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MFW- Jil Sander, Alberta Ferretti, N°21, Moncler

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MFW – Gli highlights del Day 4

In occasione del cinquantesimo anniversario della Maison, Tomas Maier, designer per Bottega Veneta, porta in scena uno show a dir poco memorabile.

Per celebrare la primavera/estate 2017, l’eleganza trionfa sulla passerella con cappotti estivi e abiti sensuali e sofisticati per la sera. A sfilare noti volti della moda, tra cui Gigi Hadid e Adriana Lima, ma a stupire il pubblico è l’entrata di Laure Hutton, l’attrice americana, emblema di eleganza e raffinatezza.

Segue le medesime orme Ermanno Scervino che con pizzi plissettati e ricami sartoriali arricchisce abiti e giacche in organza. Stupefacenti i vestiti da sera, semi trasparenti ma mai volgari, che rendono la donna di Scervino romantica e sensuale.

Charme sul catwalk per Jil Sander. Semplicità e decisione nei suoi capi, più duri e potenti sulle spalle e più fluidi alla base. Gessati sartoriali, capi plissettati su abiti e top fluttuanti e maglie a coste.

Philosophy di Lorenzo Serafini s’ispira all’icona Brooke Shields in “Laguna Blu”. La collezione propone abiti sensuali e asimmetrici ma molto fluidi arricchiti da pizzi sfumati e fantasie tropicali.

Anna Molinari disegna per Blumarine una linea di abiti semplice, senza eccessi. Collezione pensata per una donna che ama il sole, scegliendo di indossare abiti leggeri in cotone e maglina. Top che lasciano l’addome scoperto, abbinati a gonne ampie che si annodano sui fianchi e che presentano spesso spacchi profondi.

E si approda a Mali con Antonio Marras. Il Mali degli anni Cinquanta e Sessanta, agli esordi della sua indipendenza. Ecco quindi un trionfo di forme anni ’50, riviste e accostate a tessuti speciali come il jeans devorato e il lino maltinto. Gli abiti hanno la vita segnata, corpini arricciati, gonne ampie e voluminose, e sono mossi da drappeggi, pieghe, plissé, nodi, fiocchi, rouches e jabots.

Forte e al contempo leggera femminile. E’ questo il fil rouge che segue la collezione Marni. Dalle tute ai giubbotti, con enormi tasche e solide strutture con lunghissime cinture che segnano il punto vita. Sui pantaloni troviamo gonne strette e sui fianchi si poggiano i cinturoni-marsupio con i doppi marsupi, che servono a dare alla silhouette proporzioni da couture anni ’50.

Credits Immagini: Vogue Runway

Rose’s Roses lancia la nuova collezione di scarpe “Al”

Il brand di calzature e accessori “rose’s roses” lancia la nuova collezione di scarpe “Al.

La linea pensata e ideata dalla fondatrice del marchio, Rosa Aiuto, rispecchia a pieno i canoni desiderati.

Femminilità ed eleganza, senza mai dimenticare che le scarpe devono essere comode e qualche volta frivole. E’ questo il mantra di rose’s roses

Le sue collezioni, sempre contemporanee, riportano spesso una particolare attenzione alle forme e ai materiali, curate  nei minimi dettagli rigorosamente “Made in Italy”.

Il marchio, nato nel 1998, vede una Rosa Aiuto giovanissima e pronta a confrontarsi con il mondo del lavoro. Dapprima con Pupi Solari  poi con Henry Beguelin, per il quale crea e segue la produzione della linea di calzature per più di 12 anni collaborando con Rei Kawakubo, Comme des Garcons, Jil Sander, Alberto Biani e Alberta Ferretti… per citarne alcuni.

Lasciata la Henry Beguelin, comincia il suo percorso per Marni dove disegna e segue la realizzazione della prima collezione di calzature “Marni” in collaborazione con Consuelo Castiglioni.

La rose’s roses nel 1998 lancia la sua prima collezione di calzature e accessori ispirate ai colori e alle forme incontrate da Rosa Aiuto nei suoi viaggi, comode “pantofole“ rivisitate per la sera, il mattino, la festa o il passeggio. La prima collezione tutta di Rosa incontra subito il favore del mercato, John Malkovich ordina decine di “pantofole da passeggio” di tutti i colori.
Credits Immagini: Courtesy of Press Office

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