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See now-buy now – lo show evento di Burberry

Era la sfilata più attesa della London Fashion Week, quella con le piú alte aspettative e, come c’era da aspettarsi, non ha deluso.

La sfilata di Burberry é andata in scena nella nuova location di Maker House, nel cuore di Soho, Londra: un’atmosfera carica di suspense e storia, con in sottofondo le intense melodie di un’orchestra che ha suonato live durante lo show.

Christopher Bailey, CEO e Creative Director di Burberry, ha descritto così il periodo di intesi cambiamenti del brand inglese: “La sfilata di questa sera ha rappresentato per noi un momento molto speciale: è stato il punto d’arrivo di una serie di importanti cambiamenti che abbiamo fatto con l’obiettivo di portare le nostre collezioni più vicine ai nostri clienti. La collezione è stata influenzata dal romanzo Orlando di Virginia Woolf, una lettera d’amore al passato e alla storia inglese, e una specie di baule di abiti da visitare e rivisitare. Grazie a questa ispirazione, la sfilata di questa sera celebra anche l’inizio di una splendida collaborazione con The New Craftsmen. Insieme, stiamo aprendo le porte di Makers House, uno spazio dove i visitatori possono venire a conoscenza della tradizione del design inglese, che fa profondamente parte di noi e di tutto ciò che facciamo, e dove hanno anche la possibilità di immergersi nel lavoro di alcuni dei nostri più entusiasmanti creatori, e nell’innovazione e nell’ispirazione che stanno dietro il loro lavoro’.

La collezione affonda le radici nella letteratura inglese, nei magnifici giardini di Nancy Lancaster, e confonde i confini tra maschile e femminile ( essendo la prima che presenta per intero le collezioni womenswear e menswear), il casual e il formale, la notte e il giorno. Ne vengono fuori combinazioni stupefacenti di denim e cashmere, felpa e cashmere, e seta per pigiami per attillati pantaloni.

Il trench coat, immancabile simbolo di riconoscimento del brand, viene destrutturato, si fa spazio a mantelle in stile regimental, cappotti e giacche (fra cui The Cavalry Jacket, The Military Tailcoat e The Parade Jacket), giacche militari strette in vita (fra cui The Floral Field Jacket), giacconi, pantaloni in stile pigiama, pantaloncini e camicie con il colletto arricciato. Il tutto accompagnato dalla The Bridle Bag, un nuovo modello di borsa di sfilata da uomo e da donna ispirato ai classici modelli equestri inglesi e alla tradizione Burberry di capi outdoor.

Generalmente,si guarderebbe la collezione e  si vorrebbe poter indossare tutto subito e non dover aspettare la stagione successiva, ora non piú. Mai come ora si è grati della nuova filosofia del brand, see now buy now ( vedi ora, compra ora): la collezione è già disponibile sul sito ufficiale del brand e negli store Burberry. Non c’è un look che non si voglia indossare. Pronte per lo shopping?

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

LFW – uno zoom sul Day 2

Il secondo giorno della London Fashion Week può essere essere a ben ragione definito come una girandola di emozioni. Un giorno pieno e ricco di contrasti, ma soprattutto sfilate.

Fra i tanti brand in passerella, alcuni si sono fatti notare più di altri. Come Emilia Wickstead, con la sua collezione femminile ed eterea, ricca di colori tenui come il bianco e l’azzurro chiaro, con un accenno di colore qui e là, per top e tshirts abbinati a gonne lunghe, fruscianti ed impalpabili, scollature bon ton e rotondeggianti per abiti da giorno.

C’è ricercatezza, c’è delicatezza, c’è provocazione, senza alcuna carenza di buon gusto.

Anime contrastanti invece sono in passerella da Simone Rocha e Molly Goddard. Se per la prima, accanto ad abiti apparentemente da collegiale con tanto di colletti inamidati, si affiancano abiti provocanti tutti basati sulle trasparenze e le stampe floreali,  con trench color sabbia portati a mo di cappa su una spalla a completare il look, Molly Goddard porta il contrasto all’interno di uno stesso abito, dalle linee pulite ma giocato su balze e trasparenze, e ogni tanto fiocchi e dettagli frou frou spuntano qui e là, ma senza eccesso.

Geometrie semplici basate su giochi di colore animano la collezione daywear di Edeline Lee: t-shirt, abiti con spalline sottili e trench con profili a contrasto.

Tra i trend di stagione più apprezzati, si annoverano certamente le righe: se palmer//harding le vede su camicie con orli svolazzanti lungo i fianchi e abiti annodati in vita con piccole mantelle che compaiono, Markus Lupfer le propone più audaci, su jumpsuits da rocker e abiti con gonne con il taglio sotto la vita abbinate a giubotti impalpabili di pizzo.

Fuori dagli schemi e gotico, come sempre, è Gareth Pugh. Le sue donne sono regine dark, con imponenti copricapi in testa, che vestono regali abiti dalle stampe che mischiano passato e futuro, e righe bianche e nere che rapiscono lo sguardo in un vortice senza fine.

Combattive e audaci sono le donne di Versus Versace. Come fossero soldati, vestono pantaloni skinny e giacche di pelle, gonne e mini abiti dallo stile militare. Ogni tanto, fanno capolino qui e là dettagli luminosi, ma aggiungono solo più grinta ad una collezione decisamente strong.

