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Straight-to-consumer – la grande attesa per Burberry

Così come il mondo cambia e va veloce, anche la moda cambia e va veloce. Non accettare questa verità, piacevole o no, può comportare molti rischi.

Si pecca di creatività? Non è detto. Troppe collezioni in un solo anno? Probabile. Ma è pur vero che a dettare legge non possono essere solo le case di moda, ma anche i consumatori, ed è a loro che Burberry rivolge la sua nuova strategia.

Straight-to-consumer è la prima collezione Burberry che andrà in scena in una nuova location londinese, Makers House, e sarà possibile vederla live su diverse piattaforme: da Facebook Live a YouTube, fino a WeChat.

La collezione che sarà presentata conterà 83 look, sia per lui sia per lei, e saranno immediatamente disponibili all’acquisto al termine della sfilata, sia nei negozi Burberry che online. Straight-to-consumer è quindi una collezione senza differenze di genere, menswear e womenswear sono sullo stesso piano e si confondono, e va al di là delle stagioni.

Inoltre, come accade da molto tempo a questa parte, Burberry permette la personalizzazione dei capi, rispondendo con l’attenzione per il dettaglio e l’unicità alle critiche di chi afferma che così si perde tutto il valore di una collezione.

https://www.youtube.com/watch?v=vg8KA1acaSQ

Maker House è situata all’1 Manette Street a Soho, nel cuore di Londra, e resterà aperto al pubblico per una settimana; inoltre, in associazione con The New Craftsmen, sarà aperta una mostra e una serie di attività (fra cui una presentazione delle collezioni uomo e donna di Settembre, una serie di brevi letture teatrali eseguite quotidianamente da attori, curate da Burberry e da Pin Drop, con enfasi posta sul romanzo ‘Orlando’ di Virginia Woolf, dimostrazioni di sculture, sand casting, serigrafia, pittura tradizionale con lacca, cucitura e ricamo, decorazione, calligrafia, ritratti in miniatura, passamaneria e patchwork, una lezione di storia della moda con il gruppo che si occupa degli archivi della Tradizione Burberry, che rifletterà sui momenti chiave dei 160 anni di storia del brand) a ingresso gratuito celebreranno l’artigianalità e l’ispirazione che stanno dietro la collezione.

Chi non vuole scoprire il dietro le quinte di una collezione prestigiosa come quella di Burberry?

Cristina Izzo

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

LFW SS17 – il meglio del Day 1

Si accendono i riflettori sulla London Fashion Week, la settimana della moda che più presta attenzione ai nuovi talenti. Cosa aspettarsi dunque dalla capitale della moda più estroversa ed eclettica?

Innanzitutto fiori: per gli inglesi, la season è la stagione dei divertimenti all’aria aperta e degli svaghi mondai si spazia  da romantici fiori colorati che animano gonne abbinati a sensualissimi corpetti, pantaloni con immacolate giacche che disegnano la silhouette e top con ruches sull’orlo ( Teatum Jones), a fiori meno casti, più provocanti che sbocciano su abiti trasparenti, in un contrasto cromatico, o adornano semplici ma d’impatto abito monospalla, in colori vivi come il rosso, o fioriscono sulle maniche di bluse dal vago stile navy ( Aquascutum). Chi ha detto che la campagna è noiosa?

Per le signore dell’Upper class, non possono certo mancare abiti ladylike, lunghi ed accollati o con scollature velatamente sensuali, si rifanno ad uno stile più boho chic, con stampe floreali e a quadri, turbanti in testa, tessuti lucidi per completi da giorno, il tutto condito da collane lunghe a completare il look (DAKS).

Per le ragazze, mini abiti dai tessuti lucidi, con scollature provocanti, e fiocchi per dare un tocco bon ton (Paul Costelloe). Lady si, ma fino ad un certo punto. Per le più irriducibili del classic style, ma con un file di azzardo, spazio a cappottini bon ton in pelliccia con maniche a righe, castissimi quadri per abiti da gita in campagna, con qualche mix audace, come le maglie trasparenti a maniche lunghe abbinate a gonne, o lunghe maglie trasparenti con sotto pantaloni a contrasto (Shrimps).

