È una storia che, nel suo piccolo, restituisce un po’ di ottimismo: la storia di due anni di battaglie durante i quali Azzurra Cerri, titolare del viareggino Why Not? Cafè, ha lottato contro la Sisal per ottenere di rimuovere le slot machines che il suo bar ospitava.
Azzurra era stanca di assistere al flusso continuo di persone, spesso poco raccomandabili, che si piazzava davanti alle macchinette senza staccarsene più. “Spesso capitava che qualcuno mi chiedesse soldi in prestito per giocare, magari poi senza saldare il debito.”
Il concessionario, però, glielo aveva detto chiaramente: la rimozione anticipata delle slot rispetto alla scadenza del contratto comportava una penale di mille euro per ogni anno che mancava al termine naturale del rapporto.
Così la giovane donna ha deciso di aggirare il problema: l’estate scorsa, semplicemente, ha spento le macchinette. La Sisal si è trovata dunque costretta a riconoscere che negli ultimi mesi le slot non avevano generato incassi, rimuovendole a gennaio di quest’anno.
Al loro posto, un luminoso angolo-libreria che si sta arricchendo di volumi regalati dai clienti, dove sedersi a sfogliare un libro, gustando un caffè o un panino.
“Ora che mi sono liberata delle slot, sono felice. Il bar è di nuovo tranquillo, così come i clienti che lo frequentano – ha spiegato Azzurra – L’idea di creare un angolo dedicato alla lettura l’avevo in mente da tanto tempo. Finalmente sono riuscita a realizzare il mio piccolo desiderio”.
Immagine: www.letteratura.rai.it
Comments by elisa martellini