E’ il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, a lanciare un grido d’allarme: la Villa di Cicerone a Formia sta crollando. La residenza del console romano è ubicata all’interno di una proprietà privata e, da anni, è abbandonata al suo destino. La famiglia Rubino comprò il sito nella seconda metà dell’ottocento ma non fece mai opere di ristrutturazione. Le decorazioni parietali, gli stucchi ed anche il terrapieno stanno cedendo, così come i ninfei e altre parti della villa. È scandaloso che dei privati acquistino un “pezzo di Storia” e poi lo lascino crollare miseramente.
Qui Cicerone si ritirò spesso dopo la morte della figlia Tullia, seppellita all’interno della villa, ed alcuni secoli dopo anche Federico II di Borbone soggiornò e arricchì la residenza con uno splendido agrumeto.
Il FAI è stato il primo a mobilitarsi per salvare la villa e nel 2015 l’ha eletto primo “luogo del cuore” del Lazio portando così all’attenzione di tutti il problema del restauro e cominciando un percorso verso la fruizione comune della nota residenza ciceroniana.
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