Ma non solo romanticismo e seduzione, ma anche senso del gioco, del divertimento e del ridicolo. Come delle moderne regine in Alice nel Paese delle Meraviglie, ci si muove tra quadri dai colori sgargianti che rivestono abiti o lunghi cardigan, con ruches e dettagli frou frou che ricoprono abiti e gonne, in un eccesso continuo che spazia dall’oversize al mini (Ryan Lo).

E’ il gioco degli opposti. E’ la London Fashion Week.

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

Credits Video: British Fashion Council Official Youtube Channel

NYFW SS/2017: le mille sfaccettature della donna tra passato e futuro

E anche quest’anno con grande sconforto l’estate è voltata, e ancor prima di essa la primavera. Ma per fortuna a settembre ci sono le fashion week che ci proiettano nuovamente verso la bella stagione, facendoci sognare colline in fiore, climi caldi e tropicali.

Ad aprire le porte di questo periodo glamour vi è la New York Fashion Week, con le sue collezioni ready to wear Primavera/Estate 2017. Innovazione e rinnovamento sembrano essere i temi cruciali, e gli stilisti anche quest’anno si sono divertiti a reinventare stili spesso appartenenti ad un nostalgico passato ormai lontano.

La donna, protagonista indiscussa, viene rappresentata in varie declinazioni:  Chiara Boni La petite robe ha optato per una collezione iper femminile ed elegante con un forte richiamo al vintage, in particolare agli anni’80 per la voluminosa cotonatura dei capelli. Le linee semplici degli abiti sono arricchite dai dominanti colori pastello, rosa e turchese, intervallati dal nero.

Anche Michael Kors fa un riferimento al retrò dando vita ad una collezione fresca, caratterizzata da colori pastello e fantasie floreali. Ma a linee femminili d’influenza anni ‘40, lo stilista ne abbina altre dall’ispirazione mannish e dai colori più tenui in cui predomina il bianco. Kors, giocando così sui vari aspetti della donna, abbina in maniera equilibrata praticità e modernità.

Per la prossima stagione il mood floreale è tra i più proposti, anche se declinato in modi diversi: ne sono un esempio Delpozo e Coach.

Il marchio spagnolo sempre legato al suo stile architettonico fatto di giochi di linee e volumi, presenta una collezione ricca e delicata allo stesso tempo. Le forme scultoree sono corredate da applicazioni e fantasie floreali dai colori tenui. I tessuti preziosi e le vaporosità rigide degli abiti, danno una visione di donna contemporanea sofisticata e dall’allure sovrannaturale.

I fiori proposti da Stuart Ververs per Coach sono introdotti in uno stile tagliente e underground, reso ancor di più da un’ambientazione scenografica attorno a carcasse arrugginite di vecchie macchine d’epoca. Ispirandosi alla contro cultura americana, Verves cattura nella sua collezione dal look aspro una donna dallo spirito ribelle e sovversivo. Il tutto ha un’anima rock e un forte riferimento al grunge, al punk e alle gangs newyorkesi. Gli abiti femminili in tulle, decorati con borchie e frange sono accompagnati e guarniti da fiocchi, stampe  di Elvis Presley e trasparenze.

Accantonate le fantasie floreali ritroviamo il classico connubio bianco e nero, colori dominanti nelle collezioni di Brandon Maxwell e Narciso Rodriguez. Entrambi i designers optano per linee morbide e uno stile sobrio, minimal e sofisticato.  Nella collezione di Maxwell prevalgono gli abiti lunghi da sera o i pigiami- palazzo dalla grande fluidità, arricchiti da drappeggi e da giochi di folding che rendono le sue creazioni glamour, sensuali e femminili. Narciso elimina gli eccessi decorativi, esaltando la semplicità con picchi di eccentricità data dai colori accesi, quali il giallo e l’arancio quasi fluo, che vanno ad affiancare il bianco e il nero. Il designer plasma cosi una donna forte, sicura di sé e proiettata verso il futuro.

Federica Bonetti

Credits Immagini: Vogue UK

NYFW – Zoom sui trends dalle passerelle

Non è ancora finita la stagione estiva 2016, che già il mondo della moda ci catapulta alla prossima stagione SS17. Mettendo da parte il pensiero di caldi e confortevoli maglioni, cosa indosseremo la prossima stagione?

