La donna di Emporio Armani, “sfiora” le passerelle del Fashion Week di Milano, con grinta composta.  Con il suo fare leggero e leggiadro, sembra come essere uscita da un quadro di Botticelli o  dalla celebre lirica “Il sabato del Villaggio” di Giacomo Leopardi.

Accompagnata da leggerezza e delicatezza, per la prossima bella stagione 2014, la fanciulla vestita in fiore non rinuncia ad essere bella, ma  con eleganza e discrezione.

In connubio con tanta finezza è la scelta della palette dei colori per gli abiti di Emporio Armani: dai rosa agli azzurri, dai verdi ai grigi; e poi, stampe floreali, ninfee, foglie, corolle tropicali echeggianti Henri Rousseau.

Anche la scelta dei tessuti quasi impalpabili è proporzionale e in assetto perfetto con il tono “discreto” che Re Giorgio ha voluto offrire con questa collezione.

Le linee risultano sottili: giacche pulite, asciutte, essenziali, pantaloni con doppia pince che vanno ad allargarsi verso il fondo.

leggins portati sotto la gonna che scivola morbida senza mai fasciare offrono un connotato e un guizzo di eccentricità a questa collezione dai toni essenzialmente composti.

Non diversamente dal foulard annodato sul fil di ferro e portato come collana o la pochette a forma di ninfea che si intravede dal taschino della giacca da ufficio o da quella del modello guru.

A completare questo quadro è sicuramente la capigliatura “scompigliata” delle modelle giovanissime, che sfilano in passerella con le mollette in testa per sostenere i boccoli un po’  punk, un po’ figlie dei fiori, un po’ rasta e con sandali dai listini floreali.

Per la sera il tubino si veste di tulle e di plissé, di balze e di cristalli, ma mantiene un punto di contatto con gli abiti da giorno, adornandosi ancora una volta  di motivi floreali, stampati o applicati.

Immagini: style.com