Sfilare lo stesso giorno di una maison storica come Dior non è facile, ma Isabel Marant e Balenciaga non sono certo da meno. La cifra stilistica della prima è ormai definita, certa, si evolve ma rimane sempre fedele a se stessa, così quando si guarda una collezione della designer si ha un senso di piacevole sicurezza.
Se si pensa alla donna che veste Isabel Marant, il primo pensiero va ad una globetrotter che mixa stile etno e chic con disinvoltura. Così, sotto uno splendido sole, tra le fontane e i porticati del Palais Royal come cornice, la designer francese porta in passerella i suoi punti forti: abiti stampati e fluttuanti dal fascino esotico, cardigan avvolgenti e dall’aspetto confortevole e caldo, giacche con cuciture sfilacciate e nappe, provenienti dall’India.
E’ questo che piace della Marant, questo fascino da mondo orientale, etnico, eclettico, dato anche da pesanti monili in argento, un mix di boho chic e lusso. E se pensavate che mancassero paillettes per la sera, tranquilli: del domani non c’è certezza, di Marant si.
Alexander Wang ritorna con un’idea chiara per la sfilata di Balenciaga (cominciata in notevole ritardo): dimenticate gli angeli, qualsiasi concezione di purezza o candore, perché Wang riscrive le regole a modo suo. In una location antica, tra soffitti a volta e piscine rettangolari che riflettavano la luce, Wang porta in scena un momento intimo, dove il bianco è il padrone assoluto.
Non c’è spazio per altro. Pantaloni pigiama a righe sottili e pantaloni con cinghie leggiadre che svolazzano intorno alle gambe, cappotti e giacche con applicazioni in rilievo, tute e abiti in seta adornati con pizzi, organza, fiocchi e volant: una collezione surreale ma intima, vera. Dove è innegabile è che forse forse gli accessori, o meglio, le borse in passerella hanno catturato ben più di qualche sguardo: enormi borse, a tracolla o a mano, marsupi e zaini, o piccoli dorati portamonete.
Questa collezione ha un pregio, ovvero quello di colpire lo spettatore con un effetto immediato: o l’ami o la odi al primo istante. A voi la scelta.
Immagini: Vogue
Comments by Cristina Izzo