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MFW- Jil Sander, Alberta Ferretti, N°21, Moncler

[ngg_images source=”galleries” container_ids=”257″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_slideshow” gallery_width=”600″ gallery_height=”600″ cycle_effect=”fade” cycle_interval=”10″ show_thumbnail_link=”0″ thumbnail_link_text=”[Mostra miniature]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″] Si aprono le danze per la Milano Fashion Week dove …

MFW – Highlights Day 1

Si parte ufficialmente con le passerelle dedicate alla Milano Fashion Week.
Grandi nomi del fashion sfileranno le collezioni donna per l’autunno-inverno 2017/18 ma anche marchi emergenti.
Gucci lancia un inno alla natura con coleotteri, scarabei, ninfee, coccinelle, foglie, api, scoiattoli, aquile, rane, papaveri e tanti altri soggetti meravigliosi seguito da Francesco Scognamiglio che propone abiti in organza lavorati con microtagli, che si aprono mostrando macchie di colori e di cristalli, come i motivi che decorano le ali delle farfalle, citate anche sotto forma di stampa digitale nelle bluse di seta ricamate con borchiette.

Da Alberta Ferretti debutta per la prima volta il velo islamico. La modella somalo americana Halima Aden sfila indossando l’hijab. Anche Fausto Puglisi rivendica la sua estetica, e per farlo manda in passerella una collezione estremamente personale con palesi riferimenti, da Pasolini allo Young Pope di Sorrentino. Fay mette in pista una donna British austera, con accenti maschili. I capi simbolo della collezione sono ispirati agli anni novanta con cappotti dai volumi oversize in contrasto a gonne e pantaloni che sottolineano la silhouette.

Giulia Marani porta avanti le orme delo stilista Angelo Marani scomparso da qualche mese.  I suoi abiti hanno tessuti preziosi e fantasie colorate che da sempre fanno sognare le donne di tutto il mondo.

 

Rossella Alfani

Credits Immagini: Vogue Runway

YOU – THE DIGITAL FASHION REVOLUTION

Milano, Salone D’Onore della Triennale di Milano. Giovedì 6 Ottobre ha aperto i battenti la Mostra You – The Digital Fashion Revolution.

La mostra nasce dalla partnership tra l’edizione italiana di Grazia e Chiara Ferragni, fondatrice del noto sito di moda The Blonde Salad, e narra attraverso immagini, video e percorsi interattivi la rivoluzione che i protagonisti del digitale, i web influencer, la loro attività nel mondo della comunicazione, della moda, del lusso, della fotografia.

Alcuni dei più noti web influencer erano presenti, come Gala Gonzalez, Tina Leung, Hanneli Mustaparta, Candela, Eleonora Carisi e Tamu McPherson.

300 ospiti dal mondo dell’editoria, della cultura, delle istituzioni e delle moda sono accorsi, tra i quali il Sindaco di Milano Beppe Sala, Carlo Mandelli, Ernesto Mauri, Alberta Ferretti, Andrea e Diego Della Valle, Chiara Boni, Toni Scervino, Simonetta Ravizza, Nicoletta Spagnoli, Fedez, Barbara Snellenburg, Filippa Largeback, Yvonne Scio, Alessia Reato, Ludovica Sauer, Rossana Orlandi, Laura Morino Teso, Lucilla Bonaccorsi, Maria Mantero, Ginevra Rossini, Umberta Gnutti Beretta, Paolo Stella, Veronica Ferraro, Filippo Fiora, Filippo Cirulli e lo Chef Andrea Berton.

In questa occasione, Tiffany & Co. ha allestito uno spazio all’interno della mostra interamente dedicato al brand: un photowall con background a tema New York. Raffaella Banchero, CEO di Tiffany & Co. Italia, racconta così quest’avventura:” Quando Silvia Grilli, Direttore di Grazia, mi ha proposto di essere partner del magazine e di The Blonde Salad per la mostra YOU-The Digital Fashion Revolution, la sinergia tra i nostri brand mi è sembrata evidente. Grazia è un magazine di alta qualità, così come lo sono i nostri gioielli. Ci rivolgiamo entrambe alla donna di stile, che ci piace ispirare”. 

La Banchero ha voluto inoltre sottolineare l’importanza della rivoluzione web che ha visto Tiffany & Co. tra i protagonisti: “Inoltre Grazia è nato come magazine cartaceo ma è stato il primo a sapersi creare un’autorevolezza anche nel mondo digital, proprio come Tiffany & Co. Secondo una ricerca di L2 Digital IQ Index, infatti, Tiffany & Co. risulta al primo posto per presenza digitale global su più di 60 brand del settore Watches & Jewelry, vale a dire essere all’avanguardia per sito internet, E-Commerce, Digital Marketing e gestione dei Social Media“.

Per scoprire di più dell’evento, non perdetevi la Gallery.

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Milano Fashion Week, day 1: le mille sfaccettature della Primavera Estate 2017

Quella vista sulle passerelle nel primo giorno di ready-to-wear SS17 milanese è una moda dalle mille sfaccettature, che va verso un’unica direzione: rivelare mille diversi mondi che contengono ognuno una propria storia.