Un giorno denso, che spiana la strada ai giorni a venire e fa ben sperare per le prossime collezioni.

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

Credits Video: British Fashion Council Official Youtube Channel

LFW – gli highlight del Day 2

La moda britannica non teme l’effetto Brexit, e continua a testa alta lungo il suo cammino di sperimentazione.

E’ difficile rinunciare ad un effetto “cartoon”, ma visti i tempi, lo si propone con toni alquanto smorzati. Non si rinuncia a colori shocking come il rosa con stampe angeliche su vestiti a manica lunga, felpe e maglioni oversize con scritte stampate e stampe che ricordano i pixel di un videogame (Ashley Williams), oppure mix di colori, accesi e vibranti, che non possono non colpire lo sguardo, il tutto declinato su crop top lucidi incrociati sul davanti,  gonne morbide longuette a pieghe e abiti patchwork, anche abbinati ad immacolate camicie (Sadie Williams).

Ma osare è il verbo dominante nella capitale britannica, quindi spazio anche ad eccessi come slip dress “effetto Barbie” con dettagli in pizzo nero a contrasto, stampe animalier su abiti dall’aria finta castigata, reti colorate su gonne e tshirt indossate come fossero abitini, abiti fluo con top sfrangiati posti sopra (Fashion East), o stampe che ricordano il mare e le sue profondità mixate a gonne in denim e camicie in tulle (Faustine Steinmetz).

Eccesso o sperimentazione? Difficile dirlo, difficile pensare di vedere look simili in giro per le strade.

A tanto eccesso si contrappone una voglia di eleganza semplice ma ricercata, fatta di abiti a righe e completi top-pantalone colorati dal vago sapore sporty (Fashion East), abiti bon ton, morbidi, costruiti da gonne ampie con tasche e top accollati con sottili colletti , tagli in vita accentuati da cinturini, abiti con stampe effetto denim con profili a contrasto, leggere trasparenze su abiti con delicate stampe floreali ( Jasper Conran), e abiti più basici, monocolori, con qualche scollature, fatti per un daywear che predilige il confort prima di tutto (Barbara Casasola).

Mixare eccesso e basic non è mai facile, ma bisogna pur tentare, e allora perché non pensare a completi oversize che mischiano colori, ruches che delimita il profilo di mini abiti, e bluse accollate dai colli alti portati volutamente in maniera disordinata ( Mother of Pearl)?

Non può mancare la seduzione, o il glam da red carpet, vista l’alta frequenza di red carpets nella capitale britannica. Spazio quindi a mini abiti che sembrano essere fatti di luci, giochi di incroci e trasparenze, scollature vertiginose e orli che creano seducenti giochi di movimento (Julien Macdonald), grosse paillettes colorate, molto anni ’80, che ricoprono abiti e crop top, abbinati pantaloni o pantaloni che sembrano d’oro fuso (House of Holland).

Mix and match: è questo il segreto.

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

Credits Video: British Fashion Council Official Youtube Channel

Straight-to-consumer – la grande attesa per Burberry

Così come il mondo cambia e va veloce, anche la moda cambia e va veloce. Non accettare questa verità, piacevole o no, può comportare molti rischi.

Si pecca di creatività? Non è detto. Troppe collezioni in un solo anno? Probabile. Ma è pur vero che a dettare legge non possono essere solo le case di moda, ma anche i consumatori, ed è a loro che Burberry rivolge la sua nuova strategia.

Straight-to-consumer è la prima collezione Burberry che andrà in scena in una nuova location londinese, Makers House, e sarà possibile vederla live su diverse piattaforme: da Facebook Live a YouTube, fino a WeChat.

La collezione che sarà presentata conterà 83 look, sia per lui sia per lei, e saranno immediatamente disponibili all’acquisto al termine della sfilata, sia nei negozi Burberry che online. Straight-to-consumer è quindi una collezione senza differenze di genere, menswear e womenswear sono sullo stesso piano e si confondono, e va al di là delle stagioni.

Inoltre, come accade da molto tempo a questa parte, Burberry permette la personalizzazione dei capi, rispondendo con l’attenzione per il dettaglio e l’unicità alle critiche di chi afferma che così si perde tutto il valore di una collezione.

https://www.youtube.com/watch?v=vg8KA1acaSQ

Maker House è situata all’1 Manette Street a Soho, nel cuore di Londra, e resterà aperto al pubblico per una settimana; inoltre, in associazione con The New Craftsmen, sarà aperta una mostra e una serie di attività (fra cui una presentazione delle collezioni uomo e donna di Settembre, una serie di brevi letture teatrali eseguite quotidianamente da attori, curate da Burberry e da Pin Drop, con enfasi posta sul romanzo ‘Orlando’ di Virginia Woolf, dimostrazioni di sculture, sand casting, serigrafia, pittura tradizionale con lacca, cucitura e ricamo, decorazione, calligrafia, ritratti in miniatura, passamaneria e patchwork, una lezione di storia della moda con il gruppo che si occupa degli archivi della Tradizione Burberry, che rifletterà sui momenti chiave dei 160 anni di storia del brand) a ingresso gratuito celebreranno l’artigianalità e l’ispirazione che stanno dietro la collezione.

Chi non vuole scoprire il dietro le quinte di una collezione prestigiosa come quella di Burberry?

Cristina Izzo

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

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