Femminilità è la parola chiave: ruche e volant adornano abiti con stampe floreali ( Sonya Rykiel), fiori su abiti con colletti bianchi, pantaloni, completi buse e gonne castigatissimi (Orla Kiely), top in pizzo che ricordano sottovesti sono accompagnati a gonne in denim  o gonne con tulle e sandali lucenti dal tacco grosso( McQ Alexander McQueen), abiti in organza e san gallo nei toni pastello, completi crochet a righe, tuniche e chemisier ( RED Valentino).

Ma non solo romanticismo. New York è tra le città, se non La Città, più cosmopolita al mondo, e questa sua apertura al mondo si riflette anche nella moda per il daywear: variegata e piena di contrasti.

Le donne newyorkesi sono abili nello streetstyle, optano per mix top con leggins, accompagnati a bomber di raso stampato o di pizzo, pantaloni e gonne affusolate con maxi camicie, coperte da spolverini che accompagnano le linee (Kendall+Kylie), ma non dimenticano di dare un’occhiata al passato, con jumpsuit a stampe geometriche, pantaloni a zampa,  scamiciati e bluse larghe, il tutto condito da un caleidoscopio continuo (M Missoni), o con abiti con la parte superiore strutturata che lasciano le spalle di fuori, camicie destrutturate e abiti-gilet, il tutto monocolore, ma vibrante (Rosetta Getty).

Lo sporty chic non manca in nessuna stagione: quale donna rinuncerebbe al confort e al contempo capace di apparire elegante? La prossima stagione spazio a top con scollo all’americana, con maniche ampie o destrutturate abbinati a pantaloni a vita alta ma non altissima, stile anni ’90, e fiocchi sui corpetti di abiti modellanti (Milly), abiti con cappucci dal mood più casual, felpe e pezzi basici ma colorati quasi fossero tele di artisti, ma che sembrano cuciti addosso sia per lui sia per lei (Lacoste); per le amanti dello sporty più classico, felpe, pantaloncini da basket, e pantaloni tearaway strisce bianche e blu (Alexander Wang per Adidas).

Per il nightwear, le passerelle newyorkesy non possono far mancare “lo scintillio”. Così, la città che non dorme mai verrà illuminata da cascate di pailletes, su sinuosi abiti dai colori accesi, su top con bordi a contrasto, e gonne luminose (Monse).

La New York Fashion Week è ancora lunga, il Fashion Month è solo all’inizio, e chissà quali altri trends ci regalerà. Nel frattempo, pensiamo al cambio stagionale.

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

New York Fashion Week: le tendenze d’oltreoceano

Finito il conto alla rovescia: le settimane della moda sono tornate per più di un mese di sfilate, presentazioni e molto altro.

Prima tappa New York, per poi volare in Europa verso Londra, Milano e Parigi. Dall’8 al 15 di settembre, le passere della grande mela detteranno le tendenze per la  prossima Primavera Estate. Di seguito una selezione dei trend visti nelle sfilate di questi primi giorni delle Fashion Week.

Tom Ford

Dal red carpet del festival del cinema di Venezia (dove ha presentato il suo ultimo film) al Four Season Hotel. Tom Ford torna a sfilare a New York, dopo una pausa dalla passerelle, per poter presentare la sua prima collezione See Now Buy Now Autunno Inverno 2016, in vendita a poche ore dallo show. Una filosofia accolta da molti altri brand e sintomo di profondi cambiamenti nel settore moda.

L’evento esclusivo (solo 180 invitati, tra questi volti noti come Julianne Moore, Rita Ora, Naomi Campbell e Anna Wintour) non ha messo in secondo piano la collezione, che ha rivelato un altro profilo dello stilista, meno sensuale ma dalla stessa allure.

Ricorre il tweed che si sposa con la pelle dai toni caldi del marrone,  su silhouette strette in vita da cinture multiple, come celle che mettono in risalto il punto vita. Le gonne a matita vengono slanciate dalla maglieria a collo alto e dai volumi puri, in pieno mood anni ’40. Stile classico ma non ordinario, cattura l’attenzione con  il movimento delle ruches sull’abito tailleur o nei dettagli in pelliccia che risaltano il giaccone nero minimal.

