Un terzo giorno ad alto tasso di soprese, glamour e cinema. Londra riesce a stupire e a mostrarsi al meglio come le fanciulle del passato durante il giorno della festa. E questa settimana della moda è un lungo giorno, pieno di eventi che non si sa da dove cominciare.
A far parlare tutta la City, e non solo, ci ha pensato Cara Delevingne presentando la sua collezione di borse firmate Mulberry. La Delevingne, volto ufficiale del brand, ha dichiarato che la sua prima borsa è stata proprio una Mulberry. Le borse disegnate da Cara mostrano un pizzico di irriverenza ma all’insegna della praticità, come i piccoli zaini che possono essere portati a mano e spaziano dal camouflage alla pelle trapuntata.
Quale sarà il prossimo step della signorina Delevingne?
Ma domenica è stata anche la giornata di colore, tranne per Belstaff, maestro delle giacche anche quest’anno, che ha creato una collezione grintosa ma dai toni più cupi rispetto ad altri.
Il colore, declinato nelle sue molteplici sfaccettature, darà luce ed emozione alle giornate invernali dell’anno prossimo, come insegna la collezione di Temperley London, più adatta alla sera che al giorno, e quella di Paul Smith che, con i suoi accostamenti di fantasie/righe e giochi cromatici, cattura l’occhio e la fantasia.
Colore anche da Palmer Harding, alla Sant Martin. La bellezza di questa collezione sta nella semplicità dei capi, nella loro estrema dinamicità e portabilità.
A rompere gli schemi della giornata ci hanno pensato Pringle of Scotland e Vivienne Westwood con la sua Red Label.
Il primo ha abbandonato la sua solita passerella statica per portare in scena innovative stampe 3D che catturano la luce e cuciture rovesciate che interrompono le superfici lisce.
La Red Label di Westwood è sempre servita alla nota designer inglese per lanciare messaggi importanti, per fare parlare di temi che tutti dovrebbero avere a cuore, come l’ecologia.
Questa volta è toccato al “dialogo”. Gli abiti parlano di meno ma lasciano una traccia indelebile quasi scaturendo da un libro di Dickens, tra l’onnipresente tartan e abiti in pelle dal sapore punk, abiti grigi e borse che ricordano gli anni ’80. Piacevole, ma non incisiva come le altre volte, Miss Westwood.
L’eleganza e l’armonia del colore vengono celebrati da Mary Katrantzou.
Seducenti abiti fruscianti, abitini corti e completi giacca/pantalone sono rivestiti di fantasie che evocano i temi dei mosaici bizantini e, come quelli, anche questa collezione sembra dannatamente bella e semplice al primo impatto, per mostrare tutta la sua complessità ad uno sguardo più attento.
La giornata si è conclusa con i Bafta: un red carpet pieno di star internazionali- da Michael Fassbender a Christian Bale, da Cate Blanchett a Amy Adams- ha animato e terminato al meglio questa intensa giornata nello Strand.
Immagini: Style.com. Da Sinistra a Destra: Mulberry, Belstaff, Temperley London, Paul Smith, Palmer Harding, Princle of Scotland, Vivienne Westwood Red Label, Mary Matrantzou
Comments by Cristina Izzo