New York, New York, ancora una volta New York ha aperto le danze sui look più interessanti e originali della moda donna autunno/inverno 2015-16. Non sono mancati stili eccentrici, talvolta avventurosi, ma tra tanti si è distinto lo charme di Coach, espressione di semplicità e raffinatezza.
Nato nel 1941 come azienda a conduzione familiare, Coach è un luxury brand che vanta una prestigiosa tradizione nella produzione di articoli e accessori in pelle; oggi, il nuovo direttore creativo Stuart Vevers sta proiettando la Maison verso una nuova prospettiva, in un connubio di interessanti contrasti, con un tocco di glam di sapore europeizzato.
Così, abbandonando i colori pastello della precedente collezione, abbiamo visto sfilare quasi esclusivamente in black and white. capi in pelle e pelliccia, giacche grintose e senza tempo su pantaloni peg-leg in tinta unita, gonne corte su stivali bikers rivestiti in pelliccia.
E ancora montoni, abiti dalla linea morbida, maglioni a stelle e strisce, trasparenze e sete, tessuti stampati a bandana, scarpe metallizzate con tacco a gattino, tutto in un gioco di ribellione senza il rifiuto della tradizione, di morbidezza senza dimenticare la resistenza, di utilità sempre privilegiando il lusso.
Tutta la collezione, contaminata da termini iconografici come Lucky, Wanted, Nomad, legati alla American Biker Culture mai dimentica la femminilità e se outfits così versatili e chic, possono apparire talvolta contrastanti, divergenti, il risultato finale non è mai difformità, è solo un’intrigante contrapposizione.
Un simpatico particolare arriva dalla scelta di Miss Asia Kinney, l’amato bull dog francese di Lady Gaga, che posa con eleganza con due borse della collezione, quale originale testimonial per la campagna Coach Pups.
In omaggio al mondo canino, Stuart Vevers ha voluto creare qualcosa di gioioso che rientra nello spirito di Coach, un brand che veste una donna con forte senso di libertà, una donna che esce un po’ fuori dalle righe e incanta i sensi con un mix autenticamente personale.
Immagini: Courtesy of Press Office
Comments by patrizia caporali