Qual è la tua strada, amico?… la strada del santo, la strada del pazzo, la strada dell’arcobaleno, la strada dell’imbecille, qualsiasi strada. è una strada in tutte le direzioni per tutti gli uomini in tutti i modi. (Kerouac, On the road)
La pop art non è morta, si è evoluta.
La società cambia e così cambiano l’arte, i suoi canali e la sua estetica.
Da secoli viviamo con un’ errata concezione: l’arte è roba da musei.
Warhol e le sue lattine in serie hanno iniziato un processo rivoluzionario che, fondendosi con la cultura dei “graffiti” grazie anche alla genialità di Keith Haring, ci ha portati al fenomeno della street art.
Troppo sottovalutata dai non addetti al settore, l’arte che noi vediamo per strada ci influenza molto più di quanto si pensi.
Le finalità sono diverse a seconda dell’artista: mobilitazione, risveglio delle coscienze, critica sociale ma anche semplice e pura espressione artistica.
Utilizzando le tecniche più disparate, dagli stickers allo spray, dalla vernice agli stencil, questi creativi underground creano nuove mode. In fondo il loro linguaggio è identico a quello della pubblicità: frasi brevi, immagini forti e messaggi subliminali.
Definita anche, non a caso, Guerrilla Art, questa forma di arte è ovunque e si è particolarmente sviluppata negli anni 2000 con fenomeni mondiali come Bansky che, adesso, è persino sulle magliette dei ragazzini.
Questo ci deve far riflettere. L’arte dovrebbe essere di tutti e quale luogo migliore di una strada può rappresentare la proprietà pubblica? La strada è un’imparziale terra-di-nessuno che paradossalmente è vissuta da tutti.
Il fenomeno della Street art e il conseguente tentativo di riappropriarsi degli spazi urbani si sta diffondendo sempre di più con numerose manifestazioni, ad esempio i ParkArt, giorni durante i quali un artista paga un pedaggio per poter parcheggiare la sua arte, e non la sua macchina.
Non si può negare che la street art stia prendendo il sopravvento, che lo street style sia sempre più ricercato e che i “writers” stiano diventando delle vere celebrità spesso circondate da mistero… Tenete gli occhi aperti perché la prossima tendenza potrebbe nascondersi vicino al bidone per il vetro, sulla facciata laterale di una vecchia fabbrica o sullo sportello del treno che prendete tutte le mattine.
Comments by Alice Rugai