelare della casa di moda francese.

Una settantina di capi dialogano con una selezione di opere rappresentative dell’Impressionismo e dei più significativi maestri come Monet, Degas, Renoir, Berthe Morisot, Seurat solo per citarne alcuni. L’operazione è stata resa possibile dalla collaborazione dei musei d’Orsay e Marmottan di Parigi che hanno prestato le opere.

Il museo Dior è ospitato nella casa di famiglia di Christian Dior, a Grenville,  la villa “Les Rhumbs”, circondata da un affascinante giardino e situata a strapiombo sul mare. Un’atmosfera en plein aire, assolutamente affine allo spirito dell’Impressionismo, che segna nel profondo l’infanzia e l’adolescenza di Dior emergendo di seguito nelle sue creazioni di alta moda dando luogo al “New Look” della donna fiore.

Gonne ampie e a vita stretta si  ispiravano infatti alle corolle e ai gambi dei fiori esaltando la forma sinuosa del corpo femminile. Una vera rivoluzione per l’epoca che proseguì successivamente con elaborazioni sul tema.

“I giardini, la campagna e i fiori hanno fatto da sfondo alla sua ispirazione, insieme al mare, al cielo, alle nuvole e alla luce mutevole che lui amava osservare dal balcone della villa”. Un couturier  impressionista: si può “dipingere” anche con forbice,  ago e filo.

Ecco così “rigonfiamenti e le balze degli abiti in crinolina ritratti da Claude Monet in “Le déjeuner sur l’herbe”, agli abiti con i sellini raffigurati nel quadro “Un dimanche après-midi à l’Ile de la Grande Jatte” di George Seurat.

Ai dipinti del periodo sono affiancati agli abiti in modo da porre l’accento sull’estetica e i temi che uniscono l’arte degli Impressionisti all’Alta Moda, come la natura, l’immagine della donna, i giochi di luce, i colori, il senso del movimento che sovverte la tradizionale staticità di dipinti come di abiti.

Il catalogo della mostra “Impressions Dior” esamina ulteriormente questi temi attraverso testi scritti da Farid Chenoune, Philippe Thiébaut, Barbara Jeauffroy-Mairet, Brigitte Richart e Vincent Leret, insieme all’introduzione e ai testi di Florence Muller, curatrice della mostra.

L’esposizione è un evento all’interno del  festival Normandie Impressionniste 2013.

DANIELA GALLO CARRABBA