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Velluto: il must-have della stagione fredda

L’inverno è alle porte e tra le tendenze proposte dalle passerelle autunno/inverno 2016-17 a spiccare su tutte vi è il ritorno del velluto.

Morbido, lucente e dall’allure vintage, il velluto è uno dei tessuti più amati della stagione. Declinato in molteplici colori e applicato sia nell’abbigliamento che agli accessori, è proposto dai brand più importanti in diverse varianti.

Elegante per Valentino, sofisticato per Armani, dai richiami retrò per Cavalli, estroso per Gucci e impreziosito da cristalli per Prada.

Oltre a essere un tessuto caldo, il velluto risulta davvero elegante, quindi  lasciatevi coccolare e avvolgere dalla sua delicatezza.

Non resta che rinnovare il vostro armadio con uno dei trend della stagione e sbizzarrirvi negli abbinamenti.

Federica Bonetti

Credits immagini: Vogue Uk

Gufram & Paul Smith lanciano una nuova linea di accessori

Dopo il successo dello Psychedelic Cactus, presentato in occasione del Salone del Mobile, Gufram e Paul Smith lanciano una seconda collaborazione.

L’icona Gufram disegnata da Drocco e Mello nel 1972, il Cactus dal colore verde brillante, diventa un vero e proprio pattern Paul Smith.

L’emblema di tessuto viene difatti ricamato e stampato su abiti e accessori Paul Smith: cravatte, sciarpe in seta, pochette da taschino, calzini, camicie e polo. Gli accessori sono disponibili negli store Paul Smith di tutto il mondo (Milano, Londra, Parigi, Los Angeles, New York).

Questa nuova partnership tra i due brand riesce a consolidare le realtà affini dei due mondi in grado di realizzare progetti dall’estetica unica.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

PFW- Trasfigurazione femminile

Il mese della moda è quasi giunto al termine con la sua quarta e ultima tappa nella capitale francese. La Paris Fashion Week di quest’anno si potrebbe riassumere come la  trasfigurazione della figura femminile. Le più grandi Maison hanno deciso di dar vita, con le loro collezioni P/E 2017, a una donna dinamica, semplice, dallo spiccato senso pratico, e proiettata nella contemporaneità.

Nelle nuove proposte Prêt-àPorter parigine sembra proprio che il termine femminile si sia declinato in femminista, o meglio in un forte senso di emancipazione e libertà. Un esempio sono le collezioni di Stella McCartney e di Sonia Rykiel, dai volumi ampi, comodi e dalle proporzioni generose. Dunque “un’emancipazione” in termini di movimento.

Nella maggior parte delle creazioni dei designer vengono a mescolarsi linee femminili e maschili: come avviene per Sacai e Hermès, in cui i volumi diventano large, le bombature sulle spalle richiamano gli anni ’80 e vi è una decostruzione dei modelli classici.

Ma i tessuti leggeri, le trasparenze e le ruches, sono ancora una volta elementi essenziali per la prossima primavera, in cui la figura femminile viene esaltata senza essere però costretta. Giambattista Valli  continua a prediligere il floreale, lasciando spazio anche al pizzo e creando delle bombature all’altezza delle spalle. Mentre Ginvenchy a fianco del nero, utilizzato per i tailleur dall’ispirazione mannish, abbina una palette di colori che vanno dal rosso, all’arancio, al marrone e al rosa, generando così dei giochi ottici che esaltano le linee degli abiti.

 

Federica Bonetti

Credits immagini: Vogue Runway

PFW – Gli highlights del day 6

Demna Gvasalia ha presentato la sua collezione primavera/estate 2017 per Balenciaga in occasione della Paris Fashion Week. Si evidenzia chiaramente il rapporto tra moda e feticismo, che Gvasalia ha esplorato attraverso l’utilizzo di Spandex, latex, pelle e gomma. A sfilare sono pantaloni-stivali, giacche dalle spalle larghe con gonne che tendono a trasformarsi in un grembiule. Una collezione a dir poco innovativa.

Nina Ricci si ispira ai tramonti di Bogotà, portando in passerella una palette cromatica, che si espande tra il viola e oro, come in un tramonto. Una collezione che però punta a capi più della mezza stagione che propriamente estivi.

