Mostra: 21 - 40 di 41 RISULTATI

Arriva lo Schermo dell’arte Film Festival, il progetto internazionale dedicato al cinema e all’arte

[ngg src=”galleries” ids=”296″ display=”basic_slideshow” gallery_height=”600″ pauseonhover=”0″ arrows=”1″ show_thumbnail_link=”0″] Sarà Peter Greenaway ad aprire l’undicesima edizione dello Schermo dell’arte Film Festival, progetto internazionale dedicato alle molteplici …

Misha e le meraviglie architettoniche

[ngg_images source=”galleries” container_ids=”247″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_slideshow” gallery_width=”600″ gallery_height=”600″ cycle_effect=”fade” cycle_interval=”10″ show_thumbnail_link=”0″ thumbnail_link_text=”[Mostra miniature]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″] Attraverso l’antica via della seta i mercanti incontravano magnifici edifici …

Galleria Cracco By Sky Arte

[ngg_images source=”galleries” container_ids=”59″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_slideshow” gallery_width=”900″ gallery_height=”600″ cycle_effect=”fade” cycle_interval=”10″ show_thumbnail_link=”0″ thumbnail_link_text=”[Mostra miniature]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]   al 14 aprile fino ad ottobre di quest’anno, il …

Richard Ginori partner della XXIV edizione della Mostra ARTIGIANATO E PALAZZO

[ngg_images source=”galleries” container_ids=”17″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_slideshow” gallery_width=”600″ gallery_height=”400″ cycle_effect=”fade” cycle_interval=”10″ show_thumbnail_link=”0″ thumbnail_link_text=”[Mostra miniature]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″] Richard Ginori, eccellenza italiana nell’alta manifattura artistica della porcellana, sinonimo …

Apre a Roma la seconda Lounge Global Blue italiana

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Lo scorso 28 febbraio è stata inaugurata a Roma, in Piazza di Spagna, la nuova Lounge Global Blue, società per servizi Tax Free Shopping, leader nel settore.

Grazie a Global Blu, sul mercato da 35 anni, i globe shopper, supportati da personale multilingue, possono ricevere il rimborso tax free shopping, essere supportati negli acquisti nei negozi più esclusivi della capitale, e disporre di wi-fi gratuito. L’apertura è stata festeggiata con una serata ribattezzata Global Blue Lounge Experience, durante la quale, numerosi ospiti, hanno sperimentato l’accoglienza che verrà dedicata ai globe shopper.

Si tratta della seconda Lounge aperta in Italia, dopo quella di Milano. L’evento ha avuto anche il contributo di Tiffany & Co., esclusivo sponsor della serata che ha esposto diamanti, orologi Tiffany East West e gioielli della linea Out of Retirement. Tutte le creazioni resteranno in esposizione, all’interno della Lounge, fino al prossimo 30 giugno.

Elisa Ricci

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Pinko presenta la nuova linea P_Jean

Il secondo giorno della Milano Fashion Week è stato scandito da numerosi eventi. Tra questi spiccava in via Montenapoleone la boutique PINKO, che ha presentato la nuova linea P_Jean: un omaggio agli anni del pop, del grunge e dell’alternative electro-music.

La collezione AI 2017/2018 nasce da un attento studio sul denim che rappresenta il tessuto simbolo della linea. Strutturato, uniforme, vissuto, complesso, lavorato e strappato. La parola d’ordine è vestibilità over: denim, camicie di flanella e t-shirt stampate, cardigan jacquard e felpe con inserti in PVC. Diversi strati che creano volume e materia allo stesso tempo. Completano la linea tronchetti in pellame invecchiato, vernice e velluto, creepers o stivali cuissard in denim.

Pietro Negra, presidente di PINKO dichiara: “[…] Street couture e innovazione sono, oggi, elementi cardine del nuovo concetto di lusso e di moda. P_Jean li interpreta presentando una collezione completa, la cui chiave di accesso non è solo il potere d’acquisto ma l’affinità culturale con il cliente.”
Il guardaroba P_Jean rispecchia l’anima di PINKO e ne arricchisce il valore: una linea sempre più cosmopolita che non perde di vista il cliente. Un plauso a P_Jean!

 

Fiammetta Gamboni

Credits Immagini: Courtesy of Press Office 

Il ritorno di Makers House

E’ di pochi giorni fa l’annuncio che Burberry e Henry Moore Foundation inaugureranno una mostra eccezionale presso Makers House.

