Una delle cose belle di Milano è che non ci si annoia mai, si è sempre alla scoperta di nuovi posti e non sempre bisogna cercarli, spesso sono loro a venire da te.

Passeggiando per le vie della città, in via Vallazze per l’esattezza, ci si imbatte nella storica libreria Utopia.

Non solo libri però dato che offre la possibilità di degustare prodotti biologici, equosolidali e a chilometro zero, proposti dall’ “Osteria dell’Utopia”.

Grazie a questa proposta i clienti possono sbirciare tra gli scaffali dei libri, sorseggiando dell’ottimo vino o una gustosa tazza di tè.

Mime ha conversato amabilmente con Lucio e Matteo, responsabili rispettivamente della libreria e dell’osteria apprendendo che la libreria è nata nel 1977 in via Moscova . La scelta del nome Utopia si collega direttamente al movimento anarchico milanese che dell’utopia si sono nutriti.

Una volta alla settimana si tengono cicli tematici di conferenze. Quello attuale verte sulla traduzione letteraria. “I traduttori di romanzi- ha spiegato Lucio- vengono qui in “veste di autori”, in quanto è assodato che in Italia i libri tradotti sono i più letti e sono in grado di spiegarci passaggi e scelte linguistiche con una chiave di lettura nuova”.

Per quanto riguarda l’osteria, inaugurata l’11 ottobre, è caratterizzata da una relationship con l’Accademia della Felicità di Milano.

Stuzzichini e assaggi di salumi e formaggi sono perfetti per un cocktail “letterario”, magari accompagnato da un bicchiere di  Barbera o da una fresca birra artigianale.

E’ il posto giusto anche a merenda, gustando tè, preferibilmente bio accompagnato da una deliziosa fetta di torta al cioccolato, prodotta da un’ottima pasticceria di Cormano.

Utopia si distingue anche per essere pet e mummy friendly e metterà presto a disposizione la rete wi-fi.

Un luogo perfetto per ritrovare lo spirito di lettura, smarrito in questo secolo di crisi e di alta tecnologia.

“E’ una crisi non solo dal punto di vista economico ma anche antropologico.

E’ cambiato totalmente il modo di leggere. La gente non legge più silenziosamente, per più ore di fila e soprattutto da sinistra a destra”.