Gli inglesi lo chiamano il Super Monday, e non solo per il numero di sfilate: è il lunedi prima della chiusura della London Fashion Week, il penultimo giorno, il giorno destinato a lasciare un’ottima memoria di un’intera settimana della moda, se gli altri 3 precedenti non fossero bastati.
Apre la giornata Antonio Berardi con una collezione degna dei migliori red carpet, probabile che si vedrà qualcosa anche il prossimo 28 Febbraio, durante la cerimonia degli Oscar. Tantissimo velluto, nero e rosso, e seta: due tessuti che fusi insieme danno vita a seducenti abiti lunghi, abbinati a sportive giacche corte, completi composti da maglie fascianti ma non aderenti e pantaloni dritti. Spacchi, tagli e cinture ben strette all’altezza della vita, e pizzo danno sensualità a cappotti sagomati e abiti, mentre i dettagli metallici di quest’ultimi donano luce.
Collezione da red carpet, ma molto più dark, è quella di Erdem.
Fiori cupi rivestono abiti molto femminili: il velluto, le pettorine e i polsini con volant, colletti bianchi effetto”centrino”, e i disegni crochet d’oro rendevano il mood piuttosto drammatico, e si accoglievano quasi con gioia le trasparenze e le scollature. Non sono abiti da cocktail, niente è leggero, neanche la cascata di paillettes argentate che rivestono le code di alcuni abiti o abiti interi. In questo contesto cupo i pochi tailleur visti, in pied de poul o in lana abbondantemente ricamata, sono una visione gradita. Estremamente drammatica.
Adatta ad entrambe le collezioni è quella di Sophia Webster.
Ambientata all’interno di una chiesa, tra fiori, rami che scendono dal tetto e composizioni floreali, gli accessori della designer inglese si fanno notare per la loro allure romantica. Le farfalle sono il filo conduttore della collezione: ali di farfalle realizzate con piccoli dettagli dorati divise su due slippers di velluto, farfalle di pizzo creano incroci per stivali che arrivano al ginocchio, farfalle colorate su pumps metalizzate e su sandali alla schiava, con lacci che arrivano ben oltre il ginocchio.
Una particolare cura è data ai materiali e ai tessuti impiegati: i sandali montati alla caviglia sono sormontati da fiori realizzati in pizzo. Facile capire perchè tutte le donne presenti smaniassero per averne un paio. Le clutch sono piccole, ricoperte di strass, paillettes e scritte in stile fumetto. Sophia strikes, again.
Un mix di stile androgino e romanticismo anima la collezione di Osman.
I completi dal mood maschile ha un che di femminile grazie alla presenza di enormi volant nei colli delle camicie; sempre volant ma questa volta più romantici sono quelli degli abiti, con peplum lungo che sembra essere quasi un’altra gonna. Maxi collo di pelo per cappotti oversize di pelle nera lucida, così come gli abiti midi di pelle, con mezze maniche traforate. Da notare, le stampe con i papaveri: pur essendo accesi nei colori, hanno un che di prezioso e delicato che non passa inosservato.
Fiori e righe unconventional da Christopher Kane. Il designer ha il pregio di pensare anche al daywear femminile, composto da cappotti oversize con polsini e orlo pelosi, così come le grandi sciarpe abbinate, abiti che sembrano tessuti con rampicanti sui quali sbocciano timidamente delicati germogli, abiti con righe di tessuto lucido alternate a trasparenze floreali.
Completano la collezioni slip dresses midi e fluttuanti abiti lunghi, adatti per il giorno come per la sera. Da notare i foulard trasparenti indossati dalle modelle: per coprirsi ma non per nascondere.
Un viaggio nel futuro è invece quello proposto da Peter Pilotto. I due designers smorzano il loro modo di impiegare le stampe, che questa volta sono piuttosto semplici, per quanto sempre di grande impatto, per gli abiti. Le stampe si fondono e confondo chi le guarda per i loro intrecci cromatici e per i volant che spuntano ogni tanto qui e la. Volant che adornano le bluse, allungandole, accompagnate a pantaloni dalle linee drittissime. I maglioni sono oversize e dalle maniche ampie spuntano spacchi da cui far uscire le braccia
Grandi ricami anche per i cappotti oversize (o erano le modelle troppo magre?) all’apparenza elegantissimi, ma con un animo un po’ pratico data la presenza in alcuni di cappucci. Bisogna pur ripararsi dal freddo e dalla pioggia, no?
Fuori “tema” sono anche Pringle of Scotland e Aspinal of London.
Niente fronzoli o temi ricorrenti, ma elegante essenzialità, dove l’unico vezzo sono le cinture nere di un cappotto bianchissimo che sembrano dei fiocchi. Tessuti pesanti per donare calore e comfort a maglioni oversize e ad abiti modellanti. I corpetti di alcuni di quest’ultimi sono messi in rilievo, come se non fossero un tutt’uno con il resto. Una collezione pratica, facilmente pensabile da indossare tutti i giorni.
Pratica ed elegante è anche la collezione di accessori di Aspinal of London. Le sue borse sono preziose come il suo heritage antico. Piccole perle impreziosiscono le attaccature dei manici delle borse ladylike e le chiusure a zip.
Le clutch sono in stampa di coccodrillo in rosso fuoco, e le catene,così come le chiusure, dorate donano lucentezza: piccoli scrigni dove tenere ciò di cui si ha davvero bisogno. Non mancano gli zaini, con fibbie di pelle, e secchielli in pelle con sottili ma grandi fiocchi che li richiudono. Sarà molto facile vedere simili creazioni tra i quartieri bene di Londra.
Credits Immagini: Harper’s Bazaar UK
Credits Video: British Fashion Council Official Youtube Channel
Comments by Cristina Izzo