Era gennaio quando il marchio lanciato da Della Valle mostrò a Parigi e al mondo della haute couture la nuova veste di Schiaparelli, moderna grintosa e accattivante, curata dal talentuoso direttore creativo della maison Marco Zanini .
Aria di cambiamento si respira però per la maison di Madame Elsa. Secondo rumors, Marco Zanini sarebbe pronto a lasciare il suo incarico di direttore creativo del brand. Nessuna notizia ufficiale per adesso da parte dell’azienda, lo stesso Zanini ha preferito non commentare i pettegolezzi.
Un severo silenzio stampa ammanta le indiscrezioni che in questi giorni acquisiscono peso. Difficile è di certo riuscire a sostituire nei sentieri dell’eccentricità un designer così giovane e brillante. Capace di camminare “al di fuori” del sentire comune con una stravaganza incarnata da abiti dal sapore storico e citazionista, ispirati al museo del costume, ma cosparsi di esplosiva modernità. Passato e futuro diventano due gas instabili che generano scintille.
Il rosa shocking non è una tara. L’eredità lasciata dalla “artista che fa i vestiti”, così la chiamava madmoiselle Gabrielle Coco Chanel, fatta di una forte amicizia con grandi artisti, di metafisica, di cappelli a forma di scarpa suggeriti dall’estro creativo di Dalì è diventata in queste due collezioni trampolino di lancio per indagare la natura iperuranica e artistica della couture. Zanini ha miscelatto i linguaggi provenienti dal passato a semantiche più contemporanee.
Chiusa l’epoca di mosche e aragoste capaci di impreziosire abiti, chiusa la fase germinale di una nuova couture stravagante e di nicchia, scenari inediti e confusi si prospettano per il mondo della moda.
Immagini: Moda24.com
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