The Door, il nuovo corto che Ava DuVernay ha diretto per la serie di cortometraggi commissionati da Miu Miu  a registi donna, è on line.

Il corto esalta il potere di trasformazione determinato dai legami tra donne e, nel contempo, rappresenta una storia metaforica sul cambiamento di vita.

Il centro simbolico di The Door è l’ingresso della casa della protagonista, interpretata dalla magnifica Brigitte Lacombe. Nelle immagini iniziali  proprio dalla porta entra un acuto sentimento di una tristezza che avviluppa la protagonista.

“Nel film- spiega Ava DuVernay- i personaggi arrivano alla porta di un’amica in difficoltà, e ognuno porta qualcosa di sé. Alla fine, vediamo che la nostra protagonista è pronta a varcare la porta da sola; e la porta rappresenta un percorso che conduce a ciò che siamo”.

«Secondo me, ogni volta che una donna realizza un film- afferma DuVernay- compie un atto politico, indipendentemente dal fatto che lo interpretiamo o meno come tale. I film diretti da donne – che siano commedie o drammatici, documentari o narrativa – illustrano l’esperienza umana per il tramite della voce di una donna, degli occhi di una donna, della creatività di una donna. Esperienze che spesso vengono emarginate, falsificate o semplicemente ignorate. Penso che quello che sta facendo Miu Miu con questa serie di film sia meravigliosamente radicale».

Anche l’abbigliamento è metafora di rinnovamento: ogni cambio di abito rappresenta una fase diversa della situazione psicologica della protagonista che, gradualmente, si libera dalla tristezza. Nelle ultime scene, tolta la fede nuziale,  infilati lunghi guanti di pelle nera e, divenuta un’altra donnagrazieal potere emotivo dei vestiti, attraversa la porta verso la sua nuova esistenza.

“Ho avuto l’impressione- afferma Ava DuVernay- che la collezione Miu Miu fosse pervasa allo stesso tempo da una forza e da una vulnerabilità molto belle. Ho lasciato che fosse quest’idea a guidarmi nel percorso di scrittura e produzione”.

Daniela Gallo Carrabba