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PARIS FASHION WEEK: la femminilità prima di tutto

Una donna del futuro che cammina a testa alta sulle passerelle parigine. Sicura di sé, decisa e protratta in avanti. Del resto è pur sempre la donna del futuro. Forse anche un po’ spavalda, con i suoi stravaganti copricapi dai materiali insoliti, il trench fatto ad abito e le sneakers a contrasto con l’organza e gli chiffon dei parka.

Quando l’eleganza si fonde allo stile sportivo in una ricerca continua di innovazione e cambiamento non può che uscirne fuori una collezione futuristica. È così è successo a John Galliano che ha rivisitato i canoni estetici della donna proiettandola nel futuro e traducendola poi nella nuova collezione firmata Maison Margiela per la Paris Fashion Week primavera/estate 2017.

C’è chi invece ha esplorato i confini della sensualità e dell’intimità, delineando forme sinuose che avvolgono l’intera silhouette femminile esaltandone i confini e le linee. È stata forse questa la chiave vincente per il debutto di Bouchra Jarrar, nuovo direttore creativo di Lanvin.

La sua nuova collezione è stata pensata seguendo i principi base dell’armonia e dell’essenzialità. È il corpo a decidere dove e come l’abito deve esser indossato. Così che la seta, la crepe de chin, il pizzo, georgette di seta e raso possano giocare tra loro in un perfetto equilibrio. Un ruolo da protagonista per l’abito Lavallière, accompagnato dal cappotto senza maniche, lo scialle cappotto, la giacca Lapple e lo smoking gessato.

E dalla intimità si passa alla fluidità. Fluidità che conferisce grazia alla donna pensata da Rochas, caratterizzata da una iper femminilità tra le sete e l’organza che la avvolgono, in abiti fluttuanti e leggeri scegliendo colori forti e a volte metallici come il viola, il verde bottiglia, il giallo senape e l’azzurro scuro.
Ma non è tutto etereo ciò che si vede qui a Parigi.

Il contrasto è quello che accompagna il debutto di Anthony Vaccarello che firma una collezione di Saint Laurent dalle linee dure, decise. Mini abiti neri in pelle, un’aria un po’ vintage, stile anni ’80, scollature profonde a cuore dei corpetti trasparenti, spalline morbide e grandi. Non mancano i parka neri, le tute e i pantaloni stretti a sigaretta stile Olivia Newton-John di “Grease”.

Più classica e sobria la donna di Dries Van Noten, che veste abiti essenziali, dalle linee semplici, colori basici come il bianco e il nero arricchiti da qualche dettaglio colorato come le piccole fantasie sui toni del giallo e arancio di alcune camicie, gonne o maniche che ricordano tanto le stampe dei ventagli giapponesi. Tutto però sempre molto sobrio e delicato, come la giacca in doppio petto banca o la camicia nera dal collo e maniche stile vittoriano.

Stile retrò anni ’60 per Vionnet, invece, con i pantaloni a rouches a zampa, grandi poncho stilizzati e fluttuanti, lunghe bluse smanicate e asimmetriche, alternate a gilet sempre lunghi e senza maniche a doppiopetto.

Originale la borsetta allacciata al petto e i long shorts in jeans stracciati a contrasto con le mantelle e le maglie dalle linee più delicate. Come per Dries Van Noten, anche qui i colori basici come il bianco sono alternati a dettagli o righe arancioni, rosa e celeste pallido, sempre in equilibrio e in armonia tra loro.

 

Stefania Andolfo

Credits Immagini: MarieClaire IT

New York Fashion Week: sfila il sogno di una notte di mezza estate

Chi di voi non ha già voglia di sognare la prossima estate?

Ebbene, pare che, dando un’occhiata alle sfilate di questa New York Fashion Week, non si possa proprio far altro.

Infatti, sebbene il mood dominante sia quello degli anni novanta, e questo ormai è ben chiaro, all’aria grounge, e un po’ pop, che si respira alle sfilate S/S 2017, si affianca una brezza romantica.

Romantica come l’allure degli abiti color cipria in tulle e argento o in nero di Monique Lhuillier o i tessuti impalpabili delle fatine contemporanee, eteree e metropolitane, in grigio e black and white, di Reem Acra.

Ma un sogno di mezza estate non sarebbe tale senza fiori e colori, due elementi che non sono di certo mancati in queste passerelle: nei soprabiti bon ton e vestitini di 3.1 Phillip Lim, nei lunghi vestiti a balze in varie tinte di Alice + Olivia.

Tale arcobaleno è stato degnamente affiancato dalla sfilata di Zero + Maria Cornejo, un catwalk fatto di maxi abiti, pantaloni, top, gonne, abiti corti, quasi tutti in total white, passepartout estivo senza tempo.

Grande rientro di stagione, saranno poi le pance scoperte, sebbene le vite siano salite di diversi centimetri, si tornerà definitivamente a mostrare l’addome, forse invogliati da raffinati top e reggiseni come quelli visti da 3.1 Phillip Lim.

Insomma, pare che per la prossima stagione, si potranno soddisfare i gusti di tutte, e rovistando tra i capi che abbiamo in fondo all’armadio, osando, e giocando con il mix and match, si potranno creare summer look da non passare inosservate.

 

Elisa Ricci

Credits Immagini: Vogue Runway

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