Il secondo giorno della London Fashion Week mette a fuoco un trend per la prossima stagione: le stampe floreali.
Per citare Miranda Priesley, protagonista del Diavolo veste Prada, “fiori a primavera? Originale”. Gli stilisti quindi decidono di rendere più dolce la prossima stagione fredda e rivestono i lori capi di fiori: c’è chi li applica su cappotti dal mood militare e abiti aristocratici con dettagli di pelliccia (Simone Rocha), chi opta per maxi dress vintage trasparenti ( Emilia Wickstead), chi propende per stampe più tropical su abiti lunghi, gonnelloni abbinati a gilet immacolati (Markus Lupfer), chi come Mimi Wade riveste abiti sottoveste, con rouches che li rendono frou frou ( Fashion East).
Ma le stampe floreali non sempre sono sinonimo di romanticismo. C’è chi li interpreta in maniera più gioiosa, reinterpretandoli ad abiti che sembrano usciti dal mondo di Barbie e Hello Kitty, con dettagli di perle, catene e pellicce colroate (Ryan Lo).
A spezzare il mood floreale, ci pensano abiti sexy, glam e scintillanti, adatti per il red carpet, con tagli in vita e spacchi vertiginosi (Julien Macdonald), eleganti abiti da giorno e da sera dal mood rilassato abbinati a slippers ( Jasper Conran), maglie lunghe indossate come mini dress che scivolano morbidamente sul corpo in tessuti metallici, così come i dettagli delle bluse e delle gonne (J.W.Anderson), camice a righe, destrutturate e asimmetriche (palmer//harding), passando infine per mix and match di felpe e gonne ampie in tulle colorato (Molly Goddard) e austeri completi pantalone, abbinati ad ampie pellicce o cappotti oversize in tessuti lucidi, ma tutto all’insegna del dark (Gareth Pugh).
Per tutti gli stili e gusti, anche quelli più incontentabili.
Cristina Izzo
Credits Immagini: Vogue UK
Credits Video: BFC Youtube Official