Segue il catwalk di Céline, che si sbizzarisce con blazer e cotas dal tocco elegante. A completare lo charme, i pantaloni a vita alta, molto leggeri e geometrici e gli abiti lunghi fluidi e semplici.

Roland Mouret punta su uno stile geometrico. I lunghi abiti, le longuette, i top svasati sui fianchi e i blazer seguono linee definite e schematiche. Le sfumature cromatiche del blu e del rosso caratterizzano la collezione.

Poesia, avventura e sensualità. Questi i temi della collezione di John Galliano per la prossima stagione calda. Una donna elegante e sicura pronta ad indossare trasparenze e spacchi notevoli, ma mai volgari.

Credits Immagini: Vogue Runway

I 10 beauty look più cool della MFW 2016

Come ogni anno la Milano Fashion Week ci riserva parecchie novità, non solo nel campo dell’abbigliamento, ma anche in tema di make up e capelli. Noi della redazione di TheAuburnGirl abbiamo scelto per voi 10 tra i beauty look proposti per la prossima primavera estate 2017, così da essere pronte e preparate.

Tra le proposte più eccentriche predominano su tutte quelle di Gucci, Fendi e MaxMara. Per il brand toscano guidato da Alessandro Michele, Paul Hanlon presenta una serie di look dal mood anni’70 dal sapore molto glamour. Maxi cotonature, acconciature elaborate e sopracciglia pink, vengono arricchite da occhiali da sole dalla maxi montatura.

Tom Pecheux per Max Mara ha invece pensato a un make up tribale da “jungle warriors”, ottenuto con pennellate di coppie di colori accesi sulle tempie. Invece per Fendi, il make-up artist Peter Philips e l’hairstyling Sam McKnight fanno sfilare un look quasi fumettistico, con modelle dalle labbra glitterate dal colore rosa e code simili a quelle delle eroine dei manga giapponesi arricchite da accessori colorati.

Per Roberto Cavalli sfilano delle donne hippie-chic con capelli sciolti arricchiti da qualche treccina e un trucco fresco e naturale. L’eleganza di Giorgio Armani, che con la sua collezione apre la MFW, è sempre ai massimi livelli e Linda Cantello crea delle modelle dalla pelle radiosa con smoky eyes blu elettrico, labbra rosa e manicure blu notte. Il beauty look di Versace ha puntato tutto su chiome iper lisce e lucenti, allungate e infoltite con extension, dall’effetto molto rock.

Pat McGrath per Dolce&Gabbana crea un look dall’influenza mediterranea con labbra rosso ciliegia, pelli di pesca e eyeliner nero per uno sguardo sensuale. Optano per un look fresco e delicato  Stella Jean, Philosophy e Marni, in cui la pelle luminosa come se fosse baciata dal sole e dalle tonalità pesca fa da protagonista. Per la stilista italo-haitiana il make up è firmato da Michele Magnani per Mac Cosmetics, invece l’hair look è stato ideato  da Davide Diodovich, chief hair stylist di W-MManagement e del Wella Italia Team, che propone un piccolo chignon spettinato sulla sommità del capo con un effetto sportivo.

 

Federica Bonetti

Credits Immagini: Amica, Vogue Uk

MFW – Il meglio dello Streetstyle

Non solo in passerella, ma anche lungo le strade del milanese. I fashion addicted sfoggiano i loro outfit ed invadono il quadrilatero della moda.

In occasione della Milano Fashion Week, i blogger, gli influencer, la stampa e tutti gli amanti della moda, si sfidano a colpi di tendenza in attesa di vedere le nuove collezioni Spring/Summer 2017.

Nella gallery il meglio (o il peggio) dello street style della Milano Fashion Week.

 

Credits Immagini: TeenVogue

MFW – “Outside In”: la mostra di Rankin e Associazione MonteNapoleone

In occasione della Milano Fashion Week, il fotografo inglese Rankin lancia la mostra “Outside In” in collaborazione con l’Associazione MonteNapoleone.

