Nel secondo giorno di MFW, un’atmosfera romantica ma anche un po’ sfacciata è quella ricreata da Les Copains con la sua collezione F/W 2016-17.
Dal nero, al grigio ghiaccio fino rosa confetto, con qualche tocco di bianco e verde: queste sono le tonalità scelte e armoniosamente combinate tra loro tanto da esaltare tessuti stampati e ricamati, ma senza mai esagerare. Le rose e le ciliege si alternano alle spille gioiello a forma di ragno, un contrasto di grande effetto ma in perfetta sintonia con il mood dell’intera collezione per una donna che non si vuole prender troppo sul serio.
Toni scuri, profondi e linee più morbide, invece, per Costume National. Per una donna ribelle e che non ha paura di affermarsi, tutto diventa maxi, fatta eccezione per alcuni minidress minimal.
Un eccezione appunto vista la chiara preferenza da parte della maison di voler coprire e, forse, a tratti nascondere il corpo femminile tra gli ampi tessuti e i lunghi capispalla.
Un tocco decisamente più aggressive che non si adatta affatto con l’atmosfera giocosa e allegra proposta da Fendi, che ricorre a tonalità più estive e calde, quali l’azzurro e il verde. Un contrasto forte visto l’uso di pellicce e capi invernali ma in fondo chi dice che in inverno dobbiamo vestirci di scuro? Particolarissimi gli stivali, accessorio principe dell’intera collezione: elaborati e decorati fin nei minimi dettagli.
Dal colore al fuoco: è questo il filo conduttore di Moschino. L’ironia, ormai tratto noto del brand, c’è stata anche stavolta grazie al suo art director Jeremy Scott che ha portato in scena dame ottocentesche dagli abiti così esuberanti e accessori bruciacchiati che ricordano tanto i vecchi e maestosi lampadari di una volta.
Del resto lo scenario è proprio quello di una villa ottocentesca, arredata in stile barocco, che ha resistito ad un incendio. Gli stessi abiti hanno subito le conseguenze del fuoco, presentando bruciature sul tessuto che si alternano ai toni del nero, rosa, giallo e rosso.
L’abito più scenico e fotografato dell’intera collezione, è stato sicuramente quello nero arricchito dalla cintura-lampadario a goccia. Il resto degli abiti riprendono il trend classico di Moschino: abiti in pelle nera, t-shirt con logo, denim, mega fiocchi e capispalla con inserti in pelliccia. Tutto accompagnato da colori accesi e fluo quali il fucsia, il blu elettrico e in giallo in perfetto contrasto con capi total black.
Dal kitsch al pop, una nobiltà in declino, è così che Moschino riproponendo un po’ di storia unita alla moda, ha voluto chiudere il secondo appuntamento con la moda milanese.
Credits Immagini: Milano Moda Donna Official Website
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