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PFW – The Ages of Fashion a Parigi

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E’ stato messo in scena lo spettacolo dell’eleganza in tutte le sue sfaccettature. Nella querrelle des anciens et des modernes, la moda si schiera dalla parte del passato, fonte d’ispirazione per eccellenza, delle passerelle parigine.

Il profumo di anni ottanta ha aleggiato da Thierry Mugler ed Elie Saab. Le asimmetrie nelle gonne e negli scolli, sono state l’elemento distintivo delle creazioni di Mugler, accompagnate da spalle importanti, imbottite, abitini fascianti, dall’animo rock glam, in nero, blu bianco e talvolta, anche in giallo. Le spalle sono state disegnate esasperando le sagome, che ricordano le sexy viaggiatrici fasciate dell’Enterprice.

Look rock e anche un po’ grounge anche da Elie Saab, dove il protagonista è stato il tulle, accompagnato dal velluto. Ma la stilista nonostante questo ha mantenuto stile ed eleganza nei suoi modelli, giocando trasparenze, plissé, pois, voile, fiori di tessuto e pizzi anche nei tailleur più formali. Acne Studios, invece, gioca con le cuciture a vista negli ampi, lunghi vestiti, nelle bluse, nelle giacche. I dettagli sono d’ispirazione seventies: piume, pantaloni ampi, colli asimmetrici, occhiali grandi, orecchini vistosi, pizzo, bangles. I tagli danno ai look un tocco un po’ shabby un po’ da diva.

Nina Ricci ha stupito rifacendosi alle mise dei circensi e dei rodeo, che sono stati il leit motiv della sua passerella. Così hanno sfilato farpali, colori pastello, stelle, quadri piccoli e tanto marrone. E, nonostante tutto questo, le sue proposte per il prossimo autunno/inverno, non hanno perso di sensuale eleganza, giocando con le trasparenze e i pizzi. Vivienne Westwood ha proposto una di quelle collezioni difficili da spiegare.

Si, perché la sua è una passerella che va guardata, in un tripudio di colori, gioco di tessuti e stampe, tra righe, disegni, accessori, maxi giacche drappeggi. La sua sarà una donna scevra da schemi, che ama giocare e cambiare quotidianamente, raffinata ma istrionica, irriverente, preziosa, colorata, ironica.

 

 

Elisa Ricci

Credits Immagini: Courtesy of Press Offices, Elle IT

PFW – Gli Highlights della Paris Fashion Week

E’ in corso la Paris Fashion Week e gli stilisti sono pienamente concentrati sulle collezioni per l’autunno e l’inverno 2017/2018. Ecco un primo assaggio di ciò che hanno portato in passerella, pescando tra gli abili più accattivanti.

La collezione firmata Alexis Mabille vede sfilare rami d’ulivo e colombe come soggetti protagonisti dei capi e degli accessori indosso alle modelle in passerella, Balmain presenta la sua linea donna portando la solita dama grintosa sul catwalk, pronta ad infiammarlo con il suo stile.

Dal taglio determinato e forte la collezione di Isabel Marant e Loewe. Una donna urban chic sempre alla moda ed eccentrica.

La firma Paco Rabanne ha portato sulla scena francese la sua musa: un’eroina del futuro, fasciata in abiti dalle trame lucentissime, con un dominio cromatico dell’argento su tutti gli altri colori. Chloè partecipa a Paris Fashion Week autunno-inverno 2017-2018, con l’ultima sfilata di Clare Waight Keller, che lascia il marchio di moda francese. La designer porta in scena una collezione dove l’attenzione è puntata sugli accessori, con il nuovo modello di Mary Jane basse con laccetto e borsette da portare a mano che ricordano gli anni Settanta.

 

Rossella Alfani

Credits Immagini: Vogue Runway

PFW – il mix della Parisienne

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Ha preso il via l’ultima settimana della moda e nella capitale francese si respira un’aria rilassata.