L’esposizione ha come obiettivo portare fuori ciò che è dentro, come suggerisce il titolo medesimo. In via Montenapoleone, nel cuore del quadrilatero della moda, si accende un gioco di prospettive, un trompe l’oeil dove le modelle sono ritratte all’interno di vere e proprie scatole bianche.

“Poter esporre nel cuore della città il nuovo lavoro realizzato in esclusiva per noi da un artista del calibro di Rankin è una occasione davvero speciale che riconferma l’importanza del ruolo dell’Associazione che rappresento nel rendere Milano sempre di più un punto di riferimento della moda e della cultura a livello internazionale” esclama soddisfatto Guglielmo Miani, Presidente dell’Associazione MonteNapoleone.

Le fotografie eccezionali di un grande maestro della fotografia, mettono in risalto, ogni volta, una personalità diversa rendendo possibile un viaggio platonico all’interno delle emozioni umane.

Del suo progetto, Rankin ironicamente dice: “E’ come l’aver messo in mostra se stessi”.

In onore del suo straordinario successo, Rankin ha voluto essere presente al cocktail organizzato nella MonteNapoleone VIP Lounge, dove ha incontrato, insieme al padrone di casa Guglielmo Miani, tra gli ospiti, anche l’attore Jamie Campbell Bower, i campioni sportivi Federica Pellegrini e Filippo Magnini, il fotografo e direttore di Purple magazine Olivier Zahm, lo stylist e fashion director della rivista Hunger Kim Howells, Scott Schuman-The Sartoralist, David Fischer CEO di High Snobiety, Melissa Lupo-City Girl Cooks, che non hanno voluto mancare ad uno dei più esclusivi eventi che si sono svolti nella via durante la Fashion Week.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Ph: Sara Cimino

MFW – Gli highlights del Day 4

In occasione del cinquantesimo anniversario della Maison, Tomas Maier, designer per Bottega Veneta, porta in scena uno show a dir poco memorabile.

Per celebrare la primavera/estate 2017, l’eleganza trionfa sulla passerella con cappotti estivi e abiti sensuali e sofisticati per la sera. A sfilare noti volti della moda, tra cui Gigi Hadid e Adriana Lima, ma a stupire il pubblico è l’entrata di Laure Hutton, l’attrice americana, emblema di eleganza e raffinatezza.

Segue le medesime orme Ermanno Scervino che con pizzi plissettati e ricami sartoriali arricchisce abiti e giacche in organza. Stupefacenti i vestiti da sera, semi trasparenti ma mai volgari, che rendono la donna di Scervino romantica e sensuale.

Charme sul catwalk per Jil Sander. Semplicità e decisione nei suoi capi, più duri e potenti sulle spalle e più fluidi alla base. Gessati sartoriali, capi plissettati su abiti e top fluttuanti e maglie a coste.

Philosophy di Lorenzo Serafini s’ispira all’icona Brooke Shields in “Laguna Blu”. La collezione propone abiti sensuali e asimmetrici ma molto fluidi arricchiti da pizzi sfumati e fantasie tropicali.

Anna Molinari disegna per Blumarine una linea di abiti semplice, senza eccessi. Collezione pensata per una donna che ama il sole, scegliendo di indossare abiti leggeri in cotone e maglina. Top che lasciano l’addome scoperto, abbinati a gonne ampie che si annodano sui fianchi e che presentano spesso spacchi profondi.

E si approda a Mali con Antonio Marras. Il Mali degli anni Cinquanta e Sessanta, agli esordi della sua indipendenza. Ecco quindi un trionfo di forme anni ’50, riviste e accostate a tessuti speciali come il jeans devorato e il lino maltinto. Gli abiti hanno la vita segnata, corpini arricciati, gonne ampie e voluminose, e sono mossi da drappeggi, pieghe, plissé, nodi, fiocchi, rouches e jabots.

Forte e al contempo leggera femminile. E’ questo il fil rouge che segue la collezione Marni. Dalle tute ai giubbotti, con enormi tasche e solide strutture con lunghissime cinture che segnano il punto vita. Sui pantaloni troviamo gonne strette e sui fianchi si poggiano i cinturoni-marsupio con i doppi marsupi, che servono a dare alla silhouette proporzioni da couture anni ’50.

