Innovazione è il mantra che si ripete durante le fashion week, i media e il pubblico esaltano la condizione creativa degli stilisti lodando una sfrontatezza espressiva priva di paragoni. Ad uno sguardo approfondito si coglie una cristallina staticità nella moda uomo che sfila a Londra, senza reali effettive innovazioni, continua un triste carosello di cloni di passate collezioni.
Una silhouette rilassata dai volumi morbidi è la protagonista assoluta della sfilata di Christopher Raeburn, poca maestria e innovazione per una tra le passerelle più soporifere di Londra. Inediti camoufflage e stampe di carte geografiche macchiano Parka e bomber: Avanguardia pura ( o forse no)
Hause of Holland, per la prossima primavera racconta tendenze dal sapore pop, grafiche nette ed esatte stridono associate a forme iperclassiche. Inaspettata eufonia che conquista.
Marinai vittoriani sono i protagonisti dell’estate di Alexander McQueen, spogli del senso di appartenenza ad una terra vagano tra i pattern di ispirazione nautica: bussole, sirene e navi. L’eleganza è assoluta senza risultare impettita, giacche lunghe e candidi doppiopetti si macchiano di tatuaggi.
Effetto grafico semplice e potente per Joseph, forme classiche si rinnovano e sperimentano con materiali ad alte prestazioni. Potenza visiva in assemblage monocromatici. Un processo di aggiornamento del lusso che convince.
Che sia il tramonto della breve stagione brit? Aspettiamo le ultime battute della london collections .
Immagini: Courtesy of Press Office
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