Nel défilé che ha inaugurato la Milano Fashion Week, Blugirl racconta una fiaba mediterranea e romantica, un’esplosione di chiffon colorato, stampe floreali dai rimandi esotici, pizzo Sangallo e trasparenze che rinnovano lo stile della maison. I cappelli da torero, per loro natura in nero, danno un tocco di  avventura, un’ispirazione  “wild west” dei giorni nostri.

Alessandro Michele non smentisce l’evoluzione in atto da Gucci, fatta di citazioni e iperboli, tessere del passato che si ricongiungono nelle sue creazioni. Ogni pezzo è un richiamo: i jeans a zampa (leit motiv nei suoi show) mostrano la sua predilizione ai Seventies, le luminescenze della gonna coperta di grandi paillettes rievocano gli anni ’80,  l’abito multicolor ricoperto di frange che celebrano i ruggenti Venti, fino alle camicie strette sul colletto e voluminose che sembrano uscire dalle corti fiorentine del 1500. E l’attenzione ai dettagli si libera nei fiocchi fitti, nelle stampe ferine e nei fili di perle delicate. Nell’atmosfera fantasmagorica ispirata dalle luci rosse in sala, compare l’opulenza tipica di Michele che ancora tarda a stancare.

Non c’è invece scalpore, né eccesso, nella collezione Primavera Estate 2017 di Alberta Ferretti, ma una celebrazione della femminilità. Le cinture western strette alla vita lasciano liberi i tessuti leggeri, le ricamate trasparenze e le balze voluminose. Le lunghe gonne gipsy teatrali contrastano i tailleur monocromatici ed eleganti, le spalle delle modelle, lasciate scoperte o velate dal pizzo, evocano una passionalità tanto candida quanto coraggiosa.

Da una tela intatta, bianca Fausto Puglisi idea la sua collezione, tingendola di stampe floreali, motivi geometrici, simboli e allegorie. Mostra il lato romantico della maison negli spacchi delle gonne lounguette chiusi da graziosi fiocchi e quello più rock con le grandi croci stilizzate che cadono sul petto delle modelle. Una collezione libera da limiti e costrizioni al punto che, intorno alla passerella, non ci sono file e sedute ma solo l’opportunità di essere immersi nell’energia degli abiti.

I mille mondi di Roberto Cavalli, nati dalla creatività di Peter Dundas, danno una forma alla sensualità. Sono suggeriti da uno spirito nomade che mescola il neo-patchwork ai motivi navajo e apache fino a vagabondare verso le linee orientali del kimono. I pantaloni a zampa, intramontabili, salgono sulla passerella insieme a top baby-doll, al pizzo trasparente degli abiti risaltati dalle cuciture in oro e ai pantaloni in denim patchwork multicolore.

La “Alice in Ghettoland” di Philipp Plein (così ha definito la donna della sua collezione) vive invece in un mondo fatto di graziose casette, enormi palloncini rosa e nani da giardino. Un idillio suburbano anni ‘50 confuso ad un tono street, confermato dall’entrata in passerella della pop star Fergie. I modelli si susseguono in denim e in pelle,  decorati da stampe e completati da catene d’oro pesante e tessuti broccati.

Plein, a fine sfilata, dà la notizia che questa sarà l’ultima Milano e che in futuro sfilerà a New York. Ma non lascerà la città: ha da poco aperto un nuovo store di 3.000 metri quadrati per il suo nuovo marchio di lusso activewear, Plein Sport.

 

 

Martina Salvadeo

Credits Immagini: Vogue IT, Vogue Australia

Rose’s Roses lancia la nuova collezione di scarpe “Al”

Il brand di calzature e accessori “rose’s roses” lancia la nuova collezione di scarpe “Al.

La linea pensata e ideata dalla fondatrice del marchio, Rosa Aiuto, rispecchia a pieno i canoni desiderati.

Femminilità ed eleganza, senza mai dimenticare che le scarpe devono essere comode e qualche volta frivole. E’ questo il mantra di rose’s roses

Le sue collezioni, sempre contemporanee, riportano spesso una particolare attenzione alle forme e ai materiali, curate  nei minimi dettagli rigorosamente “Made in Italy”.

Il marchio, nato nel 1998, vede una Rosa Aiuto giovanissima e pronta a confrontarsi con il mondo del lavoro. Dapprima con Pupi Solari  poi con Henry Beguelin, per il quale crea e segue la produzione della linea di calzature per più di 12 anni collaborando con Rei Kawakubo, Comme des Garcons, Jil Sander, Alberto Biani e Alberta Ferretti… per citarne alcuni.

Lasciata la Henry Beguelin, comincia il suo percorso per Marni dove disegna e segue la realizzazione della prima collezione di calzature “Marni” in collaborazione con Consuelo Castiglioni.

La rose’s roses nel 1998 lancia la sua prima collezione di calzature e accessori ispirate ai colori e alle forme incontrate da Rosa Aiuto nei suoi viaggi, comode “pantofole“ rivisitate per la sera, il mattino, la festa o il passeggio. La prima collezione tutta di Rosa incontra subito il favore del mercato, John Malkovich ordina decine di “pantofole da passeggio” di tutti i colori.
Credits Immagini: Courtesy of Press Office

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