La mostra celebrerà la February Collection 2017, l’opera e il processo creativo dell’artista che l’ha ispirata e darà l’opportunità ai visitatori di esplorare e conoscere i metodi di lavoro di Moore, l’evoluzione delle sue idee iconiche sulla scultura in un’ambientazione intima nel cuore di Londra. La mostra sarà visitabile con accesso libero dal 21 al 27 Febbraio e conterrà una mostra di oltre 40 sculture di Moore, bronzi monumentali, modelli di lavoro, disegni e maquette, fra le quali ‘Mother and Child: Block Seat’ (1983-1984), ‘Draped Reclining Mother and Baby’ (1983) e ‘Torso with Point’ (1967), la collezione February Collection 2017 da uomo e da donna e un programma di laboratori, eventi e performance acustiche.

Inoltre, per tale occasione, Burberry svela anche due look della prossima collezione con una  speciale campagna. Girata presso gli Henry Moore Studios & Gardens, nello Hertfordshire, la campagna Burberry è stata realizzata dal fotografo inglese Josh Olins ed ha un cast di modelli e modelle emergenti come Nora Attal, Jess Cole, Maya Gunn, Sophie Hamilton, Ella King, Tamara Long, e acnora Elfie Reigate, Amber Witcomb, Myles Dominique, Tom Fool, Alex K, Henry Kitcher e Tom Walmsle. La nuova collezione è ispirata alle opere di Moore, e il brand britannico ha lavorato a stretto contatto con la Henry Moore Foundation per questo, i modelli sono stati fotografati nel nel giardino della Fondazione, con la scultura di Moore ‘Sheep Piece’ (1971-1972) e una ricreazione del ‘Plastic Studio’ .

La campagna sarà lanciata globalmente ed interamente dopo la sfilata di Febbraio e sarà visibile fino ad Agosto. Il countdown ha inizio.

https://www.youtube.com/watch?v=7LwdR7fx1gQ&feature=youtu.be

Cristina Izzo

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

Art Basel Miami: l’arte ha invaso la Florida

Si è appena concluso Art Basel a Miami, l’evento artistico che da 15 anni ormai anima la città più cool della Florida.

Curata per il secondo anno consecutivo da Noah Horowitz, si tratta della versione d’oltreoceano del più celebre Art Basel in Suiza, divenuto il più importante evento artistico al mondo degli ultimi anni.

Come solo Miami Beach sa fare, l’evento è stato trasformato in un happening che racchiude in sé non solo arte ma anche cultura, feste ed eventi di cinema, architettura e musica, ed anche quest’anno si è rivelato un grande successo.

L’esposizione si è tenuta nel quartiere Art Deco, vicino alla spiaggia e ai maggiori hotels e ristoranti, accogliendo una selezione di espositori provenienti da Nord America e America latina, Europa, Africa, Asia, proponendo opere del ventesimo e ventunesimo secolo. E i primi risultati, ottimi direi, delle vendite, hanno subito mostrato che le cose sarebbero andate in maniera positiva: acquistati Enrico Castellani per 1 milione di euro, James Rosenquist 680mila dollari, Lee Ulfan 750 mila.

E questo è solo un assaggio…

Sono state oltre 269 le gallerie, di tutto il mondo, ad animare il , per oltre quattromila artisti rappresentanti, ed è stato incredibile vedere opere in ogni dove, perfino nei giardini e accanto alle palme.

Svariate e differenti tra loro sono state le sezioni in cui è organizzata la fiera: Galleries, Nova, Positions, Edition, Kabinett, Public, Film

Numerosi gli artisti italiani presenti: Alfonso Artiaco, Galleria Continua, Massimo De Carlo, Kaufmann Repetto, Magazzino, Giò Marconi, Mazzoleni, Franco Noero, Lia Rumma, Tornabuoni, Raffaella Cortese, Francesca Minini, Prometeogallery di Ida Pisani, Galleria d’Arte Maggiore G.A.M.

Arte everywhere e everyway: dai colori di Jhon Armedler in un’enorme parete, (Galleria Massimo de Carlo), in cui le proporzioni si fondono nello spazio, alle Mimesi di Giulio Paolini (Barbare Mathes Gallery), o al Maze of Quotes, progetto di Toilet Paper con Seletti e Gufram per la Fondazione Beyeler, alle visioni allucinate di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferraro.

Raccontare tutti gli artisti sarebbe magnifico, ma certo servirebbe un tomo enciclopedico, o forse due, idem per la fiera in generale…

 

 

Elisa Ricci

Credits Immagini: ArtBasel Official Facebook

L’iQOS Embassy di Torino presenta Beyond the walls of Eden

L’iQOS Embassy di Torino presenta l’installazione site specific Beyond the walls of Eden, opera degli artisti Scarlett Rouge e Saulo Madrid.

In occasione di Artissima 2016, negli spazi della cinquecentesca Casa del Pingone, Scarlett Rouge torna a Torino per spiegare il suo viaggio all’interno del rapporto personale con la figura della madre, Michèle Lamy Rouge, musa ispiratrice e compagna dello stilista Rick Owens.