Credits Immagini: Vogue Runway

L’Arabesque di Milano presenta la live contamination Ritratti

Nella seconda giornata della Milano fashion week del 22 settembre, tra i vari eventi sparsi per la città, la cornice del cult store L’Arabesque ha ospitato la collezione l’Arabesque P/E 2017 “Ritratti”, una live contamination performance in cui sogni e ricordi si mixano diventandone protagonisti e fonte d’ispirazione.

“Ritratti” è una sinergia tra moda, pittura, design, musica e danza, in cui le creazioni di Chichi Meroni prendono vita grazie alle interpretazioni di eteree ed eleganti ballerine del corpo di ballo de La Scala, che personificano e rendono visibili memorie lontane.

Sullo sfondo, protagonisti insieme agli abiti,  troviamo i ritratti dipinti da sette artisti che fanno da cornice e scenografia. Sette tableaux vivants sono evocazioni in movimento che si rincorrono per un arco di tempo di oltre un secolo attraverso Spagna, Austria, Francia e Giappone.

Si tratta di un viaggio immaginario che comincia nel 1880 con “Fernand Halphen enfant”, opera dell’impressionista Pierre Auguste Renoir e con “Korean Dancer” del suo contemporaneo giapponese Kojima Torajiro. Attraversa la Secessione Viennese  e il cubismo orfico, fermandosi negli anni ’50 in Costa Azzurra, per poi ritornare nel 1966, e concludersi con un’opera dell’artista avantgarde giapponese Yayoi Kusama, il cui titolo “I want to sing my heart out in praise of life” è l’essenza ispiratrice del lavoro della designer Meroni.

La collezione, con un forte rimando all’atmosfera Giapponese, è resa sofisticata dai tessuti quali organza di seta, rasi, morbidi cotoni, lamè e canapa grezza, e impreziosita da ricami a mano.

Federica Bonetti

Credits immagini: Accursio Lotà

LFW – I volti del Front Row e dello Street Style

Abbandonando la grande mela, le celebs, gli stilisti e le modelle approdano a Londra.

Alla scoperta delle nuove collezioni Spring/Summer 2017, in prima fila troviamo come sempre i grandi nomi del fashion, accompagnati da influencer e fashion addicted.

Sfogliate la gallery per scoprire i volti del Front Row e dello street style che hanno invaso la London Fashion Week 2016.

 

 

Rossella Alfani

Credits Immagini: Courtesy of Press Offices, Vogue IT

L’Arche de Noé racontée par Van Cleef & Arpels

La Maison di Haute Joaillerie Van Cleef & Arpels celebra il mondo animale.

Da sempre ispirata alla natura, in tutta la sua ricchezza e varietà, la collezione vede protagonista una fauna che giunge da ogni continente, sfilando lungo l’itinerario della collezione L’Arche de Noé racontée par Van Cleef & Arpels.

Obiettivo della Maison è esprimere a pieno, attraverso più di sessanta coppie, i valori dell’amore e dell’affetto che caratterizzano questa nuova linea di gioielli.

A bordo di una nave maestosa, approdiamo in un mondo mistico abitato da creature fantastiche che si tramutano in tradizionali spille che risplendono di diamanti e zaffiri colorati.

Per rappresentare L’Arche de Noé racontée, Van Cleef & Arples sceglie lo scenografo americano Robert Wilson, a cui viene affidato il concept e il design dell’intera collezione.

La mostra sarà disponibile dal 3 al 26 settembre presso l’Hotel d’Évreux a Parigi.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Back to the body

Must degli anni ’90, il body torna a far parlare di sé.

Versatile quanto audace, riappare in tutto il suo fascino, declinato in ogni stile: basico per il daywear, ricercato per la sera, abbinato a jeans, shorts, gonne ampie o ultrafascianti. Ottenendo sempre lo stesso effetto: risaltare la femminilità.