Parigi si è sempre distinta per il suo stile unico, e a volte davvero inimitabile, e per la prossima stagione Autunno/Inverno la moda francese attinge a piene mani a quel savoir faire. Un certo romanticismo non può mancare, anzi è quasi d’obbligo, ma lo si può interpretare in molti modi, c’è chi lo preferisce essenziale, senza fronzoli inutili, con abiti dalle silhouette pulite e con polsini impreziositi da piccole pietre scintillanti, con mini abiti semi trasparenti e svolazzanti dove l’unico vezzo è un fiocco morbidamente annodato al collo ( Rochas), chi ci aggiunge un pizzico di sensualità, grazie a deliziose camicette in pizzo nascoste sotto rigidi completi e ad abiti in satin con giochi di trasparenze da intravedere sotto enormi cappotti in pelliccia ( Lanvin).

Per le parigine più audaci, che amano mixare il loro stile più europeo ad uno più orientale, molto sono le soluzioni con un unico comune denominatore: le stampe. Per alcuni sono in versione micro, colorate, che ricoprono completi dai colori sgargianti o per maxi gonne abbinate a felpe grigie ( Kenzo), per altri si possono mixare a geometrie optical su cappotti morbidi e oversize abiti dal mood giocoso (Dries Van Noten).

Ma come sempre, una vera parigina ama osare, quindi non sorprende se punta su total look in pelle luccicante, dai mini abiti, monospalla e non, a giacche, passando per gli accessori e gli stivali al ginocchio ( Saint Laurent), o se abbina classici trench e pellicce corte ad abiti più rock and roll, magari portandosi in testa la borsa ( Maison Margiela).

Perchè il vero stile è quello che non comprende regole se non le proprie. Chiedetelo alle parigine.

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

I gioielli di Francesca Mo alla mostra ‘Scatenata!’

Da domani la mostra ‘Scatenata!’, inaugurata a Homi 2017 e curata da Alba Cappellieri, si sposta alla Fondazione Stelline, nel cuore della città meneghina.

In esposizione, tra gli oltre 150 gioielli, anche gli orecchini della collezione ‘Lilliput’ di Francesca Mo, architetto e designer da anni nella gioielleria d’autore. Gli orecchini “Lilliput” sono realizzati con un filo d’oro bianco o giallo sottilissimo che rende l’accessorio delicato e leggero. Sono composti da 2 fino a 7 rettangoli o quadrati incatenati tra loro e indossando la lunghezza preferita si ha la sensazione che le simmetrie del volto siano valorizzate al meglio. Nel corso degli anni Francesca Mo ha partecipato a numerose mostre e presentato le sue collezioni scandite da un filo conduttore: l’immaginifico infantile raccontato dalla mano adulta. Oggi i suoi gioielli è possibile trovarli alla Galleria Subert, al JVstore di Jannelli&Volpi, a Villa Panza, nello shop del Grand Hotel Le Sirenuse e nel fashion/design store Salt in Venice, California.

 

Il design in pillole

La mostra ‘Scatenata!’ sarà aperta dal 21 febbraio al 5 marzo 2017 in corso Magenta 61, Fondazione Stelline
Chi ha già avuto il piacere di visitarla racconta di un percorso avvincente e scatenato che dimostra come da un semplice elemento funzionale possano prendere vita gioielli straordinari
La mostra ‘Scatenata!’ è curata da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano
Gli oltre 150 gioielli della mostra sono stati selezionati per tecniche orafe antiche o tra le più avveniristiche tecnologie

 

Fiammetta Gamboni

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Gli Highlights della Paris Men’s Fashion Week 2017

La settimana della moda maschile di Parigi è giunta al termine, quali sono le grandi tendenze per il prossimo autunno-inverno 2017/18?

