A Milano è tempo di Moda uomo e mai come quest’anno si respira aria di maschio. L’uomo per la prossima stagione invernale 2015/2016, autentico e disincantato, si diverte a palesare il proprio carattere e manifestare la propria forza con capi esatti privi di eccessi, un rigore militare (indiscusso trend della prossima stagione) che contamina ogni passerella.
L’uniforme dell’uomo Ermenegildo Zegna è composta da completi in Harris Tweed (tessuto esclusivo proveniente dall’archivio della maison), cappotti e parka dai volumi composti. Si gioca al mestiere della guerra. Ecosostenibilità e “lusso come scelta”, sono le parole chiave per cogliere il fulcro del lavoro di Stefano Pilati, sotto la cui guida creativa sono nati i capi.
Forme nette, pulizia nei tagli ed eleganza atemporale sulla passerella di Neil Barrett. Il designer si dedica alla creazione di un guardaroba maschile giovane e fresco, che non si presta ad inutili sentimentalismi e commemorazioni storiche.
Gli anni quaranta diventano ossessione in casa Versace, le giacche strutturate si sposano con pantaloni fluidi, cappotti e pellicce riportano alla mente gli scenari metropolitani dei gangstar. Unica contaminazione lo sport. Completi e felpa, greche, maglia e menggings regalano scenari piacevolmente postmoderni.
Linee precise ed errori voluti, il mood è rilassato, l’attenzione è per le texture. Così Rodolfo Paglialunga rivisita i canoni di Jil Sander . In un insolito susseguirsi di combinazioni di colori, check e gessati alterati in griglie ritmiche e intarsi l’uomo del marchio si muove perfettamente negli spazi di eleganza e lusso a cui ci ha abituati.
Sulla sottile linea di margine che separa universi contrastanti gioca Bottega Veneta. Rigore e anarchia, colore e non colore, nuovo e vecchio sono gli ingredienti di questa sfaccettata collezione, anni luce distante dalla formalità vista nelle collezioni precedenti della maison.
In un climax cromatico, si consuma la passerella di Calvin Klein Collection, il lusso minimale della ricerca dei tessuti muove la ricerca stilistica, facendola approdare nei lidi sicuri di un’estetica pulita che pare tagliata con un coltello.
Virtuosismi sul filo di lana per Missoni, che fa sfilare raffinati artisti bohemienne, profumati di mete esotiche. Le forme nitide che incontrano la maglia assicurano piacevoli sorprese.
Delirio futurista per l’uomo di Prada, colori assoluti e una maniacale cura dei dettagli. Miuccia si diverte e ci consegna l’immagine di un cyborg gentleman. Figure allungate ma una minuziosa attenzione al rispetto delle proporzioni.
Milano moda uomo si conferma garante dell’estetica del maschio moderno.
Immagini: Style.com
In Milan, it’s time for men’s fashion and as with every, this year there has an air of male. The man for next season, is authentic and disillusioned, he enjoys to reveal his character and show his strength, with leaders who are exact without excesses and show a military rigor (undisputed next season’s trends) that contaminates every catwalk.
The uniform man Ermenegildo Zegna is made complete by Harris Tweed (exclusive fabric from the archive of the house) with coats and parkas volumes. Play to the craft of war. The eco-sustainability and “luxury as a choice,” are the key words to capture the heart of the work of Stefano Pilati.
Shapes, clean cuts and timeless elegance on the catwalk by Neil Barrett. The designer is dedicated to the creation of a man’s wardrobe that is young and fresh, it does not lend itself to unnecessary sentimentality and historical commemoration.
Forties have become the new obsession for Versace; structured jackets are combined with fluid trousers, coats and fur bring to mind the scenarios of a metropolitan gangster. Sport is also a new theme; full of sweatshirts, and knit gives menggings a pleasantly postmodern look.
Precise lines and a relaxed mood, the focus is on textures. So Rodolfo Paglialunga revisits the canons of Jil Sander. In a series of unusual color combinations, check and pinstripes altered give rhythmic grids and inlays. Men’s trademark moves perfectly in the spaces of elegance and luxury to which we have become accustomed.
On the thin line that separates contrasting universes, plays Bottega Veneta. Rigor and anarchy, color and non-color, new and old are the ingredients of this multifaceted collection, light years away from the formality seen in previous collections.
In a climax of color, it depletes the catwalk for the Calvin Klein Collection, making sure to land in the shores of a clean aesthetic that seems to cut like a knife.
Virtuosity to the wire for Missoni, parading refined, bohemian artists that smell of exotic destinations. The forms that meet the sharp mesh ensure pleasant surprises.
Futuristic delirio for the man of Prada, with absolute colors and a maniacal attention to detail. Miuccia has fun and gives us the image of a cyborg gentleman, with elongated figures but a meticulous attention to the respect of proportions.
Images: Style.com
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