Il quarto giorno della settimana della moda milanese vede le collezioni degli stilisti più variopinte che mai.
Da Bottega Veneta andrà di moda il mondo dei Safari, del deserto e dell’Africa. Ultra chic, ultra sportivo. Dai look laisure wear agli abiti da sera, tutto ha un’atttitude rilassata, sportiva, preziosa. Le tonalità calde più si mescolano agli abiti lineari conget nei una silhouette moderna e slanciata alla donna Bottega Veneta.
Al suo debutto all’Armani Teatro, il talento israeliano Daizy Shelly stupisce. Sfilano in pedana muse floreali 2.0 che fra romanticismo e pop intrigano e piacciono. I colori sono sgragianti, le stampe coinvolgenti ma non esagerate e le silhouette sono slanciate e femminili
Simile mood ma in chiave ipersexy per Peter Dundas al debutto da Roberto Cavalli. A differenza di Bottega, qui la verve erotica è all’ennesimo potenza. Short dresses super attillati o gonne dal grande spacco saranno un must da mescolare però a tute e ad abiti dalla sperimentazione futuristica.
Dall’Africa all’Oriente, più in particolare alla Cina. Così Rodolfo Paglialunga di Jil Sander presenta la collezione primavera estate per la griffe tedesca. Abiti pulitissimi, linearissimi ed essenziali sono i protagonisti. I cappelli richiamano le pagode, le maniche a sbuffo e i tagli su giacche e gonne invece rendono omaggiano i templi. Interessanti le calzature flat e le maxibags in pitone. Preziosissime.
Da Antonio Marras invece ci si immerge in una natura incontaminata, fantastica ma femminile. Abiti dal romanticismo più puro si succedono regalmente. È una regina della foresta quella che indossa Marras. I colori della collezione spaziano dal bianco con pattern floreali al nero al rosso. Sobri.
Dalle principesse alle dive moderne. Scervino veste così le nuove itgirl. Prendendo spunto da elementi della moda maschile, la nuova donna di Ermanno Scervino è romantica e sensuale, ribelle e nostalgica ma viene attirata dai capi di lui Impossessandosene li fa suoi adattandoli alle sue curve ed alla sua silhouette slanciata e curvilinea.
Da Rimondi non si viaggia né per mare ne via terra ma nell’arte della danza. Ecco quindi sfilare in pedana modelle con gonne simili a tutù o top cut-out che richiamano le tute da ballerina. Non solo, anche le calzature, attingono a questo mondo. Là palette cromatica è incentrata sul bianco e blu, allargato nelle sue sfumature più varie anche brillanti e paiettate.
E per concludere la giornata Sergei Grinko, il giovane stilista che intromettendo elementi di sport ad alta sartorialità immagina una primavera estate di ribelli e nostalgici.
Immagini: Camera della Moda
Comments by Ivan Allegranti
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