Creatività. Thom Browne propone un uomo cartoon in bianco, nero e grigio, fatto di proporzioni volutamente disattese e accessori ai limiti della praticità. La collezione di Louis Vuitton è un inno alla moltitudine di stili che coesistono e si fondono nella città di New York. Il suo fulcro è un viaggio creativo verso un nuovo insieme.

Eleganza. L’ aura chic dell’uomo firmato Hermès e Dior Homme si riversa su maglioni dal collo aristocraticamente alto, giubotti stretti in vita o in pellicia, i pantaloni che ora optano per una linea morbida e dolcemente svasata, ora per un taglio più asciutto ed alla caviglia

L’uomo Valentino è raffinato ed elegante. Propone cappotti lunghi e caldi, ma anche modelli corti sopra il ginocchio, giacche di pelle in nero e marrone e bellissimi completi, classici ma con un tocco speciale. I cappellini con visiera in pelle e gli zainetti coordinati completano la collezione.

Casual. Givenchy ritrae un uomo moderno, elastico, lanciato fin da subito nel futuro con addosso scarpe da ginnastica. Maison Margiela segue le medesime orme con uno stile casual chic, con silhouette che si fanno o estremamente lunghe, come nel caso dei cappotti, o più corte, come nel caso delle maglie.

La collezione autunno inverno 2017-2018 di Balenciaga è molto particolare e interamente giocata sui volumi. Questi look trasmettono forza e determinazione, sensazioni che vengono rafforzate dall’alternarsi dei modelli tradizionali a uomini comuni.

 

Rossella Alfani

Credits Immagini: Vogue Runway

L’Oréal Paris apre la sua prima boutique a Parigi

Aria di novità e glamour al 62 rue de Caumartin, Paris: ha aperto il primo store L’Oreal Paris. Il noto brand, leader nel settore della cosmesi, è sponsor ufficiale della Paris Fashion Week, e ha scelto proprio la settimana della moda parigina per questo grande evento.

Questo flagship store conterrà tutto il mondo L’Oréal make-up: 600 prodotti, tra cui 150 prodotti in limited edition per l’esclusiva boutique dove si potranno indossare nuovi look, scoprire gli ultimi trend e le collezioni rinnovate ogni mese da Karim Rahman, International Makeup Designer L’Oréal Paris.

Sarà il luogo dove poter esprimere la nostra eccezionale passione per il make-up attraverso look esclusivi, bellissime collezioni one shot che si ispirano al glamour di Parigi e scoprire interessanti e multimediali servizi beauty. Un creative incubator dove vivere un’esperienza beauty unica e incontrare gli influencer L’Oréal Paris: una vera fonte di inspirazione al mondo della bellezza!”, con queste parole Cyril Chapuy, Global President L’Oréal Paris, racconta questa nuova avventura.

 All’apertura della boutique, ha preso parte Barbara Palvin, volto noto della maison,e protagonista di molte campagne. La modella ha inoltre partecipato ad una sessione di make-up. Ma per lei, niente broncio alla francese.

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

PFW – the new era

La Paris Fashion Week ha invertito la rotta, e quello che nei primissimi giorni era solo una sensazione, è diventata certezza: è tempo di guardare al futuro, è tempo di lasciare andare il passato. Rispettarlo, onorarlo, ma lasciarlo andare. Molti nomi vecchi sono diventati nomi nuovi per molti brand, molti sodalizi si sono sciolti e altri si sono formati.

E tutto questo cambiamento ha portato nuove prospettive per il futuro. Non ci sono confini ma ci sono contrasti, all’interno dei quali non si perde una certe verve romantica.

Maschile e femminile si fondono e confondono, tra pantaloni slim con camicie over e si alternano a gonne gipsy e lunghi abiti plissè, bustier con pantaloni da smoking, e le camicie maschili con shorts e lunghe vestaglie (Haider Ackermann), piccole giacche pulite con maniche di broccato, una maglia in seta georgette, abiti hulking con scollature e abiti stampati, indossati sia da uomini sia da donne (Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood).

