Si ritorna al Brewer Street Car Park, si ritorna a Londra per la London Fashion Week. Una settimana della moda molto social ( Burberry è il leader in questo campo), molto aperta al pubblico, composto non solo di bloggers.

E’ questa la missione del British Fashion Council: avvicinare il pubblico alla moda, perché è di tutti, non solo di chi siede in prima fila.

Come accade da qualche anno a questa parte, a J.JS Lee è affidato il compito di aprire l’intera manifestazione modaiola, e lo fa puntando su tre caratteristiche: punto vita definisce la silhouette dei completi grazie a tagli alti e cinture, palette cromatica composta di colori accesi (come il rosso e il giallo, non disdegnando bianco e grigio), e tweed per gonne e cappotti.

Cosa ci sarà mai di meglio per affrontare il gelo?

Altro brand “del primo giorno” è Felder Felder. Poco colore ma tantissimi tessuti lucidi che catturano la luce e trasparenze per le bluse per un tocco di seduzione.

Gonne molto corte o lunghe con spacchi, abitini e completi con stampe fantasiose perfetti per le feste, cappotti con pelo frusciante. Questa è una collezione che fa la gioia di tutte le it girls.

Geometrie optical sulla passerella di Eudon Choi.

Una collezione pratica, fatta di abiti da giorno lunghi che danzano dolcemente attorno ai polpacci, pieghe e contrasti di colori che interrompono la monotonia di completi pantalone/giacca o delle maglie. Le giacche sono accollate e rompono l’astrattismo generale della collezione.

Monocromatica e dal mood militare la collezione di Edeline Lee. Elegante e sofisticata, con cappotti che spaziano da un oversize discreto e delicato a quelli più tradizionali e modellanti, con cinture ben strette in vita.

Gli abiti sono seducenti con le loro scollature morbide e le lunghezze adatte non solo per i red carpet, le bluse sono più romantiche, e rendono bon ton anche il più classico dei pantaloni. Una collezione per uptown girls.

Per Uptown Girls, ma un pò ribelli come Cara Delevingne è la collezione di Paul Costelloe. Mini abitini dal mood vagamente bon ton hanno dettagli che li rendono più rock and roll. Rock sono anche i corpetti in pelle, con dettagli metallici in evidenza, che strizzano il punto vita e alzano l’orlo.

Pantaloni cargo e bluse trasparenti con piccole rouches, accompagnati da guanti lunghi lucidi, stivali oltre il ginocchio, dicono solo una cosa: le ragazze posh si ribellano!

Cupa, a tratti dark, la collezione di Daks, che decide di lasciare sfilare qualche completo maschile insieme al womenswear.

Il nero domina la passerella, frange lunghe e corte delle gonne danno un’idea di movimento, girocolli di velluto, pizzo delicato e dettagli gioiello arricchiscono gli abiti lunghi. Un mood retrò percorre la collezione con completi maschili per donne seducenti se pur troppo austere e androgine.

Un mix di gotico e stile vittoriano per la collezione di Bora Aksu.

Pannelli con ritagli laser rimandano ai vecchi ricami e rendono intriganti i corpetti degli abitini corti ma molto moderni. Le pellicce vengono o poste trasversalmente su gonne lunghe per un effetto”antico”, o messe come ornamento poco sopra l’orlo delle gonne.

Probabilmente quest’ultima è stata la collezione più intrigante del primo giorno di sfilate londinesi. Si, era solo il primo giorno.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Offices, Vogue UK

Credits Video: British Fashion Council Official Youtube Channel