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Dior Haute Couture – back to the start

Una famose canzone della brand britannica Coldplay recita “Ricominciamo tutto da capo… portami indietro all’inizio” (The Scientist). Questa ballad così struggente potrebbe essere la colonna sonora perfetta per raccontare l’ultima collezione Dior Couture.

Per la stagione Autumn Winter 2016/2017, il duo di creativi a capo della maison, Lucie Meier e Serge Ruffieux, decidono di fare un viaggio attraverso il tempo, a partire dalla scenografia, ovvero il numero 30 di Avenue Montaigne, storica sede della maison. Tra scalinate, in un bagliore di oro e bianco, il viaggio attraverso il tempo è continuato, innanzitutto dai colori.

Bianco e nero sono le uniche due tonalità impiegate, mixate insieme o separate; un binomio di contrasti che racconta la reinterpretazione della tailleur Bar a parite dalla gonna con plissé, drappeggi degli abiti da sera o gonne lunghe. La fodera, con i suoi spessori di organza che danno corpo, diventa un abito a parte.

Un senso di leggerezza e movimento è dato dalla giacca, che viene decostruita, allungata sulle falde o ruotata in verticale, donando in tal modo animazione e movimento. Gli abiti richiamano sogni di epoche glamour e passate, ma sono attuali nelle loro trasparenze, nelle loro asimmetrie, nei loro scolli sensuali ma mai volgari.

Su tutto, una cascata di preziosi, brillanti, e l’oro, non sono della location, ma anche del make up delle modelle e dei dettagli di bluse trasparenti.

Monsiuer Dior era solito dire che “Il bianco è puro e semplice, e sta bene con
tutto… potrei scrivere un intero libro sul nero”, e questa idea si riverbera nel tempo, fino ai nostri giorni per creare una collezione che non delude le aspettative, e che si colloca a cavallo tra l’haute couture e qualcosa di più “familiare”. E allora, let’s go back to the start.

https://www.youtube.com/watch?v=zkOHG9vHdhw

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

Dior Cruise 2017 – British&Parisian mix

Sotto un cielo cupo e una pioggia leggera, nel verde della campagna inglese, è andata in scena la sfilata Dior Cruise 2017.

Svoltasi all’interno di Blenheim Palace ( per saperne di più cliccate qui), sulle note di Michel Gaubert, lo show di Dior si presenta come un il perfetto incontro tra le due sponde della Manica, un incontro di culture e stili differenti perfettamente mixati che danno vita ad una collezione piena di entusiasmo, voglia di viaggiare ed esplorare, con un tocco di eleganza in pieno stile parigino.

Due anime cotnrapposte, quella British e quella Parisian: la prima è espressa dal tessuti pesanti e adatti per la caccia, come il tweed rustico, il popeline, le maglie in intricato jacquard e stampe floreali che ricordano la campagna inglese dell’Oxfordshire; la seconda si esprime tramite forme e volumi tipici dell’haute couture parigina, come la giacca Bar, modellata sul corpo più che mai, accorciata fino all’anca, e i cappotti abbondanti adornati da manicotti, pepli e tasche. Non mancano drappeggi e dettagli dal mood più romantico sugli abiti che riportano alla memoria gli anni d’oro di una Parigi scomparsa.

Lucie Meier e Serge Ruffieux, i due designer che guidano il team Dior, raccontano questo mix e questa nostalgia in modo delicato, rispettosi di un passato glorioso e che portano in scena senza fronzoli ed elementi stucchevoli. C’è una chiave di lettura contemporanea che non può non essere notata, data da accessori, come le borse morbide portate a mano con noncuranza e le scarpe impreziosite da colori e lacci, e make up.

Nel diciottesimo secolo, esplose in Francia l’Anglomania, mentre nei ruggenti anni Venti lo stile francese dominava la scena, e l’eco di questo scambio culturale giunge fino a qui, agli “inizi” di questi anni Duemila con lo stesso fascino selvaggio dell’epoca, ma senza i corsetti. Per fortuna.

https://www.youtube.com/watch?v=BT4fxf3egZw

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

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