Si va ben oltre il mix and match, senza propendere verso un determinato stile qui tutto si mischia all’interno di patchwork di tessuti diversi, giacche e giacconi in denim dagli orli sfrangiati, jeans used, maxi tshirt indossati come abiti, tute che ricordano poncho e salopette d’ispirazione workwear, il tutto abbinato a maxi borse in pelle e camoscio, mocassini tempestati di jais e scarpe con tacco scultura (Acne Studios).

Lo sportswear incontra il nightwear: tessuti luminescenti illuminano le notti con attillati pantaloni abbinati a top fascianti dal mood sportivo, felpe e gonne sopra il ginocchio, corpetti con incroci di di linee che sottolineano le forme femminili (Mugler). Ma il nightwear si colora anche di stelle cuciti su svolazzante tulle che si muovono sopra body, mini abiti e scintillanti tute dal vago sapore western (Elie Saab).

Si percepisce un glamour diverso, che va al di là dell’estetica e delle tendenze. E’ l’inizio di una nuova era?

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

PFW – La semplicità in passerella

Per la primavera/estate 2017 a Parigi regna la semplicità.

La Maison Chloé sceglie di fatti una linea razionale e pulita, che richiama vagamente lo stile marinaio. Continua la tendenza anni ’70 con pantaloni ampi e camicie comode vengono abbinati a mini pochette e scarpe asimmetriche.

Fiori anche per Isabel Marant, che arricchiscono abiti dal fondo scuro, completati da cinture che segnano il punto vita, al fine di rendere la collezione molto seducente.

Paco Rabanne si muove seguendo un fil rouge che oscilla tra over e slim.
Top, jumpsuit, abiti sportivi, gonne in metal si alternano a pizzi sensuali e sottovesti chandelier, tutto orientato su un bianco ottico.

Stile etnico per la donna di Alexis Mabille, che orgogliosa sfoggia i suoi abiti gialli accecanti, rossi passionali e bianchi spumeggianti.

Decorazioni più preziose e sensuali per Balmain, che rende la sua linea femminile ed elegante, ricca di abiti sontuosi e scarpe dal tacco vertiginoso.

Ed è subito rock con Emanuel Ungaro. Lo stilista disegna una linea di abiti adatti ad una donna decisa e accattivante. Predomina i colori neutri che si riversano in mini dress, giacche di pelle, shorts e stivali borchiati.

Loewe porta in scena una delle collezioni più originali fatta di abiti grezzi e orli sfrangiati.
A completare la linea, gli accessori esuberanti: dagli stivaletti vittoriani a quelli che riprendono la punta di un mocassino, fino alle borse grandi e piccole.

Credits Immagini: Vogue Runway

PARIS FASHION WEEK: la femminilità prima di tutto

Una donna del futuro che cammina a testa alta sulle passerelle parigine. Sicura di sé, decisa e protratta in avanti. Del resto è pur sempre la donna del futuro. Forse anche un po’ spavalda, con i suoi stravaganti copricapi dai materiali insoliti, il trench fatto ad abito e le sneakers a contrasto con l’organza e gli chiffon dei parka.

Quando l’eleganza si fonde allo stile sportivo in una ricerca continua di innovazione e cambiamento non può che uscirne fuori una collezione futuristica. È così è successo a John Galliano che ha rivisitato i canoni estetici della donna proiettandola nel futuro e traducendola poi nella nuova collezione firmata Maison Margiela per la Paris Fashion Week primavera/estate 2017.

C’è chi invece ha esplorato i confini della sensualità e dell’intimità, delineando forme sinuose che avvolgono l’intera silhouette femminile esaltandone i confini e le linee. È stata forse questa la chiave vincente per il debutto di Bouchra Jarrar, nuovo direttore creativo di Lanvin.

