Improvvisato? No, e nemmeno cucinato, ma solo disegnato è il pranzo imbastito alla Triennale di Milano ed in mostra fino al 30 settembre . È una mostra sinestetica, ideata da Cristina Amodeo, Ilaria Paccioli e Gaia Stella che, sfogliando La Cucina Futurista del 1932 di Filippo Tommaso Marinetti,hanno creato un progetto per dare al visitatore la sensazione di cibarsi di opere d’arte.
Così 22 illustratori hanno ridato vita alle “intuizioni d’avanguardia ” del padre del futurismo italiano, che bandiva la pastasciutta, caldeggiava una cura estetica del cibo e della tavola , nonché l’utilizzo della chimica!
A leggere alcune ricette, quella del Carneplastico (” un composto di una grande polpetta cilindrica di carne di vitello arrostita ripiena di undici verdure cotte, disposto verticalmente al centro del piatto, incoronato con miele, e sostenuto da un anello di salsiccia che poggia su tre sfere dorate di carne di pollo”) o quella della Cotoletta Tennis ( “cotolette di vitello cotto al burro e tagliate a forma di un telaio di racchetta: al momento di servire, spalmare con un sottile strato di pasta( fatta di mascarpone impastato di noci tritate) sul quale sono tracciate alcune linee con salsa di pomodoro mescolata con rum. A formare il manico della racchetta un’acciuga con sopra una striscia di banana. Poi pallottole sferiche perfette fatte da ciliegie allo spirito, avvolte con pasta di ricotta, uova, formaggio e noce moscata.”) si può apprezzare l’estetica, cercare di indovinare il sapore, ma non certo pensare di cimentarsi nella preparazione.
Ricette astruse, di un mondo culinario immaginario, come si vede anche dai nomi delle preparazioni, (Brodo Solare, Reticolati del cielo, Aerovivanda ), che i 22 artisti italiani e stranieri hanno illustrato per dare vita ad un dialogo sinestetico tra il secolo scorso e il presente,tra occhi e gusto, tra testo ed immagine .

Immagini: triennale.org