Si è conclusa, tra passerelle, eventi e qualche polemica, la vetiquattresima edizione di AltaRoma, l’appuntamento con la moda nella capitale.

Le sfilate, che si sono tenute nel complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia, hanno visto protagonisti, non solo i grandi nomi come Gattinoni, che ha stupito con la location in un cantiere, o Renato Balestra, presente con una coloratissima anticipazione per la prossima stagione, ma anche una rosa di apprezzatissimi nuovi talenti.

Tra questi la russa designer Esme Vie, che ha fatto del rosso il suo colore dominante, Quattromani, che ha proposto un pret a porter dal taglio sportivo, San Andres Milano, che ha puntato molto su look total black, Giada Curti, con una collezione che richiama la Capri degli anni cinquanta, Arthur Arbessen, le cui giacche dai tagli pulitissimi svelano la formazione avuta lavorando alla maison Armani.

I giovani hanno mostrato un modo tutto nuovo di fare moda, meno concettuale e più concreto, proponendo creazioni che si adattino senza difficoltà alle boutique dei vari buyer.

La manifestazione ha riconfermato dunque il proprio ruolo di piattaforma d’incontro per gli emergenti e gli addetti ai lavori a caccia di novità, e di palcoscenico per l’alta moda delle maison romane. Ma AltaRoma, mostra anche un lato democratico, quello che non riserva sempre e comunque la moda ai membri del fashion system, a qualsiasi categoria appartengano, ma apre al pubblico una serie di iniziative.

Diversi, sono infatti gli eventi aperti a tutti: l’esposizione di abiti e costumi di scena della Sartoria Farani, con un dibattito con giovani artisti, fashion designer e artigiani, la prima edizione del Fashion Style and Beauty Film Festival, apprezzatissima rassegna di cinema, Room Service, esclusiva vendita di capi ed accessori Made in Italy per la prossima primavera-estate che si terrà a seguito di una private preview, la mostra intitolata Hans Feurer Fashion without a label, progetto di Valentina Ciarallo e Maria Chiara Russo.

Quest’anno, inoltre, in onore del cinquantesimo anno di attività, l‘Accademia Costume e Moda ha fatto sfilare le creazioni delle allieve, in un catwalk lungo ben due ore, che non ha per niente annoiato gli spettatori, soliti ai classici dodici minuti di defilé.

In prima fila Silvia Venturini Fendi, Presidente di AltaRoma, a giudicare, insieme ad altri illustri addetti ai lavori, i migliori lavori di quelli che potrebbero essere i grandi nomi della moda di domani.

Nonostante il successo, sulla manifestazione aleggia l’ombra della polemica, sorta dopo l’addio della Maison Gattinoni ad AltaRoma, annunciato dal presidente Stefano Dominella, a seguito delle difficoltà incontrate nella realizzazione della sfilata nel cantiere della “Nuvola” all’Eur. “Questa sfilata è stata la cosa più penosa e difficile dei miei tanti anni di carriera” questa una delle frasi dell’amara dichiarazione fatta a fine show da Dominella che ha comunicato che per le prossime passerelle sceglierà altri eventi.

Immagini: Altaroma.it