La sua nuova collezione è stata pensata seguendo i principi base dell’armonia e dell’essenzialità. È il corpo a decidere dove e come l’abito deve esser indossato. Così che la seta, la crepe de chin, il pizzo, georgette di seta e raso possano giocare tra loro in un perfetto equilibrio. Un ruolo da protagonista per l’abito Lavallière, accompagnato dal cappotto senza maniche, lo scialle cappotto, la giacca Lapple e lo smoking gessato.

E dalla intimità si passa alla fluidità. Fluidità che conferisce grazia alla donna pensata da Rochas, caratterizzata da una iper femminilità tra le sete e l’organza che la avvolgono, in abiti fluttuanti e leggeri scegliendo colori forti e a volte metallici come il viola, il verde bottiglia, il giallo senape e l’azzurro scuro.
Ma non è tutto etereo ciò che si vede qui a Parigi.

Il contrasto è quello che accompagna il debutto di Anthony Vaccarello che firma una collezione di Saint Laurent dalle linee dure, decise. Mini abiti neri in pelle, un’aria un po’ vintage, stile anni ’80, scollature profonde a cuore dei corpetti trasparenti, spalline morbide e grandi. Non mancano i parka neri, le tute e i pantaloni stretti a sigaretta stile Olivia Newton-John di “Grease”.

Più classica e sobria la donna di Dries Van Noten, che veste abiti essenziali, dalle linee semplici, colori basici come il bianco e il nero arricchiti da qualche dettaglio colorato come le piccole fantasie sui toni del giallo e arancio di alcune camicie, gonne o maniche che ricordano tanto le stampe dei ventagli giapponesi. Tutto però sempre molto sobrio e delicato, come la giacca in doppio petto banca o la camicia nera dal collo e maniche stile vittoriano.

Stile retrò anni ’60 per Vionnet, invece, con i pantaloni a rouches a zampa, grandi poncho stilizzati e fluttuanti, lunghe bluse smanicate e asimmetriche, alternate a gilet sempre lunghi e senza maniche a doppiopetto.

Originale la borsetta allacciata al petto e i long shorts in jeans stracciati a contrasto con le mantelle e le maglie dalle linee più delicate. Come per Dries Van Noten, anche qui i colori basici come il bianco sono alternati a dettagli o righe arancioni, rosa e celeste pallido, sempre in equilibrio e in armonia tra loro.

 

Stefania Andolfo

Credits Immagini: MarieClaire IT

PFW – Le ballerine metropolitane di Valentino

L’8 marzo celebra l’International Women Day e quest’anno è capitato nel caos della Paris Fashion Week, ma questo non è necessariamente un male. Specie se a celebrare la femminilità è una maison come Valentino.

Pier Paolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri, i due direttori creativi della maison, hanno ideato una collezione dove l’arte incontra il quotidiano e viceversa. In un’atmosfera cupa, sulle note prima dolci e melanconiche e poi ritmate e sperimentali di un pianoforte, la collezione di Valentino per la prossima stagione invernale brilla, e non solo per i tessuti pregiati impiegati.

Brilla per la raffinatezza degli squisiti e precisi tagli sartoriali di ogni singolo capo; cappotti dal mood militare ricoprono abiti impalpabili e fluttuanti, quasi eterei.

Ispirandosi alle ballerine del balletto russo e del New York Ballets, le donne di Valentino indossano abiti che rivisitano i tutù, dove questi ultimi sono floreali e leggeri, accompagnati da top delicati, calze di seta e scarpe da ballerina. Per una versione più quotidiana, basta indossare un maglione a collo alto sotto, come fa Valentino, e il gioco è fatto.

Una palette cromatica che iniziata col nero, viene declinata in toni più delicati e neutri, come il rosa antico, il nude e il bianco, conferendo un ulteriore senso di leggiadria.

Come dicono i due stilisti, la donna è libera nei suoi gesti e nei suoi pensieri, e questo è un messaggio fondamentale, soprattutto oggi, ma deve esserlo sempre. E Valentino, con eleganza, ce lo ricorda.

 

Credits Immagini: Vogue UK

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