Ma gli anni ’90, sono solo il ricordo più recente del body come passepartout. Basti pensare ai costumi di ballerine e ginnaste, a Brigitte Bardot, mentre balla, sventolando la gonna e mostrando il grazioso body nero nella celebre scena di “E Dio creò la donna”  o alla disco dance anni ’70, quando diventa sexy e provocante, indossato da Jane Fonda.

Il body fa parte del guardaroba di ogni epoca. E, dopo essere rimasto per tanto tempo celato sotto giacche e maglioni, esce allo scoperto. Nonostante il pericolo della ‘totale aderenza’, rimane un capo irrinunciabile, nella sua semplicità.

Oggi si rinnova con interpretazioni ricercate, con profonde scollature, total black, luccicante o effetto nude e, must di stagione lace-up, stringato ad altezza del seno.

Le celeb e le influencer di tutto il mondo danno il buon esempio;  tra le pioniere Kim Kardashian (e le sue curve), passando per la sorella Kendall Jenner, Gigi Hadid, Emily Ratajkowski e Chiara Ferragni.

Alternativa ai cropped tops, che hanno affollato le passerelle nelle scorse stagioni, segue il trend dell’haute lingerie. Insieme a reggiseni di materiali preziosi che si svelano da bluse e top, corpetti che perdono la loro funzione pratica e sottovesti da mixare nel daywear, il body ritorna a essere un capo che è un peccato nascondere.

Martina Salvadeo

 

Street Style Blazer, i nuovi modelli per l’Autunno Inverno di Co|Te

Uno scatto degli anni ’70 ritrae una giovanissima e iper-femminile Isabella Rosselini a confronto con il fascino androgino di sua madre, Ingrid Bergman. A questa antinomia si ispira la Collezione Autunno Inverno 2016 di Co|Te, brand italiano frutto della creatività di due giovani stilisti, Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari.

Uno “street style ante litteram” quello delle due attrici, che è stato tradotto nello stile del brand. Valorizzando le opposizioni, nasce una collezione essenziale, armonica, come le geometrie che imita.

Capo icona della prossima stagione il blazer, rubato al guardaroba maschile per essere rivisitato e mettere in risalto la silhouette femminile. Due le versioni, entrambe doppiopetto, dalla forma sciancrata: una in tessuto mikado nella tonalità del rosa antico su cui sboccia un unico fiore stilizzato; l’altra, nelle nuances del rosa, con fiori delicati su sfondo blu polvere.

L’intera collezione gioca sul confronto di due spiriti: linee maschili e femminili, pattern tartan e fantasia floreale, modelli morbidi e volumi geometrici. Ai total look in pizzo, si alternano quelli in felpa, ai cropped pants tinta unita, le gonne printed.

Il brand, nato nel 2010, è amato soprattutto dal mercato giapponese per le stampe che rimandando alle litografie orientali e i suoi capi versatili e minimali che sanno valorizzare la cura dei dettagli, segno distintivo del Made in Italy nel mondo.

Martina Salvadeo

Credits images: Courtesy of Press Office

Rose’s Roses lancia la nuova collezione di scarpe “Al”

Il brand di calzature e accessori “rose’s roses” lancia la nuova collezione di scarpe “Al.

La linea pensata e ideata dalla fondatrice del marchio, Rosa Aiuto, rispecchia a pieno i canoni desiderati.

Femminilità ed eleganza, senza mai dimenticare che le scarpe devono essere comode e qualche volta frivole. E’ questo il mantra di rose’s roses

Le sue collezioni, sempre contemporanee, riportano spesso una particolare attenzione alle forme e ai materiali, curate  nei minimi dettagli rigorosamente “Made in Italy”.

Il marchio, nato nel 1998, vede una Rosa Aiuto giovanissima e pronta a confrontarsi con il mondo del lavoro. Dapprima con Pupi Solari  poi con Henry Beguelin, per il quale crea e segue la produzione della linea di calzature per più di 12 anni collaborando con Rei Kawakubo, Comme des Garcons, Jil Sander, Alberto Biani e Alberta Ferretti… per citarne alcuni.

Lasciata la Henry Beguelin, comincia il suo percorso per Marni dove disegna e segue la realizzazione della prima collezione di calzature “Marni” in collaborazione con Consuelo Castiglioni.

