La London Fashion Week ha preso ufficialmente. Dopo due anni passati al Brewer Street Car Park di Soho, la moda londinese torna nello Strand.
Molti i trend visti nel primo giorno, ma su tutto domina un senso di rilassatezza. Chi ha detto che di inverno si deve rinunciare ai trend della moda in nome del comfort? I designer inglesi scendono in campo e propongono maglioni indossati come cappe su una sola spalla, cappotti oversize su pantaloni ampi abbinati a comode ed immacolate sneakers ( Eudon Choi), tailleur pantalone per lui e per lei in calda lana, bluse trasparenti del colore della notte abbinate a gonne al ginocchio (Teatum Jones).
Altri interpretano questo senso di comfort con spirito, stampando dettagli di personaggi dei cartoni sulle felpe, scamiciati coloratissimi e miniabiti dove le stampe animalier si incontrano/scontrano con quelle geometriche (Fyodor Golan).
Lo spirito urban è un altro grande protagonista, e se per alcuni lo si sposa ad uno stile country, con cappelli da cowboy, camicie e gonne a quadri, e a tshirt e abiti con sopra slogan a favore del Pianeta (Ashley Williams), molto attuale, per altri assume più le caratteristiche gypsie, tra stampe floreali su cappotti e miniabiti svolazzanti, mantelle quadrettate mixate a skinny pantaloni al ginocchio attraversati da sottili righe (DAKS London). Per gli amanti del folk dal retrogusto romantico, spazio ad abitini dal mood vintage abbinati a cappellini old style, in una girandola di tulle (Bora Aksu).
Non manca certo l’anima festaiola, siamo pur sempre a Londra, spazio quindi a colori brillanti che si riversano su mini abiti a rete, giochi di trasparenze su corpetti intrecciati di mini abiti effervescenti, gonne e top ricoperti di fruscianti frange colorate (Mark Fast, che ritorna a sfilare dopo qualche anno), ad abiti trasparenti tempestati di dettagli luminosi e preziosi, camice di seta dalle ampie scollature indossati sopra leggins dai colori laminati (Paul Costelloe).
Si preannuncia un weekend interessante lungo le rive del Tamigi.
Cristina Izzo
Credits Immagini: Vogue UK
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