C’eravamo tanto amati cari anni novanta…
Dando uno sguardo alle sfilate di questa London Men Fashion Week, la mente vola proprio a quel decennio. Rivisitati, reinventati, rinnovati, i trend delle passerelle profumano comunque di ninethies.
Il mood generale oscilla tra completi eleganti riadattati con pantaloni over e tessuti in principe di Galles, (Vivienne Westwood) e outfit underground, un po’ dark, un po’ rock’n roll (Barbour International).
I ricordi volano alle mise degli U2 e dei fratelli Gallagher, negli anni d’oro, quando le giacche imbottite erano l’easy glam del momento, e i cappellini di lana e le sciarpe, gli accessori irrinunciabili (Belstaff, YMC). L’eleganza è scevra dai soliti cliché, e se i doppiopetto si fanno più ampi, i soprabiti diventano lunghi, lunghissimi, fino alle caviglie (John Lawrence Sullivan). Si fanno poi notare le t shirt stampate e i pantaloni colorati con stampe: primi su tutti l’arancio e il viola (Katie Eary, Blood Brothers).
Ma, la grande novità di queste passerelle, sono stati i modelli che le hanno calcate, veri interpreti, del mood delle collezioni. Infatti, in generale, gli stilisti hanno scelto uomini e ragazzi con un’immagine meno costruita, più easy, con barbe e capelli finto-spettinati, sopracciglia effetto natural, come se il dandy metropolitano di qualche stagione fa, avesse lasciato il posto al ragazzo della porta accanto.
Elisa Ricci
Credits Immagini: London Fashion Week