La sfilata di Prada alla Milano Fashion Week si è conclusa lasciandoci pieni di dubbi dopo aver messo sottosopra i trend di questa stagione.

Il bianco è praticamente assente nelle creazioni che invece prediligono il nero accostato a colori molto forti in contrasto fra loro. Fra i vari tessuti abbonda il cotone a coste  che aderisce al corpo delle modelle come un elegante calzino.

La donna di Prada ci appare coperta, le gonne scoprono le ginocchia e i polpacci sono racchiusi da sportivi scaldamuscoli. Ma questa copertura non vuole nascondere niente in realtà, vuole solo confonderci, come i volti di donna stampati in stile murales sui tessuti e, soprattutto, le forme a reggiseno disegnate o applicate sopra cappotti, vestiti e maglie.

La donna Prada è attenta ai dettagli e lo si nota dalla presenza di gemme che qua e là impreziosiscono il tutto; quella di invertire il vestiario è una piccola ribellione cosciente, che riesce a scoprire le forme senza usare come mezzo la nudità, che ci vuole suggerire un ordine di priorità alternativo, nel vestiario come nel modo stesso di pensare la moda.

Oggetto immancabile in ogni creazione: una penna di uccello. Legata fra i capelli o al polso, forse, come la pelliccia per Fendi , è una richiesta di libertà, o forse è solo un pretesto, un presunto oggetto magico dal quale crediamo di dipendere e senza il quale ci sentiamo perduti.

Proprio la sensazione di disorientamento è la chiave di questa Collezione Spring-Summer 2014, un capogiro che ci cambia decisamente le prospettive in questa Milano Fashion Week, che sradica i dogmi del nostro armadio e ci fa volare, anche senza le penne, in un mondo dove comanda una gang di donne pronte a tutto

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