Beyond the Walls of Eden è un’installazione che nasce da una pellicola.
Nel video, girato nell’appartamento progettato dal designer di Hollywood Tony Duquette al n.1 di Place du Palais Bourbon a Parigi, Rouge e Madrid hanno creato un’opera che avvicina l’universo barocco della ‘Vecchia Hollywood’ a pratiche più contemporanee.

Ispirandosi al decadentismo raffinato e surreale dell’appartamento, il duo ha ideato una narrazione che testimonia il desiderio di celebrare il passato e di riformulare le rispettive identità.

Il film è prodotto in collaborazione con Cinq Étoiles Productions, Parigi / Shanghai

 

 

Rossella Alfani

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

“Love.L’arte contemporanea incontra l’amore” a Roma al Chiostro del Bramante

“L’amor che move il sole e l’altre stelle” cosi scriveva Dante nell’ultimo verso del Paradiso della sua Divina Commedia. Proprio l’amore è da sempre stato motore e ispiratore dell’arte: basta pensare al famoso bacio di Klimt o di Hayez in cui il forte stato d’animo emerge predominante.

Questo sentimento in tutte le sue sfaccettature e declinazioni è l’argomento protagonista della mostra Love. L’arte contemporanea incontra l’amore, con sede al Chiostro del Bramante a Roma dal 29 settembre fino al 19 febbraio 2017.

L’esposizione intende affrontare in chiave contemporanea uno dei sentimenti più universali e da sempre motivo d’indagini e rappresentazioni, attraverso un percorso espositivo inusuale e contraddistinto da input visivi e percettivi. Si tratta di una novità senza precedenti nella sfera culturale, attraverso la quale il Chiostro del Bramante festeggia i suoi 20 anni di attività.

Le opere presenti, estremamente coinvolgenti, appartengono ai più importanti artisti dell’arte contemporanea come Vanessa Beecroft, Francesco Clemente, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Gilbert & George, Robert Indiana, Yayoi Kusama, Joana Vasconcelos, Francesco Vezzoli, Andy Warhol e Tom Wesselmann, solo per citarne alcuni.

La rassegna assume cosi un carattere internazionale e un’essenza pop nel modo in cui è stata concepita e strutturata, un esempio la moquette rosa con cui è rivestito il pavimento, inoltre molte di queste opere sono in Italia per la prima volta.

Toccando le corde dell’intimo umano, la mostra nella sua innovazione si apre con l’opera di Robert Indiana (il suo famoso LOVE) affiancata a sua volta da una scultura analoga che compone la parola AMOR. Passa poi per una Marylin di Andy Warhol, volto e icona dell’amore tormentato, gli enormi quadri di Gilbert and George, fino a giungere all’ Infinity Mirrored room dell’artista giapponese Yayoi Kusama, con l’opera di chiusura All the Eternal Love I Have for the Pumpkins: un gioco caotico di specchi dove lo spettatore ricopre un ruolo attivo e partecipativo in cui perde la coscienza di sé, in un inganno tra il reale e la proiezione.

Amore e arte sono due termini strettamente correlati tra loro, un connubio senza tempo. <<Raccontare l’amore non è un compito dell’arte, è la sua essenza stessa, la sua natura, il suo scopo, il suo ultimo pensiero>>, ha dichiarato Danilo Eccheril, curatore della mostra. <<Ecco quindi che una mostra d’arte non può non essere anche un’esibizione dei vestiti dell’amore, delle  sue maschere, dei suoi monili, dei suoi profumi, dei suoi trucchi>>.

Federica Bonetti

Credits imaggini: Huffingtonpost.it

L’ iQOS Embassy Torino ospita la mostra “Heated by Art”

Presso la Casa del Pingone a Torino, l’iQOS Embassy è lieta di ospitare la mostra Heated by Art.

Protagonisti alcuni degli artisti emergenti più interessanti del panorama torinese: Guglielmo Castelli, Stefania Fersini, Edoardo Piermattei e Erik Saglia.

Il titolo del progetto Heated by Art è un richiamo all’innovazione tecnologica che caratterizza il dispositivo elettronico iQOS, un sistema innovativo che rilascia un vapore di tabacco senza bruciarlo, frutto di 15 anni di ricerca e sviluppo del gruppo Philip Morris International.

L’obiettivo dell’iQOS Embassy è voler riconfermare la su attenzione alla sperimentazione e all’innovazione, ospitando nei suoi spazi progetti di ricerca che coinvolgono la creatività contemporanea.

