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La mostra “Tra Arte e Moda” viaggia negli anni Cinquanta

La mostra “Tra Arte e Moda. Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del dopoguerra” si arricchisce di un ricco calendario di incontri organizzati per raccontare alcuni aspetti della cultura e della società italiana degli anni Cinquanta.

A partire dal 3 novembre e per tutta la durata della mostra (19 febbraio 2017), conferenze, concerti, visite esperienziali e molto altro ancora animeranno le sale espositive del Museo, in un viaggio alla scoperta della creatività che a partire dall’immediato dopoguerra pervade e contamina tutte le arti, nonché rivoluziona i modi di vivere, di abitare, di vestirsi.

L’arte passa anche attraverso la musica. Ecco allora che il calendario di arricchisce anche di alcuni appuntamenti musicali: venerdì 18 novembre va in scena il repertorio radiofonico italiano dal 1924 al 1954 a cura di Radiorchestra, uno spassoso ensemble di otto elementi che interpreterà brani celebri ispirati allo swing americano.

Ogni terza domenica del mese, a partire da domenica 20 novembre per un totale di quattro appuntamenti, una speciale visita esperienziale alle ore 17.00 condurrà il visitatore alla scoperta di alcune selezionate opere esposte in mostra. La guida accompagnerà il pubblico alla ricerca di un inedito punto di vista per confrontarsi ed avvicinarsi all’arte astratta anche grazie a curiose attività pratico manuali.

Tutto il calendario, nonché le informazioni sui costi e le modalità di partecipazione sono consultabile sul sito www.museodeltessuto.it.

Per i membri del Museo del Tessuto Supporter Club: posto riservato per gli eventi ad ingresso libero e gratuità per gli eventi a pagamento.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

La mostra “Il giardino delle delizie” ospite al Museo del Tessuto

Il Museo del Tessuto a partire dal 16 ottobre ospita Il Giardino delle delizie, la prima mostra personale in Italia della felt-maker Marjolein Dallinga.

Quattordici grandi opere in feltro, ispirate all’omonimo dipinto di Hieronymus Bosch, verranno allestite all’interno delle sale espositive del Museo fino al 29 gennaio prossimo, in un percorso magico e surreale che le armonizza coi tessuti e i macchinari antichi.

Originaria dell’Olanda, attualmente residente in Canada, Marjolein Dallinga ha avviato le sue prime esperienze artistiche dedicandosi al disegno e alla pittura. Successivamente si è interessata all’infeltrimento della lana, tecnica che, per possibilità creative e plastiche, si armonizza appieno con la sua sensibilità per il colore e per le forme.

Le opere presentate al Museo del Tessuto sono espressione del subconscio dell’artista e rispecchiano la fascinazione per il mondo naturale. Il suo immaginario prende vita attraverso fantasiose istallazioni che assumono forme di creature surreali morbide e allungate, sospese oppure alla ricerca della terra, cariche di colori cangianti dalle infinite sfumature che richiamano i fenomeni naturali.

Nei giorni precedenti l’inaugurazione, prevista per il giorno 15 ottobre alle ore 17.00, l’artista realizzerà un’opera site specific appositamente per il Museo, in un working progress creativo nato dall’ispirazione dell’artista. Per tale motivo nei giorni 11, 12 e 13 ottobre il Museo effettua un’apertura straordinaria fino alle ore 19.00, per consentire al pubblico degli interessati di conoscere da vicino tutti segreti della tecnica del feltro.

L’opera verrà poi donata al Museo per entrare a far parte delle proprie collezioni al termine della mostra.

Infine, domenica 16 ottobre, primo giorni di apertura al pubblico della mostra, altra apertura straordinaria dalle ore 10.00 alle ore 19.00 ad ingresso gratuito, in collegamento con il Grand Opening del Museo Pecci.

La mostra è realizzata in collaborazione con DyeingHouseGallery, azienda pratese che negli anni si è affermata a livello internazionale nella produzione e vendita di materie prime ad artisti, artigiani e creatori di oggetti in feltro.

 

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“Museo del Tessuto Supporter Club”, il nuovo progetto di Francesco Marini

Il Presidente della Fondazione Museo del Tessuto Francesco Marini, presenta ufficialmente alla stampa il Supporter Club del Museo.

Tifare Museo del Tessuto! E’ questo il suo motto.

L’idea di raccogliere attorno al Museo un numero di aziende sostenitrici è stata annunciata dal Presidente Marini fin dal suo primo insediamento, ed ora che i particolari organizzativi sono stati definiti, l’idea è pronta per il varo, con un progetto di comunicazione che usa con ironia la metafora calcistica.

“Non si tratta semplicemente di una raccolta fondi a favore del Museo, promossa da una campagna pubblicitaria che spero accenda la curiosità di molti dei nostri imprenditori, magari riuscendo a strappare loro anche un sorriso” – spiega il Presidente Marini.

“Il Museo del Tessuto è espressione della nostra città, della sua tradizione, della sua storia e della sua industria. In poche parole è un simbolo della città, un po’ come lo è una squadra di calcio. E la squadra del cuore ci fa soffrire e ci dà soddisfazioni, ci appassiona e ci fa sentire parte di un gruppo che condivide valori, storia, territorio”.

I sostenitori, diventando membri del supporter Club, ottengono una serie di benefit che hanno valore economico, culturale e simbolico: dalle anteprime esclusive alla mostre, alle aperture straordinarie; dai biglietti gratuiti per i dipendenti agli eventi dedicati, come ad esempio un concerto annuale per i Supporter.

Ed ancora: un Supporter kit composto dalla classica tazza e da una T shirt – la maglia del tifoso del Museo – pubblicazioni gratuite, sconti al bookshop del Museo e sull’acquisto di servizi esclusivi, come ad esempio la possibilità di organizzare cene o eventi aziendali negli spazi del Museo.

Infine – con un attenzione particolare alle aziende tessili – la possibilità di usufruire del servizio di consultazione dell’archivio campionari e tante occasioni di formazione per accrescere le competenze.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

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