La rose’s roses nel 1998 lancia la sua prima collezione di calzature e accessori ispirate ai colori e alle forme incontrate da Rosa Aiuto nei suoi viaggi, comode “pantofole“ rivisitate per la sera, il mattino, la festa o il passeggio. La prima collezione tutta di Rosa incontra subito il favore del mercato, John Malkovich ordina decine di “pantofole da passeggio” di tutti i colori.
Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Il nuovo concetto di formalità firmata Eleventy

Durante la Milano Moda Uomo, lo stile Eleventy stravolge i suoi canoni.

Il fil rouge della collezione uomo dedicata alla primavera/estate 2017, prevede un nuovo concetto di formalità.

Elementi dello sportswear si incrociano con dettagli classici, interpretati da tessuti solo all’apparenza tradizionali, perché leggeri e bistretch.

Il risultato è un’eleganza mai impostata per un uomo pratico, giovane e contemporaneo.

Al centro della linea spiccano il relaxed suit che prevede un pantalone jogging con pences e cintura elastica, oppure gli spezzati smart casual dove giacche formali sono da indossare su pantaloni baggy, denim giapponesi o su modelli jogging in lane unite o a micro fantasie gessate.

Completano la collezione, una linea di accessori, di calzature, e di borse realizzate in vitello nappato dalla mano molto soffice.

Tra le novità il travel kit in lana Loro Piana anti-macchia e rain system che include una crema viso, crema mani, burrocacao e il profumo molecolare Eleventy.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Van Cleef & Arpels e Benjamin Millepied presentano il terzo capitolo della trilogia “Gems”

Benjamin Millepied presenta l’anteprima mondiale di “On the other Side”, balletto ispirato alle creazioni Van Cleef & Arpels.

Il ballerino e coreografo realizza oggi il terzo capitolo della trilogia Gems, nata dalla partnership tra la sua società L.A. Dance Project e la Maison francese di Haute Joaillerie.

Da sempre affascinata e legata al mondo della danza, la famiglia Arpels, realizza le prime creazioni dedicate a questo mondo incantato, sin dagli anni ’40, sigillando così numerose collaborazioni.

Tra queste ricordiamo l’incontro tra Claude Arpels e George Balanchine, co-fondatore del New York City Ballet, la loro comune passione per le gemme si tramuta in una meravigliosa spilla “ballet”.

La fusione tra questi due mondi ha segnato la storia della maison francese, regalandoci distinte collezioni di gioielli fatati e bucolici.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Inaugura a Milano il nuovo showroom CLIMBER B.C.

Nel cuore pulsante del quadrilatero della moda a Milano, inaugura il nuovo showroom CLIMBER B.C.

Il 20 Giugno 2016, durante la settimana dedicata alla Moda Uomo, all’interno di uno storico e prestigioso palazzo in Via Borgonuovo 12, il brand CLIMBER B.C ha mostrato al pubblico le sue nuove collezioni per la stagione estiva 2017.

Il tema delle nuove linee è MIGRATION, fil rouge che vuol sottolineare la migrazione dei concetti artigianali, uniti alla capacità industriale delle tradizioni orientali fino alle realtà d’occidente.

Il marchio CLIMBER B.C fa oggi parte del Gruppo CUNO, una holding Turca, ed è stato fondato dai quattro fratelli Samsama, che nel 1985 hanno iniziato la loro attività in un piccolo Atelier di Adiyaman, antica citta Turca percorsa dalle rotte de La via della seta e ora patrimonio mondiale dell Unesco, per eredità culturale.

Attualmente la direzione artistica delle linee CLIMBER B.C e CLIMBER B.C. SARTORIAL Made in Itay, sono curate da Erkan Çoruh, talentuoso creativo premiato a Who is on next nel 2010, mentre il main designer della linea Black CLIMBER B.C. è Ümit Ünal, collaboratore con l’azienda da oltre 10 anni.

Una nuova esperienza per il brand, per la prima volta in Italia, con lo scopo di affrontare nuovi mercati, per dare voce ad una realtà imprenditoriale oltre frontiera, e per essere presenti nel territorio di rinomata esperienza per il design maschile.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

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