Guglielmo Castelli
-Calmierando il dolore con la speranza si evince che il primo è sopportabile la seconda no (2015, tecnica mista, dimensioni variabili)
-Tiptoe (2015, olio su tela 25×20 cm).

Stefania Fersini
-Ponystep n°4 pag 85, 86 (2013, dittico, olio su tela, 44×34 cm ciascuno)

Edoardo Piermattei
-Senza Titolo (2016, cemento con pigmento su cartongesso e su legno, 270x100x90 cm).

Erik Sagliam
-Senza titolo (2016, vernice spray, scotch di carta, pastelli a cera e resina epossidica su tavola di legno, 200x150x6 cm).

La mostra sarà visibile al pubblico nei giorni di sabato 2, 9, 16 e 23 luglio 2016, dalle ore 14:00 alle 19:00.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

SIRA MILANO, dalla Natura all’abito

La Natura diventa ciò che indossiamo! SIRA MILANO, brand giovane e dinamico, ha fatto suo questo pensiero che alcune volte rientra nella visione collettiva di molti.

Sirarpi Avanesova, è la designer creatrice di questo brand dove arte e creatività si incrociano. Ha lavorato per stilisti di grande calibro come Alexander McQueen, Max Mara e Saverio Palatella. Dopo anni di esperienza decide di dar vita al suo brand personale attraverso cui ha voluto trasmettere la sua visione e la sua filosofia.

SIRA MILANO si ispira alla natura che ci circonda, prendendo spunto dalla bellezza della luce del sole, dalle piante, da ogni roccia, e condividere questa immensa forza con il mondo. Il brand vuole dare alle donne la possibilità di esprimere se stesse e il loro mondo.

E’ caratterizzato da uno stile minimalista, da linee pulite e forme sofisticate; il tutto avvalorato da una sartoria impeccabile e dall’attenzione alle tecnol- ogie tessili più evolute. Il Marchio crea il giusto equilibrio tra l’eleganza del lusso e uno stile ribelle.

“I vestiti dovrebbero essere un prolungamento di voi stessi e della vostra natura. Creato dalla vostra anima, del vostro spirito e della vostra cultura.”

La stilista propone una linea di abbigliamento che contiene le sue massime aspirazioni e passioni, in particolare vi sono esplicite influenze della natura, della musica e delle arti. L’arte contemporanea è la più forte espressione che trae inspirazione dal presente; essa si propone di incarnare le sofferenze e i piaceri del mondo.

Sira Milano è per quelle donne che hanno uno stile pulito ed elegante. E’ per coloro che, annoiate dal tradizionale concetto di lusso, vogliono ora uscire dagli schemi. Giovane in questo caso è sinonimo di maturità nel saper applicare al mondo del Fashion tecniche e creatività attraverso un gusto sofisticato.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

“Museo del Tessuto Supporter Club”, il nuovo progetto di Francesco Marini

Il Presidente della Fondazione Museo del Tessuto Francesco Marini, presenta ufficialmente alla stampa il Supporter Club del Museo.

Tifare Museo del Tessuto! E’ questo il suo motto.

L’idea di raccogliere attorno al Museo un numero di aziende sostenitrici è stata annunciata dal Presidente Marini fin dal suo primo insediamento, ed ora che i particolari organizzativi sono stati definiti, l’idea è pronta per il varo, con un progetto di comunicazione che usa con ironia la metafora calcistica.

“Non si tratta semplicemente di una raccolta fondi a favore del Museo, promossa da una campagna pubblicitaria che spero accenda la curiosità di molti dei nostri imprenditori, magari riuscendo a strappare loro anche un sorriso” – spiega il Presidente Marini.

“Il Museo del Tessuto è espressione della nostra città, della sua tradizione, della sua storia e della sua industria. In poche parole è un simbolo della città, un po’ come lo è una squadra di calcio. E la squadra del cuore ci fa soffrire e ci dà soddisfazioni, ci appassiona e ci fa sentire parte di un gruppo che condivide valori, storia, territorio”.

I sostenitori, diventando membri del supporter Club, ottengono una serie di benefit che hanno valore economico, culturale e simbolico: dalle anteprime esclusive alla mostre, alle aperture straordinarie; dai biglietti gratuiti per i dipendenti agli eventi dedicati, come ad esempio un concerto annuale per i Supporter.

Ed ancora: un Supporter kit composto dalla classica tazza e da una T shirt – la maglia del tifoso del Museo – pubblicazioni gratuite, sconti al bookshop del Museo e sull’acquisto di servizi esclusivi, come ad esempio la possibilità di organizzare cene o eventi aziendali negli spazi del Museo.

Infine – con un attenzione particolare alle aziende tessili – la possibilità di usufruire del servizio di consultazione dell’archivio campionari e tante occasioni di formazione per accrescere le competenze.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

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