Nicholas K

Nicholas K cambia città della moda, debuttando a New York, ma non l’inclinazione ai rimandi che da sempre ispirano le sue collezioni. E’ la volta della storia di Theeb, giovane beduino del deserto di Wadi Rum, in Giordania, come in un viaggio tra le dune.

I modelli scivolano eterei, nelle sfumature del sabbia, del celadon e, occasionalmente, nel nero. I colori neutri e i tessuti morbidi della seta e della pelle, si confondono ai corpi delle “modelle-beduine”. L’atmosfera tenue, viene interrotta da note d’argento luccicante, dai gioielli etnici e dai maxi cappelli, veri protagonisti della passerella.

Creatures of the wind

Rimandi al grunge e al classico rock’n’roll style si uniscono a linee pulite e moderne nell’ultima collezione del duo creativo, Shane Gabier e Christopher Peters.

Pattern grafici e fantasie floreali si adattano a lunghezze maxi. Uno stile essenziale che si concede però qualche capriccio: i boots, pezzo icona della collezione, da quelli a righe bianche e nere fino a quelli shimmering argento, i grandi orecchini metallici, gli inserti in pizzo che si arrampicano sul collo e sugli orli degli abiti stile inglese.

Micheal Costello

Madre natura veste il burgundy, il rosso vivo e il verde smeraldo, nella collezione Primavera Estate 2017 del designer Michael Costello. Tutto gira intorno agli abiti: che siano corti sopra al ginocchio o dal lungo strascico, con volumi anni ’50 o da sirena. I fiori sono il fil rouge che, ricamati sugli abiti o poggiati in corone sulle chiome al naturale, impreziosiscono il tema botanico.

Marissa Webb

La ragazza della porta accanto di Marissa Webb indossa camicette volant (le stesse che si vedono sui blazer strutturati e gli abiti-camicia) nascoste in morbidi pantaloni di pelle stretti in vita, sprigionando una sensualità eterea. E’ romantica nel long dress in fantasia vichy, nei toni del rosa salmone e del giallo tenue e nei capelli raccolti e spettinati. Ma sa dare un tocco urban al suo stile, con bomber jacket verde militare e accessori in pelle. Una contraddizione che dona armonia.

Thakoon

Thakoon Panichul, reso famoso nel 2009 dall’apparizione nel documentario girato da Vogue USA “The Semptember Isuue”, torna a sfilare dopo un anno sabbatico. Seguendo i passi di Tom Ford, ha presentato la sua collezione Autunno Inverno 2016, già in vendita nel suo nuovo store di Soho e on-line. Dominanti le cappe autunnali, le maglie di lana grossa e le mini da cui spuntano ruches laterali. Recupera le stampe che lo hanno reso famoso ma con un tocco più giovanile che si fa concreto nelle lunghe camicie a quadri strette in vita, nelle gonne in denim sfilacciate e nei dettagli in pizzo Chantilly, tendenze dell’autunno che sta per arrivare.

 

 

Martina Salvadeo

Credits Immagini: Elle, Business of Fashion

Gucci Cruise 2017: tutto il british nell’abbazia di Westminster

Gucci presenta l’attesissima collezione Cruise 2017.

In uno dei luoghi storici più belli di Londra, il chiostro dell’abbazia di Westminster, i modelli della maison  Gucci hanno calcato la passerella, indossando l’intera linea creata da Alessandro Michele.

Di chiara ispirazione british, spaziando dal punk all’era Vittoriana, per poi approdare ad un look da college royale.

Un gioco tra passato e futuro che si riversa su gonne a pieghe, ruches, pois, sciarpe, broccati intricati e ricami.

Sul catwalk tutta la storia della moda britannica, a cominciare dai pizzi vittoriani, agli Swinging Sixties con scintillanti abiti da cocktail per approdare poi agli anni ’70 e al punk con jeans schizzati e gonne scozzesi e non manca lo streetwear contemporaneo.

Credits Immagini: Vogue US

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