Il calendario della kermesse francese continua a confermarsi tra i più ricchi e ben equilibrati di quest’anno, tante le novità anche per questa sesta giornata della Paris Fashion Week.
Questa mattina, apre le danze la collezione S/S 2016 di Kenzo: la passione per il viaggio, il souvenir e le mete turistiche dell’estate sono l’ispirazione di Carol Lim e Humberto Leon che hanno presentato nelle passerelle parigine una serie di minidress e completi dal gusto fresco e giovanile. Tute corte, miniskirt in abbinato a pull traforati, abiti lunghi e midi, un mix di capi tutti dalle stampe geometriche, optical o astratte accostati agli abiti in patchwork.
L’intera collezione è un vero e proprio alternarsi di forme e volumi che danno un twist dinamico alle creazioni. I colori sono quelli dell’estate: non manca infatti il blu del mare, il rosso del corallo, l’azzurro dei cieli estivi, il senape, il bianco e il nero. Tutti abbinati in maniera perfetta, a regola d’arte e con il fine di dare espressione e forza ad ogni capo. Ciò che colpisce è sicuramente l’accessorio: il sandalo di Kenzo è un’ibrido, una via di mezzo tra il modello gladiator e lo stivale over-the-knee, parte integrante dell’intero outfit vista la sua estrosità.
E se la donna di Kenzo è una viaggiatrice, quella immaginata da Emanuel Ungaro, invece, è una donna grintosamente romantica ma dal gusto retrò. Forse un po’ troppo “stucchevole” ma comunque di grande effetto, la collezione prevede dei mini-abiti succinti e bustini a reggiseno in bianco e rosa shocking che si alternano alla serie di capi in vernice nera in contrasto con il celeste o il bianco delle camicie, la maggior parte delle quali dalle stampe floreali o dalla fantasia decisamente vintage. La sensazione è quella di immergersi in un vero e proprio giardino anni ’60.
Aria di romanticismo anche negli abiti di Alexander McQueen, dove raffinatezza ed eleganza diventano un tutt’uno ed esaltano la donna, immaginata in un atmosfera quasi sospesa nel tempo. I colori dai toni tenui come il rosa antico, vengono risaltati dalle increspature e dalle linee morbide dei longdress. Molta cura nei dettagli dei soprabiti, rigidi e aderenti alla vita, ognuno con un’inserto a gioiello che dona lucentezza. Le stampe, la maggior parte floreali o che rimandano alla primavera, trovano un perfetto connubio nei completi in denim che stravolgono un po’ l’intera collezione, riportandola al mondo contemporaneo, e dando un tocco fresco e giovanile. Interessante anche il contrasto creato con il rosso acceso delle giacche asimmetriche in abbinato alle lunghe gonne drappeggiate in tulle nero o bianche. Un mix, quindi, tra classico e modernità.
Céline invece ci presenta una donna dal gusto decisamente contemporaneo, in linea con le esigenze attuali, dove la comodità sta alla base del look scelto, sicuramente meno convenzionale ma comunque adatto per la quotidianità. I capi pensati da Phoebe Philo sono in linea con la sua idea di poter prendere i vestiti, impacchettarli e portarli in un altro ambiente, al pari di una tenda da campeggio, insomma concepire l’abito al di fuori del proprio contesto.
Dai colori quasi autunnali dove le varietà di marrone, verde e rosa chiaro vengono accostate al bianco e al nero, i capi presentati in passerella sono diversi: si passa dalle sottovesti in seta bianca con inserti di pizzo nero, indossati con stivali chelsea, ai minidress con maniche a tre quarti a palloncino e spalline larghe, fino ai capi più maschili, come i pantaloni in abbinato a bluse in seta e trench o copri abiti a forma di clessidra. I tessuti principali sono la texture lucida in nero e avorio, l’effetto a pieghe di abiti e camicie e l’uso di pannelli in knitwear che esaltano la silhouette ma mai risultando troppo aderenti.
Immagini: Vogue UK
Comments by Stefania Andolfo